Reservatet - La riserva, cosa sapere sulla nuova serie thriller che critica l'élite danese

Serie TV

Camilla Sernagiotto

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Introduzione

Una nuova serie televisiva sta catalizzando l’attenzione di molti amanti del genere thriller: si tratta di Reservatet - La riserva, una produzione danese che è uscita su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) lo scorso 15 maggio e già sulla bocca di tanti amanti del genere che inquieta, incuriosisce e fa venire il batticuore.

 

Questa serie prodotta in Danimarca svela le ombre dell’élite, andando ad arricchire il catalogo della piattaforma di streaming con un nuovo titolo scandinavo capace di combinare il fascino del crime con la profondità del dramma psicologico.
Ambientata in un contesto sociale esclusivo e apparentemente perfetto, la serie creata da Ingeborg Topsøe e diretta da Per Fly (già acclamato per Borgen) scava nelle crepe sottili ma profonde di una comunità borghese danese. In sei episodi densi di tensione e implicazioni morali, Reservatet si presenta non solo come un thriller raffinato, ma anche come un affondo sociale sulla società del controllo e sul costo della verità.
Se volete concedervi uno sguardo crudo sull'élite danese, Reservatet è ciò che fa per voi, dato che svela le ombre del privilegio.

 

Scopriamo di seguito tutto quello che bisogna sapere sulla serie televisiva Reservatet - La riserva. Nel frattempo potete guardare il trailer ufficiale nel video che trovate in alto, in testa a questo articolo.

Quello che devi sapere

Reservatet - La riserva, la nuova serie tv thriller danese

Si intitola Reservatet - La riserva ed è considerata una delle produzioni più incisive e provocatorie del panorama televisivo danese. L’opera, firmata dalla regia di Per Fly e basata su una sceneggiatura ideata da Ingeborg Topsøe in collaborazione con Ina Bruhn e Mads Tafdrup, si presenta come un raffinato dramma in sei episodi, ciascuno della durata di circa trentacinque minuti. 

 

Disponibile dal 15 maggio 2025 su Netflix, la serie affonda lo sguardo nella quotidianità dorata e ipocrita delle zone più benestanti a nord della capitale danese, dove si consuma una vicenda carica di tensione, mistero e critica sociale. Il titolo, Reservatet, non è casuale: richiama infatti quel microcosmo chiuso e privilegiato in cui si muovono i protagonisti, un “riservato” tanto geografico quanto ideologico.

La trama della serie tv Reservatet - La riserva

Dietro le siepi curate, si dipana un mistero che scuote l’ordine apparente.
La trama della serie televisiva Reservatet - La riserva racconta di una coppia che vive nel cuore di una zona residenziale esclusiva. Loro sono Mike, un avvocato di successo, e la moglie Cecilie. La loro esistenza, scandita da regole non scritte dell’élite locale, è condivisa anche da Rasmus, capo di Mike, e dalla sua compagna Katarina, che abitano poco distante. La quotidianità patinata delle due coppie si regge su una serie di invisibili equilibri, tra cui il lavoro delle au pair, giovani donne filippine, Angel e Ruby, incaricate di badare ai figli. Ma qualcosa si incrina all’improvviso: Ruby scompare senza lasciare traccia, pochi giorni dopo aver cercato di confidare a Cecilie un segreto scomodo riguardante la sua famiglia ospitante.

 

L’indagine sulla sparizione viene affidata ad Aicha, un’investigatrice della polizia dal fiuto acuto, che si ritrova ben presto ad avere un’insolita alleata: Cecilie stessa, spinta da una crescente inquietudine e dal desiderio di far luce su quanto avvenuto. Il rapporto tra le due donne evolve in una collaborazione sottile ma determinata, mentre la trama si infittisce e si aprono squarci su dinamiche familiari, giochi di potere e abusi silenziosi.

Reservatet - La riserva, critica sociale sotto forma di fiction

Oltre al mistero narrativo, Reservatet - La riserva si configura come una potente denuncia della facciata scintillante dietro cui si nasconde l’élite danese. In questo ritratto affilato e disilluso, il “riservato” non è solo un luogo, ma una mentalità, un ecosistema chiuso dove la distanza tra servitori e padroni è marcata quanto taciuta.

 

La serie si rifiuta di offrire giustificazioni o sentimentalismi: osserva, registra, mostra. E nel farlo, pone lo spettatore di fronte a interrogativi scomodi, soprattutto riguardo al trattamento delle lavoratrici straniere, spesso relegate ai margini in un contesto in cui tutto è curato in superficie ma profondamente compromesso dietro le porte chiuse.

Il cast di Reservatet - La riserva

La forza del racconto di Reservatet - La riserva risiede anche nelle interpretazioni intense e misurate del cast. Cecilie è interpretata da Marie Bach Hansen, mentre Mike ha il volto di Simon Sears. Le due au pair, Angel e Ruby, trovano voce e presenza scenica rispettivamente in Excel Busano e Donna Levkovski. Danica Curcic e Lars Ranthe portano sullo schermo Katarina e Rasmus, i padroni di casa dall’animo opaco.

 

A completare il quadro, Lucas Zuperka nei panni di Viggo, Frode Bilde Rengsholt in quello di Oscar e Sara Fanta Traore, che regala profondità al personaggio della poliziotta Aicha, affiancata dal suo superiore, interpretato da Henrik Prip.

Reservatet - La riserva, la ricezione critica

L’accoglienza della critica danese nei confronti della serie tv Reservatet - La riserva è stata varia ma appassionata, segno che questa produzione ha colpito nel segno. Il prestigioso magazine danese Ekko ha attribuito alla serie il massimo dei voti, esaltandone il ritmo narrativo e la capacità di sferzare l’ipocrisia del mondo agiato con eleganza e rigore. Secondo la rivista, la regia di Per Fly riesce a mettere in discussione il sistema stesso delle au pair attraverso una narrazione lucida e piena di sfumature.
Più tiepido il giudizio di Politiken, che ha riconosciuto alla serie una confezione esteticamente raffinata e un’ambizione narrativa non banale, ma ha rimproverato una certa prevedibilità nello sviluppo della trama e un distacco emotivo rispetto ai personaggi, che impedirebbe una piena immersione dello spettatore.
Berlingske ha assegnato quattro stelle all’opera, lodandone il coraggio nel mettere in discussione l’autocompiacimento di una società che si considera progressista ma che cela disuguaglianze sempre più marcate. La serie, secondo il quotidiano, pur ricorrendo ad alcuni stereotipi legati alla rappresentazione dei ricchi, riesce a scavare oltre la superficie.

 

Infine, Information ha espresso apprezzamento per un approccio narrativo asciutto e realistico, che si sottrae alla tentazione di redimere i personaggi più controversi. Per la critica del giornale, il valore di Reservatet sta proprio nel suo sguardo distaccato ma rivelatore, che lascia spazio alla riflessione senza moralismi.

Reservatet - La riserva, una fiction che diventa specchio

La potenza di Reservatet - La riserva è il suo essere non solo un thriller o un dramma familiare. È un’esplorazione coraggiosa delle zone grigie dell’anima collettiva, un viaggio nei paradossi del benessere e nei silenzi che spesso accompagnano il privilegio.

Con una narrazione avvincente e una regia che non cede al compiacimento, la serie invita a interrogarsi su ciò che si nasconde dietro i giardini perfetti e le facciate imbiancate della ricchezza. E lo fa con una forza che resta addosso ben oltre i titoli di coda.

 

Potete guardare il trailer ufficiale di Reservatet - La riserva nel video che trovate in alto, nella clip posta in testa a questo articolo.