Le assaggiatrici, il film di Soldini ispirato al romanzo di Postorino apre il Bif&st 2025
Cinema
Introduzione
Il film di Silvio Soldini Le assaggiatrici, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Rosella Postorino (libro che ha vinto il Premio Campiello 2028), inaugura l'edizione di quest'anno del Bif&st, per poi arrivare nelle sale il 27 marzo 2025.
È un racconto di coraggio e paura che narra la storia delle assaggiatrici di Hitler, portando sul grande schermo un racconto intenso, drammatico e devastante che restituisce la bellezza delle pagine del romanzo, offrendo alla platea cinematografica un gioiellino.
Si tratta di una storia vera emersa dal passato: le vicende che sanno lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva spesso emergono da eventi reali, rimasti per lungo tempo nell’ombra. Ed è proprio questo il caso: il romanzo Le assaggiatrici, e ora il film diretto da Soldini, nascono della testimonianza resa pubblica nel 2012 da Margot Wölk, allora novantacinquenne, che rivelò di essere stata tra le giovani tedesche costrette ad assaggiare il cibo destinato a Adolf Hitler per scongiurare eventuali avvelenamenti al Führer.
Questo inquietante capitolo della Seconda guerra mondiale è al centro del film di Silvio Soldini, che apre la sedicesima edizione del Bif&st e che approderà nelle sale italiane a partire dal 27 marzo, distribuito da Vision.
Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere sulla pellicola Le assaggiatrici, di cui nel frattempo potete trovare il trailer ufficiale nel video posto in alto, in testa a questo articolo.
Quello che devi sapere
Le assaggiatrici, la trama del film liberamente ispirato al romanzo
Liberamente ispirato al romanzo omonimo di Rosella Postorino (pubblicato da Feltrinelli), il film Le assaggiatrici ci trasporta nell’autunno del 1943. La protagonista, Rosa (interpretata da Elisa Schlott) fugge da una Berlino devastata dai bombardamenti per rifugiarsi in un remoto villaggio al confine orientale, dove trova ospitalità presso i suoceri, in attesa del ritorno del marito dal fronte. Tuttavia, la vicinanza del quartier generale di Hitler cambia drammaticamente il corso della sua vita.
Un giorno, Rosa viene prelevata insieme ad altre donne del paese: il loro compito è assaggiare i pasti del Führer prima che gli vengano serviti, per verificarne l’assenza di veleni. La paura è costante, il rischio letale incombe su ogni boccone, trasformando ogni pasto in una crudele roulette russa. Nonostante la tensione, tra le assaggiatrici si sviluppano legami di complicità e solidarietà, anche se Rosa, in quanto “estranea” venuta dalla capitale, fatica a essere accettata. La sua vicenda si complica ulteriormente quando si avvicina pericolosamente a un ufficiale delle SS, interpretato da Max Riemelt, dando vita a una relazione tanto proibita quanto carica di tensione emotiva.
La visione di Soldini, regista di Le assaggiatrici
Silvio Soldini, regista del film Le assaggiatrici, ha scelto di portare sul grande schermo questa storia per il suo valore storico ed emotivo. "Quando ho letto il romanzo di Rosella Postorino a colpirmi di più è stato il fatto che queste donne erano costrette a mangiare ogni giorno qualcosa che avrebbe potuto avvelenarle e ucciderle”, ha spiegato a Bari il regista Soldini, presentando il suo film che apre l’edizione di quest’anno del Bif&st.
“Una sorta dì roulette russa. Ho amato poi anche la storia di Rosa, una ragazza di ventisei anni che arriva da Berlino e non ha più nessuno perché padre e madre sono morti, il fratello è scappato in America e il marito è andato in guerra".
Le assaggiatrici, una narrazione che esplora il nazismo dall’interno
L’approccio narrativo di Silvio Soldini e del suo film Le assaggiatrici esplora il nazismo dall’interno, adottando una prospettiva insolita e profondamente umana.
Il film si distingue per la ricchezza del ritratto femminile. Il regista di Pane e Tulipani aggiunge: "Mi interessava raccontare il nazismo dall'interno in un film che potrebbe anche essere considerato distopico. Spesso i personaggi femminili sono raccontati in modo superficiale, qui invece si mostrano in tutta la loro complessità. Non a caso la sceneggiatura è stata scritta da tre donne, Cristina Comencini, Giulia Calenda, Ilaria Macchia e poi rilavorata e riscritta parzialmente da me, Doriana Leondeff e Lucio Ricca".
Una produzione internazionale per Le assaggiatrici
Girato in lingua tedesca con un budget di sei milioni di euro, il film Le assaggiatrici è una produzione ambiziosa che ha già riscosso grande interesse a livello internazionale.
La pellicola è stata venduta in oltre cinquanta paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Germania e Regno Unito. Le riprese si sono svolte in Val Venosta, location che ha contribuito a ricreare l’atmosfera cupa e oppressiva della vicenda.
Le assaggiatrici, il cast del film ispirato al bestseller di Postorino
L’atteso adattamento cinematografico de Le assaggiatrici, ispirato al romanzo di Rosella Postorino, vanta un cast di talento, guidato da Elisa Schlott, che interpreta la protagonista Rosa Sauer, una delle donne costrette a testare i pasti destinati a Hitler per verificarne l’eventuale presenza di veleni.
Al suo fianco, Max Riemelt veste i panni di Albert Ziegler, ufficiale incaricato della sorveglianza delle assaggiatrici.
Completano il cast Alma Hasun, Emma Falck, Olga von Luckwald, Thea Rasche, Berit Vander e Kriemhild Hamann, interpreti delle altre donne coinvolte in questa drammatica vicenda ambientata nella Germania nazista.
Il film promette di restituire tutta la tensione e il coinvolgimento emotivo del libro, portando sullo schermo una storia di coraggio, paura e resistenza al confine tra finzione e realtà.
Le assaggiatrici, il peso della memoria
La scrittrice Rosella Postorino, autrice del romanzo cui il film è liberamente ispirato, ha spiegato come la storia di Margot Wölk l’abbia profondamente colpita: "Mi sono subito innamorata di questa storia in cui mi ha colpito l'aspetto umano della protagonista che ha confessato solo molto tardi quello che ha vissuto, perché credo avesse vergogna di sentirsi in colpa per la sua involontaria complicità. Era difficile per lei dire: io ho lavorato per Hitler".
Attraverso il linguaggio del cinema, il regista Silvio Soldini restituisce un dramma poco conosciuto della Seconda guerra mondiale, mettendo in luce il coraggio e il tormento di chi ha vissuto nell’ombra della dittatura.
Le assaggiatrici è un film che promette di lasciare il segno, portando sullo schermo una storia di paura, sopravvivenza e, soprattutto, memoria. In attesa di poterlo guardare in sala dal 27 marzo, potete trovare il trailer ufficiale di Le assaggiatrici nel video posto in alto, in testa a questo articolo.
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