Chi è Sarah Friedland, regista esordiente di Familiar Touch che ha vinto a Venezia 2024

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L'autrice statunitense si è distinta nella sezione Orizzonti con un'opera che affronta con estrema sensibilità il processo di invecchiamento e la malattia. Il suo discorso sul palco di denuncia sulla crisi in Palestina ha fatto il giro della rete

La Mostra del Cinema di Venezia 2024 ha consegnato al mondo il nome di Sarah Friedland, regista esordiente proveniente dalla scena indipendente che alla kermesse si è distinta per il suo Familiar Touch, film che è valso alla sua realizzatrice il premio per la migliore regia nella categoria Orizzonti e il prestigioso premio “Luigi de Laurentiis” per il miglior debutto.
L'autrice si è distinta per il suo discorso di accettazione dei premi, nel quale, da regista ebrea, ha fatto riferimento al popolo palestinese e alla crisi internazionale in atto a Gaza.

Familiar Touch, un racconto inedito della malattia

Familiar Touch è uno dei titoli più interessanti emersi da Venezia 81 (TUTTI I VINCITORI), edizione che ha premiato la sua regista Sarah Friedland, autrice anche della sceneggiatura, per la sua visione originale e contemporanea del tema trattato: il percorso di una donna (interpretata dall'attrice californiana Kathleen Chalfant, che ha vinto anche il premio come miglior attrice nella sezione Orizzonti) affetta da demenza all'interno di una casa di cura.
Friedland ha realizzato quest'opera, lunga 91 minuti, partendo dalla sua esperienza personale e dalla sua vicenda familiare (sua nonna, prima di morire, aveva vissuto per molti anni con una malattia neurodegenerativa).
La regista ha quindi attinto dalla sua vicenda biografica e dalla sua esperienza come regista di danza e coreografa, per costruire un'opera che è un racconto emozionante e poetico sull'identità, la memoria e il corpo.
Tra stringente realtà e poesia, Sarah Friedland ha realizzato un racconto che esplora nuovi orizzonti del romanzo di formazione dandogli per protagonista non una persona giovane ma una donna anziana.
Familiar Touch ha trionfato due volte col Leone a Venezia nelle sezioni ufficiali ponendo all'attenzione del pubblico e di tutto il settore la voce autoriale di Friedland che è riuscita a mostrare sullo schermo il lato inedito della malattia che contiene anche una profonda bellezza.
Nel realizzare l'opera l'autrice, che ha lavorato in passato anche come badante di artisti di New York, si è valsa della collaborazione dei residenti e dello staff di Villa Gardens, una comunità per anziani in California, che hanno partecipato sia come cast che come troupe.

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Sarah Friedland, astro nascente del cinema indie

Sarah Friedland ha accettato i premi di Venezia 81 parlando sul palco della crisi a Gaza e sottolineando la responsabilità per i cineasti di tenere i riflettori accesi sul conflitto in corso.
“Accetto questo premio nel 336° giorno del genocidio di Israele a Gaza e nel 76° anno di occupazione”, ha detto l'autrice statunitense ed ebrea che ha condannato senza mezzi termini l'operato di Israele sulla scena mediorientale.
Friedland è una voce indipendente nel vasto panorama della scena artistica statunitense. Fino a questo momento, ha firmato la regia di cortometraggi e documentari, nonché lungometraggi rimasti nel circuito indie.
Attiva con lavori accreditati dal 2014, ha iniziato a lavorare dietro la macchina da presa negli anni Dieci del Duemila. Nel 2023 il suo nome è comparso nella lista di Filmmaker Magazine tra i 25 volti da tenere d'occhio del nuovo cinema indipendente.
Studentessa di cinema e danza alla Brown University, ha continuato a percorrere entrambe le strade nel mondo dello spettacolo facendo della commistione tra le discipline la sua cifra stilistica, evidente in Familiar Touch, appunto.

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