Berlinale 2024, due film italiani in concorso alla 74esima edizione
CinemaAnother End di Piero Messina e Gloria! di Margherita Vicario in concorso alla 74esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino in programma dal 15 al 25 febbraio
Another End di Piero Messina e Gloria! di Margherita Vicario sono i due film italiani in concorso alla 74esima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Carlo Chatrian, direttore artistico della kermesse, ha annunciato le due pellicole nel corso della conferenza stampa di presentazione.
BERLINALE 2024, I FILM ITALIANI IN CONCORSO
Doppietta italiana alla Berlinale 2024. Another End, il nuovo film di Piero Messina, sarà presentato alla kermesse, in programma dal 15 al 25 febbraio nella capitale tedesca. Presidente di giuria Lupita Nyong'o.
Another End è una delle due pellicole italiane in concorso alla kermesse. Il film con protagonista Sal, interpretato da Gael García Bernal, racconta la storia di uomo che si affida alla tecnologia Another End per riportare brevemente in vita la coscienza dell’amore della sua vita, ma in un altro corpo. Nel cast Bérénice Bejo e Olivia Williams.
Il regista siciliano ha dichiarato: “È un onore essere invitato nella sezione ufficiale del Festival di Berlino e di questo ringrazio Carlo Chatrian. Another End è un storia d'amore. Sull’ amore che vive nelle parole, tra i pensieri, nei ricordi, ma che soprattutto vive e cresce in silenzio nei corpi. Di nascosto. Come un segreto del corpo”. Il film uscirà nelle sale italiane il 21 marzo.
Questa la sinossi ufficiale: "Gli occhi svuotati di Sal sembrano vivere solo di ricordi da quando ha perduto Zoe, l’amore della sua vita. Ricordi, come frammenti di uno specchio infranto che non è possibile ricomporre. Sua sorella Ebe, che guarda al fratello con crescente preoccupazione, gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia, che promette di alleviare il dolore del distacco riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato. È così che Sal ritrova Zoe ma nel corpo di un’altra donna. Un corpo sconosciuto in cui lui misteriosamente riconosce la moglie. Ciò che si era spezzato sembra improvvisamente ricomporsi. Another End concede, infatti, a Sal del tempo per condividere ancora un po’ di vita con Zoe, per amarla di nuovo, per esserne amato, per riuscire a dirle infine addio. Ma è una gioia fragile, effimera, insidiosa e, arrivato al termine del programma, Sal non intende assistere docilmente alla dissoluzione del proprio amore, alla perdita definitiva della moglie. Forse l’amore sopravvive davvero e attraverso i corpi si promette eternità".
approfondimento
Berlinale 2024, Lupita Nyong'o sarà presidente di giuria
In concorso anche Gloria! che ha segnato l’esordio alla regia dell’attrice e cantautrice Margherita Vicario. Il film, ambientato in un istituto femminile alla fine del 1700, vede protagonista Teresa, una ragazza di talento che si unisce a un gruppo di musiciste per dare vita a una musica ribelle. Nel cast Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Veronica Lucchesi, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda, Paolo Rossi, Elio, Natalino Balasso, Anita Kravos, Vincenzo Crea e Jasmin Mattei. Margherita Vicario ha firmato anche la sceneggiatura con Anita Rivaroli e le musiche con il produttore Dade.
La regista ha dichiarato: “E’ una gioia immensa e un grandissimo onore per me partecipare alla competizione ufficiale della Berlinale. Gloria! è un film che ha la musica come protagonista e che usa la musica come linguaggio narrativo. E’ quello che ho sempre cercato di fare nel mio lavoro di cantautrice: unire cinema e musica. Gloria! è il mio primo esperimento cinematografico in questo senso e ringrazio Tempesta e tutte le mie collaboratrici e i miei collaboratori per avermi aiutato a raggiungere questo primo straordinario traguardo”.
La pellicola arriverà nelle sale italiane l’11 aprile. La trama: “Ambientato in un istituto femminile nella Venezia di fine ‘700, Gloria! racconta la storia di Teresa, una giovane dal talento visionario, che, insieme a un gruppetto di straordinarie musiciste, scavalca i secoli e sfida i polverosi catafalchi dell’Ancien Régime inventando una musica ribelle, leggera e moderna. Pop!”.