Il regista di culto, consapevole di aver pagato il prezzo di una vita passata a fumare sigarette, ha dichiarato di essere in buona forma fisica e di voler continuare a lavorare, anche dirigendo film da remoto
David Lynch ha cambiato stile di vita ma non ha perso il suo smalto né la voglia di trasferire i suoi sogni e le sue visioni sullo schermo, queste le impressioni che si ricavano dalle parole contenute in un messaggio diffuso attraverso le sue pagine social ufficiali, pubblicato dopo la divulgazione di notizie preoccupanti sul suo stato di salute.
Il regista, che ha da poco rivelato di avere l'enfisema polmonare, ha rassicurato i suoi ammiratori sulle sue condizioni. Ha fatto molti esami e, enfisema a parte, è in ottima forma, non andrà mai in pensione e, se serve, è disposto a girare da casa sua, dove è costretto a restare per evitare complicazioni.
Il messaggio: “A parte l'enfisema, sono pieno di gioia”
Il mondo dei cinefili ha sgranato gli occhi alla diffusione delle notizie preoccupanti sulla salute di David Lynch, regista e sceneggiatore di culto, attore e produttore, sicuramente uno degli autori più rilevanti della sua generazione e del cinema mondiale.
Lo statunitense aveva parlato della sua condizione fisica, aggravata negli ultimi anni dalle conseguenze di un enfisema polmonare, al magazine Sight and Sound. Nell'intervista Lynch aveva descritto la sua quotidianità, fatta di piccole passeggiate e pochi sforzi per evitare di andare in debito di ossigeno.
L'autore, che da qualche tempo si astiene dai luoghi pubblici per evitare di contrarre patologie e in particolare il Covid, ha aggiunto che, nelle sue condizioni, non sarebbe in grado di frequentare un set. Il suo quadro clinico non implica, tuttavia, un addio alle scene. Lynch ha aggiunto che, se si presentassero nuove opportunità all'orizzonte, sarebbe disposto a dirigere da remoto, anche da casa sua, anche se ciò, ammette, non sarebbe il massimo.
A poche ore dalla diffusione sui media di queste notizie, il settantottenne ha voluto aggiungere nuove dichiarazioni e la comunicazione ufficiale ha, in un certo senso, rassicurato il suo pubblico. “Non mi ritirerò mai”, ha scritto sui social. “A parte l'enfisema, sono in ottima forma e pieno di gioia”.
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L'enfisema, il prezzo di una vita da fumatore
Il messaggio di David Lynch per i suoi fan, che l'autore ringrazia per l'interesse per le sue condizioni di salute, include una manciata di considerazioni del regista sulle cause della sua malattia, conseguenza di una vita spesa a fumare.
L'enfisema, spiega, è dovuto ai suoi molti anni da fumatore. “Mi piaceva molto fumare. Mi piace il tabacco, il suo odore, accendere le sigarette e fumarle”, ha scritto Lynch nel messaggio nel quale indugia sul suo passato da fumatore incallito, un post che dice molto della sua personalità d'autore maniaco del dettaglio, il cui aspetto, con gli occhiali scuri, la camicia e la cravatta da impiegato e la sigaretta, appunto, sempre tra le dita, ha contribuito a renderlo un'icona.
Lynch precisa che ha smesso di fumare da oltre due anni ma quotidianamente paga lo scotto delle sue scelte. “Il prezzo da pagare per me è l'enfisema”, scrive, ed esprimendo la volontà di non volersi ritirare, dà l'impressione di avere ancora molte idee per la testa.
Lo scorso maggio aveva allertato i fan su X su un nuovo progetto che si è scoperto essere il videoclip di Sublime Eternal, singolo del nuovo album di Chrysta Bell, cantautrice e attrice in Twin Peaks - Il ritorno dello stesso Lynch.
Negli ultimi anni Lynch aveva lavorato a un film d'animazione a cui pensava da due decenni di carattere fiabesco, Snootworld, ma il lungometraggio proposto a Netflix era stato rifiutato dalla piattaforma. Lynch ha incassato il no commentando laconicamente che oggi non si è più tanto interessati alle favole vecchio stile. Lui però ne ha ancora tante nella testa e non intende rinunciare a raccontarle, per fortuna.