Robin Williams, la figlia contro la riproduzione AI della voce dell'attore scomparso

Cinema
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Zelda Williams, che supporta la protesta dello Screen Actors Guild, il sindacato statunitense degli attori attualmente in sciopero contro gli Studios di Hollywood, ha criticato il "disturbante" uso dell'intelligenza artificiale per creare "un orrendo mostro di Frankestein"

Zelda Williams, figlia del compianto Robin Williams, ha criticato l’intelligenza artificiale usata per ricreare la voce del padre. “Non sono una voce imparziale nella lotta dello Screen Actors Guild contro l’AI” ha scritto in una story Instagram la donna, che supporta la protesta del sindacato statunitense degli attori contro gli Studios di Hollywood. “Ho assistito per anni a quante persone vogliono addestrare questi modelli per creare/ricreare attori che non possono acconsentire, come papà. Questo non è teorico, è molto molto reale”. Zelda ha proseguito: “Ho già sentito che l’intelligenza artificiale faceva in modo che la sua “voce” dicesse quello che la gente voleva e mentre lo trovo personalmente disturbante, le conseguenze vanno ben oltre i miei sentimenti. Gli attori viventi meritano una possibilità di creare personaggi con le loro scelte, di dare voce ai cartoni animati, di dedicare il loro impegno e tempo umani alla ricerca della performance”. Le osservazioni della donna sono arrivate poco dopo la fine dello sciopero del Writers Guild of America, il sindacato statunitense degli sceneggiatori, che con l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, l’associazione che rappresenta le case di produzione e le piattaforme di streaming, ha raggiunto un accordo che prevede restrizioni nell’uso dell’AI nel cinema e nella televisione. Il SAG-AFTRA, che invece prosegue la protesta con il conseguente blocco delle produzioni di Hollywood, riprenderà in settimana i negoziati con l’AMPTP. “Queste riproduzioni sono, al loro meglio, un povero facsimile di persone più grandi, ma al loro peggio, un orrendo mostro di Frankenstein, messo insieme dai peggiori pezzi di tutto ciò che questa industria è, invece di quello che dovrebbe rappresentare” ha concluso Zelda.

Story Instagram di Zelda Williams
Foto tratta dal profilo Instagram di Zelda Williams

IL RITORNO DEL GENIO DELLA LAMPADA

Williams è morto suicida nel 2014 all’età di 63 anni. L’attore soffriva di ansia, grave depressione e morbo di Parkinson e l’autopsia aveva rivelato che era affetto anche dalla malattia neurodegenerativa demenza da corpi di Lewy. A quasi dieci anni dalla scomparsa, la voce di Williams risuonerà in Once Upon a Studio, il cortometraggio celebrativo dei 100 anni dello studio d’animazione Disney in uscita il 16 ottobre su Disney+ (visibile anche su Sky Glass, Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick), nel ruolo del Genio della Lampada, il personaggio di Aladdin originariamente doppiato dall'attore stesso. Josh Gad, voce di Olaf in Frozen, ha confermato che il cortometraggio contiene “dialoghi inediti” registrati da Williams prima della morte e utilizzati con il consenso dei detentori dei diritti sulle sue proprietà.

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