Mascaria, la vera storia del film con Fabrizio Ferracane che interpreta Pietro Ferrara

Cinema

Camilla Sernagiotto

Credits: ufficio stampa Rai

Andrà in onda questa sera in televisione su Rai 1 un lungometraggio che racconta la vicenda di un uomo che si è ribellato alla mafia e che, per questo motivo, è stato calunniato. Il film racconta la storia vera dell'imprenditore Pietro Ferrara. Ecco la vera storia che sta dietro alla pellicola che andrà in onda oggi, 23 maggio 2024, a partire dalle 21.30 in occasione della Giornata della Legalità

Andrà in onda questa sera in televisione su Rai 1 Mascaria, un lungometraggio che racconta la vicenda di un uomo che si è ribellato alla mafia e che, per questo motivo, è stato calunniato.
Il film racconta la storia vera dell'imprenditore Pietro Ferrara, qui interpretato dall’attore Fabrizio Ferracane.
Dunque dietro la pellicola - che andrà in onda oggi, 23 maggio 2024, su Rai 1 a partire dalle 21.30 in occasione della Giornata della Legalità -  c’è una storia vera.

 

Il titolo Mascaria trae origine dalla parola "mascariare" (che in siciliano significa “calunniare”). E infatti racconta proprio una storia di calunnia, quella che coinvolge l'imprenditore Pietro Ferrara. Costui è stato un siciliano che ha deciso di ribellarsi alle minacce della mafia e per questo motivo è diventato vittima di calunnie.

 

Mascaria è una coproduzione Rai Fiction-Red Film, prodotto da Mario Rossini, con la regia di Isabella Leoni. Nel cast ci sono anche Fortunato Cerlino, Manuela Ventura, Christian Roberto, Flavia Orecchio, Costantino Comito, Andrea Tidona e Gaetano Aronica.

Pietro Ferrara è stato un costruttore siciliano

Il protagonista del film Mascaria è Pietro Ferrara. Costui è esistito veramente: è stato un costruttore siciliano protagonista di una drammatica storia, piena di coraggio e sofferenza ma anche di integrità morale.

 

Pietro Ferrara è nato e cresciuto in Sicilia, dove si è trovato a dover affrontare le richieste oppressive della mafia locale che imponeva a lui, così come a tutti gli altri, il pizzo per consentirgli di lavorare. Stancatosi di quella situazione di vessazioni continue, Ferrara ha deciso di ribellarsi: ha quindi denunciato i mafiosi che lo minacciavano.
La decisione coraggiosa di Pietro ha portato all'arresto e alla condanna dei malviventi, mettendo a segno un'importante vittoria nella lotta contro la criminalità organizzata. Purtroppo, però in questa storia non tutto è positivo, anzi: la reazione della mafia, infatti, non si è fatta attendere a lungo.

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La vendetta: le calunnie a Pietro Ferrara

Gaetano Rizzo, un capomafia che conosceva Pietro Ferrara fin da quando i due erano bambini, ha progettato una vendetta capace di devastare la vita e la reputazione di chiunque. Rizzo ha accusato pubblicamente Pietro Ferrara di essere stato suo complice, macchiando così la reputazione di colui che aveva denunciato i mafiosi con gravi calunnie che lo associavano proprio a quei mafiosi.
Ed è stato così che, da accusatore, alla fine Ferrara si è ritrovato a sedere nel banco degli imputati. Quest'uomo è stato costretto a difendersi in un lungo e molto tortuoso processo, la cui accusa è stata associazione mafiosa.

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Pietro Ferrara ha trovato supporto nell'avvocato Baldani

Per Pietro Ferrara il periodo del processo durante cui ha dovuto difendersi dall'accusa di associazione mafiosa è stato molto difficile.

Importantissima per lui è stata la figura dell'avvocato Baldani, un esperto in processi di mafia che, anche in questo caso, ha lavorato in maniera instancabile per riuscire a difendere il suo assistito e a fare emergere la verità. E, assieme alla verità, la giustizia.

Anche un'altra figura si è rivelata importante per Pietro Ferrara: sua moglie, Mimma, una donna forte che è riuscita a tenere unita la famiglia durante il difficile periodo delle calunnie al marito e del processo.

La donna sognava di trasferirsi in un'altra regione, abbandonando la Sicilia per garantire un futuro migliore ai loro tre figli.

 

Il figlio maggiore di Pietro e Mimma, Riccardo, alla fine si è schierato dalla parte del padre, dopo un’iniziale fase di ribellione. Una volta comprese le difficoltà del genitore, Riccardo non ha avuto dubbi e si è messodalla sua parte. Diventato adulto, il filgio maggiore ha preso in mano le redini dell'azienda di famiglia, tentando di non farla crollare nonostante gli ostacoli posti dal sistema giudiziario.

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Pietro Ferrara, valori di integrità e coraggio

Nonostante Pietro Ferrara abbia vissuto anni dolorosissimi, estenuanti, segnati da accuse gravi e infondate che l'hanno comunque trascinato in un turbinio di battaglie legali che l'hanno letteralmente consumato, quest'uomo ha messo a segno una grande, grandissima vittoria.

Il suo tentativo di trasmettere ai suoi figli e ai suoi dipendenti i valori di integrità e di coraggio sono già di per sé una grande vittoria, inoltre questo tentativo è andato a buon fine, come dimostra il film che questa sera andrà in onda in prima serata su Rai 1.

 

Nonostante la storia di Pietro Ferrara termini in una maniera drammatica, che non vi sveliamo per non spoilerare nulla (anche se si tratta, purtroppo, di un finale non fictionato ma della vera cronaca, di ciò che è realmente accaduto al vero Pietro Ferrara), la sua vita dolorosa è stata importantissima perché ancora oggi viene presa a esempio emblematico di coraggio di andare contro alla mafia.

Un film che parla di prevaricazione sugli altri

“Questo è un film che parla della prevaricazione degli esseri umani su altri esseri umani, del bene contro il male”, spiega l’attore siciliano Fabrizio Ferracane, interprete del protagonista Pietro Ferrara, in una recente intervista rilasciata a Rolling Stone Italia.

“Il male è il potere di chi vuole controllare le persone con dei fili invisibili. Mi sono anche un po’ stufato di ruoli legati a mafiosi, ma dipende sempre come certe storie vengono raccontate”.

 

Ferracane loda le opere che possano accendere i riflettori sui problemi della società per aiutare a risolverli, da Il Padrino a Gomorra. “La Sicilia come Napoli sono cambiate tantissimo anche grazie a queste opere. Stiamo migliorando. E secondo me è relativo al fatto che la mafia, il male, non è più quella roba lì delle pistolettate in strada. Ricordo a Palermo quando c’era un morto ammazzato al giorno. Questa mutazione è di tutto il Meridione. Sento che c’è più ricerca di bellezza, benché non ovunque”, racconta Fabrizio Ferracane a RS.

Una pellicola in cui “sono impressionanti i silenzi”

Il film Mascaria racconta gli aspetti burocratici, legati ai processi, che sono molto complessi. Ma l'interprete che si cala nel ruolo del protagonista pone l'accento piuttosto sull'aspetto psicologico e interiore, che a suo avviso è quello che più di tutti devasta le persone coinvolte in un dramma del genere.

 

“C’è l’aspetto burocratico, legato ai processi, che è complesso. Ma bisogna tenere conto di quello psicologico, interiore, che influisce moltissimo”, spiega Fabrizio Ferracane in un’intervista a Rolling Stone. “Pensiamo a un uomo che vorrebbe solo lavorare e che viene costretto, senza colpa, a interrompere tutto senza poterci fare nulla. In che stato d’animo sprofonda? Come si fa a continuare a vivere? È un fardello pesantissimo, una paura costante, ma soprattutto come lo spieghi ai tuoi familiari? Infatti, come si può vedere nel film Mascaria, sono impressionanti i silenzi”.

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