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Sly, nel documentario Sylvester Stallone svela l'origine del nome Rocky Balboa

Cinema
©Getty

In una clip esclusiva della produzione che uscirà su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) il 3 novembre, il protagonista della saga di Rocky ha ricordato i primi giorni a Los Angeles, quando ha abitato in un appartamento fatiscente nei pressi di Balboa Boulevard

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In una clip esclusiva di Sly, il documentario su Sylvester Stallone diretto da Thom Zimny che uscirà su Netflix (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick) il 3 novembre, l’icona cinematografica di Rocky, Rambo e I mercenari ha svelato l’origine del nome del personaggio di Rocky Balboa. Come riportato da Rolling Stone, in occasione della prima volta a Los Angeles l’attore, 77 anni, ha subito un guasto all’automobile nel cuore di Hollywood e ha chiamato in soccorso l’unica persona che conosceva, Henry Winkler. In seguito Stallone si è ritrovato a vivere in un appartamento fatiscente nella Valley, nei pressi di Balboa Boulevard. Da allora il nome della strada ha connotato il protagonista della saga di Rocky, ideata e interpretata dall’attore a partire dal 1976. Nel 1977 Stallone ha ricevuto ai premi Oscar due candidature per la pellicola, rispettivamente come Miglior attore protagonista e per la Miglior sceneggiatura originale, e così ha acquisito il titolo di terzo uomo della storia dopo Charlie Chaplin e Orson Welles a ricevere quelle due nomination nello stesso anno.

L'ISPIRAZIONE IN ARRIVO DALLA REALTÀ

“Questa storia ha incarnato perfettamente gli stessi temi che ho osservato agli esordi di Stallone, che rimangono rilevanti oggi: la fiducia in sé stessi, il potere dei sogni e delle ambizioni, la bellezza intrinseca data dal commettere errori, e la casualità dell'essere nel posto giusto nel momento giusto”, ha commentato Zimny. “Sly ha avuto l’abilità di vedere il mondo come una fonte di ispirazione creativa nonostante le circostanze. Un altro ottimo esempio di ciò è stata la sua scelta di dare il nome a un personaggio in onore di Balboa Boulevard, la strada in cui aveva un fatiscente, modesto appartamento. Stallone aveva un grande talento nel trovare l’ispirazione creativa nel mondo intorno a lui”. Il regista ha proseguito: “Spero che il pubblico acquisisca una nuova comprensione di Sylvester Stallone come uomo, regista, e artista. Desidero che riconoscano come i film di Sly siano intimamente intrecciati nella trama delle loro vite, mentre sviluppano anche una comprensione e un apprezzamento per il suo lavoro e la sua dedizione all’arte narrativa”.

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