Riccardo Scamarcio ritira il premio Stupor Mundi 2024 a Castel del Monte

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"Riccardo Scamarcio rappresenta un simbolo delle radici e delle storie che dalla nostra terra si diffondono nel mondo", ha spiegato la sindaca Giovanna Bruno

Di premi, in carriera, Riccardo Scamarcio ne ha vinti diversi: Ciak d'oro, Globi d'oro, Nastri d'argento. Lunedì 27 agosto, tuttavia, ha ricevuto un riconoscimento speciale: il premio Stupor Mundi 2024.

 

Il riconoscimento, alla sua prima edizione, viene assegnato dall'Amministrazione Comunale di Andria alle eccellenze locali del mondo della cultura, delle scienze, delle arti e del sociale. L'obiettivo? Valorizzare e promuovere il territorio col suo Castel del Monte, Patrimonio dell’Umanità dell'UNESCO.

 

Perché Riccardo Scamarcio

La cerimonia di assegnazione del premio Stupor Mundi è andata in scena nella serata di lunedì 27 agosto a Castel del Monte, un luogo denso di storia, legato alla figura dell’imperatore Federico II di Svevia (ancora oggi simbolo di tolleranza e pace).

 

"Riccardo Scamarcio rappresenta un simbolo delle radici e delle storie che dalla nostra terra si diffondono nel mondo, proprio come Federico II di Svevia e il suo legame con Castel del Monte": così la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, ha motivato il premio.

 

L'attore, dal canto suo, si è detto pieno di gratitudine. "Questo premio ha un titolo molto importante non solo per me, ma per tutti gli andriesi e per gli italiani in generale. Federico II di Svevia è una figura fondamentale che ha influenzato la nostra cultura e storia", ha detto. Per poi spiegare di avere un legame profondo con Castel del Monte, che va oltre la possibilità di girarci - un domani - un film: "Ho un legame ancestrale con questo luogo, è il mio posto magico, dove ho iniziato a sognare e a sviluppare il mio rapporto con l’arte e il cinema".

L'importanza della libertà

Sul palco per ritirare il premio, Riccardo Scamarcio ha intonato New York New York di Frank Sinatra. Ma ha anche raccontato tutto il suo amore per la Murgia. Un luogo in cui, da sempre, si sente in connessione con l'universo. Un luogo magico, inquieto, come inquieta è quell'indole che da sempre coltiva. 

Perché, spiega l'attore, dentro di lui c'è un seme d'anarchia e libertà. Per conservarlo ha lottato ogni giorno, con le unghie e con i denti, risultando antipatico a molti e "auto-escludendosi" da diversi premi.

Ma, quella libertà, lo ha poi sempre riportato a casa. In quella Murgia che oggi gli ha reso omaggio.

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