Under Paris, ecco cosa c'è di realistico nella trama del thriller Netflix

Cinema

Vittoria Romagnuolo

©Webphoto

Il successo in streaming dello shark movie di Xavier Gens con Bérénice Bejo ha spinto in molti a chiedersi se la trama narrata è basata su fatti che potrebbero davver accadere. Ecco cosa ha ispirato la pellicola

Under Paris è uno dei fenomeni della tv in streaming del mese di giugno e il clamore generato dalla pellicola con visualizzazioni da record tra gli utenti Netflix di tutto il mondo ha sollevato la discussione a proposito delle ispirazioni che animano il thriller di Xavier Gens.
Il pericoloso avvicinamento di uno squalo gigante al centro di Parigi è una circostanza possibile? La trama è basata su fatti realistici? Ecco cosa sappiamo.

Parigi, estate 2024: è tutto vero?

La decisione di ambientare i fatti di Under Paris a Parigi nell'estate del 2024 è stata una delle mosse vincenti degli autori che hanno fatto in modo da alterare quella sospensione dell'incredulità che permette agli spettatori di godere di un racconto che non è necessariamente aderente a fatti reali.
Under Paris, però, si svolge nel tempo presente e, dal momento che racconta una vicenda ambientata a Parigi nelle settimane che precedono i Campionati Mondiali di Triathlon, induce lo spettatore a scivolare, quasi naturalmente, in una vicenda che ha molti punti di contatto con l'attualità (la capitale francese si sta, effettivamente, preparando a dare inizio ai Giochi Olimpici 2024).
Sebbene questi spunti inducano lo spettatore a pensare che il film sia basato su una storia vera (compreso il modo in cui si guarda alla politica, altro spunto che fa parte del dibattito dei giorni in cui il film è uscito in streaming, gli stessi delle elezioni europee), Under Paris non fa leva su fatti reali.
Ci sono comunque degli spunti concreti e particolarmente attuali che spingono a considerare i pericoli della storia quantomeno possibili. In buona parte, sono legati alla crisi ambientale, un'emergenza assolutamente reale.

leggi anche

Under Paris, il regista ha svelato l'idea per il sequel del film

La vera emergenza ambientale

Under Paris si apre con un antefatto che si svolge tre anni prima la vicenda dell'estate 2024. I protagonisti si trovano nel Settimo Continente, una gigantesca (e reale) isola galleggiante nell'Oceano Pacifico, fatta interamente di rifiuti, conosciuta anche come Pacific Trash Vortex.
L'incipit del film è già la chiave di lettura di un thriller dalle venature horror che intende lanciare un forte messaggio ambientalista.
L'inquinamento delle acque globali è la ragione per cui il grande squalo mako, che i ricercatori chiameranno Lilith, si spinge lontano dal suo habitat finendo per nuotare troppo vicino ai grandi centri abitati.
Nel 2022 un'orca è finita a nuotare nella Senna, vicino Rouen, in Normandia. Nonostante i tentativi di spingerla verso il mare, il cetaceo è stato trovato morto intrappolato fra Rouen e Le Havre.
Nel 1933, invece, un enorme squalo bianco si spinse fino a risalire il fiume Hudson ma sono centinaia i racconti di avvistamenti di squali nella baia di New York.
In sostanza, l'inquinamento delle acque è una realtà troppo vera per poter essere sottovalutata e le conseguenze sono, in parte, immaginabili. Una vicenda come quella da cui parte Under Paris non è poi così implausibile.

La contesa sul soggetto del film

La vera ispirazione di Under Paris, secondo i produttori francesi Duprey e Auscher, è The Host di Bong Joon-Ho, pellicola sci-fi coreana del 2006 che racconta l'attacco di una creatura marina mutante agli abitanti di Seoul.
I due produttori hanno recentemente respinto le accuse di plagio giunte dal regista Vincent Dietschy che sostiene di aver avuto lui per primo l'idea di un'opera con lo stesso soggetto nel 2011, il film Silure che, tuttavia, non è stato mai realizzato ma che sarebbe stato depositato nel 2014 presso il Centre National du Cinéma. Sulla vicenda è stato aperto un procedimento legale che è ancora in corso.

approfondimento

Shark 2 - L’abisso, il film con Jason Statham è su Sky Cinema

Spettacolo: Per te