“Lacreme e Sang”, un libro racconta la sceneggiata secondo Mario Merola e Nino D’Angelo

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

Scritto da Mario Galeotti e Nico Parente e pubblicato da Shatter edizioni, il volume analizza le carriere artistiche dei due artisti che hanno rivisitato sul grande schermo la sceneggiata napoletana, attraverso film come Zappatore, Lacrime napulitane, Tradimento, Celebrità

Il libro Lacreme e  Sang è un’appassionata  guida per riconoscere Santi, fanti, guappi, femmine, malafemmine della sceneggiata declinata da Mario Merola e Nino D’Angelo. Se I figli... so' pezzi 'e core, le pagine del libro pubblicato da Shatter Edizioni, ci raccontano con dovizia di dettagli e aneddoti, ma soprattutto con amore e sincerità film amatissimi dal pubblico (e assai poco dalla critica) Un viaggio alla scoperta di un fenomeno prettamente locale, che nel corso del tempo si è trasfigurato in fenomeno internazionale, in virtù anche di alcune pellicole ambientate oltre oceano. Grazie a Mario Galeotti che ci svela tutto sul re della sceneggiata e a Nico Parente, abile cantore dello scugnizzo dal caschetto d’oro, il volume vola alto parimenti a un’aquila a due teste. Scevro da qualsiasi pregiudizio e preconcetto e, altresì, lontano anni luce dall’agiografia più corriva e sconsiderata, un testo potente e sorprendente che fa proprio l’aforisma di Camillo Boito” I napoletani cavano l'arte dal sole". E si sa: Il sole scalda la pella e a volte la brucia.

Mario Merola, il re della sceneggiata

Dal "ventre di Napoli" descritto da Matilde Serao alla voce dell’Orco Vincenzone di Totò Sapore e la magica storia della pizza, ovvero l’alfa e l’omega della sinfonia orchestrata da Mario Galeotti per la vita e la carriera di Mario Merola. Nota dopo nota, capitolo dopo capitoli, l’autore ci mostra luci e ombre del di ‘O rre d’ ‘a sceneggiata. L’epopea del gigante buono nato nel quartiere mercato il 6 aprile del 1934 e scomparso il 2 novembre del 2006, si dipana tra canzoni, film e malavita. Si parte con Sgarro alla camorra, il film che segna l’esordio sul grande schermo dell’ultimo guappo e si prosegue con Da Corleone a Brooklyn, uno dei rari poliziotteschi ambientati a Palermo e forse delle migliori pellicole interpretate da Merola, grazie anche alla regia del grande Umberto Lenzi. Spazio anche alla schidionata di lungometraggi firmati da Alfonso Brescia, tra cui spicca Zappatore mente ispirato all'omonima canzone scritta da Libero Bovio. E uno dei punti di forza del libro e proprio quello di riportare i testi integrali dei brani più celebri cantati da Merola e D’Angelo. Come direbbe Friedrich Nietzsche. "la musica offre alle passioni di poter gioire di loro stesse”. E ci si abbandona volentieri a canticchiare Lacrime Napulitane, che segna l’unica opera in cui Mario duetta con l’immensa Angela Luce. Insomma, per citare le parole di Massimo Ranieri: Pensare che Mario Merola non c'è più è come pensare che non esiste più l'erba di casa mia, il mondo in cui sono cresciuto e diventato artista, la Napoli in cui ho tirato i primi calci a un pallone, in cui mi sono innamorato per la prima volta. [...] Quando ero uno scugnizziello che strillava con tutta la voce che avevo in corpo. Ma la gratitudine che gli porto non è solo personale: gli dobbiamo tutti tanto, anche quelli che non lo hanno mai incontrato, ma che almeno una volta nella vita si sono fermati ad ascoltare il suo canto fisico, ad osservare il suo modo di accompagnare la melodia con il corpo.”

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Nino D'Angelo, il sogno nel caschetto

Nico Parente, vulcanico direttore delle collane Cinema e Musica di Shatter Edizioni, ci porta alla scoperta dell’infanzia, vocazione e prime esperienze di Gaetano D’Angelo, in arte Nino. Nato a San Pietro a Patierno il 21 giugno del 1977.  Si comincia con Celebrità, datato 1981 e si finisce con La ragazza del metrò (1988) 14 film per un intenso ritratto dell’artista da giovane. Ça va sans dire, il libro prende in esame le affinità e le divergenze lo scugnizzo dal caschetto d’oro e il re della sceneggiata, D’altronde è lo stesso Merola a dichiarare: “Qualche critico ha detto che Nino D’Angelo è il mio successore, anche perché è apparso in qualche mio film (…) Nino sta andando bene e spero che faccia sempre cose buone. A me fa piacere perché è uno che ho segnalato io, ho detto io Questo è bravo. Cionondimeno, è il ragazzo della curva B a evidenziare le differenze: “La mia sceneggiata e quella di Merola sono due cose completamente diverse, Io faccio la sceneggiata al tempo delle mele. Guardando la vita di oggi.  Abbiamo due età e due mentalità diverse. Come ce le ha il nostro pubblico. Sicché, da Tradimento (il film che segna l’inizio del sodalizio tra “il Baglioni della canzone napoletana con Roberta Olivieri) a Giuramento, l’autore con brio e stile illustra l’evoluzione del biondo cantante, tra Un jeans e una maglietta e Pop Corn e Patatine. Non a caso come scrive lo stesso Nico Parente “la ragazza del metro si chiude su un’inquadratura dissa della metropolitana che si allontana nel buio della galleria. Quel treno porterà via anche quel personaggio al quale dal lontano 81 siamo tanto affezionati”

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