Nel film Maestro, che debutterà in settembre al Festival del Cinema di Venezia, Cooper interpreta Leonard Bernstein con una protesi al naso: è questo il motivo per cui è stato accusato di antisemitismo. I figli del musicista hanno difeso l'attore: "Cooper ci ha consultato quotidianamente su quanto stava per fare. La verità è che Leonard Bernstein aveva un bel nasone. Bradley ha usato il trucco per amplificare la somiglianza e a noi va benissimo. Siamo certi che sarebbe andato benissimo anche a papà"
I figli di Leonard Bernstein hanno difeso Bradley Cooper all'indomani dell'uscita del primo trailer di Maestro, biopic sulla vita del compositore e direttore d'orchestra americano celebre per West Side Story. Cooper interpreta nel film (Bradley Cooper nei panni di Leonard Bernstein per Maestro: cosa sapere sul film) la parte del musicista e per il ruolo indossa una protesi al naso che gli ha attirato addosso accuse di antisemitismo. Maestro, in cui Carey Mulligan recita nella parte della moglie del direttore d'orchestra, debutterà in settembre al Festival del Cinema di Venezia (in ottobre al New York Film Festival) prima dell'uscita nelle sale Usa a novembre e il 20 dicembre su Netflix. I truccatori hanno applicato al naso di Cooper una protesi per renderlo più lungo e appuntito.
le critiche e il commento di Jamie, Alexander e Nina Bernstein
Ma era proprio necessario? E non poteva essere scelto un attore ebreo per la parte senza dover scomodare gli esperti del make up? Queste le critiche circolate sul web. E qualcuno ha parlato addirittura di 'Jewface', un'espressione ricalcata sul 'Blackface' quando attori bianchi con la faccia truccata di nero interpretavano caricature di personaggi di colore. Hanno replicato Jamie, Alexander e Nina Bernstein, i figli del direttore d'orchestra: "Ci spezza il cuore vedere che gli sforzi di Bradley abbiano dato vita a questo malinteso". Non è la prima polemica che sorge nel mondo del cinema su questo argomento: critiche analoghe erano circolate quando Felicity Jones, che come Cooper non è ebrea, fu scelta per interpretare Ruth Bader Ginsburg, giudice della Corte Suprema americana, icona del femminismo Usa e di origine ebraica, per il film Una Giusta causa (On the basis of sex) nel 2018. Più di recente le accuse di 'Jewface' erano piovute su Helen Mirren per il suo ruolo in Golda, un biopic sull'ex premier israeliana Golda Meir: "Sarebbe come se Ben Kingsley facesse Nelson Mandela", aveva polemizzato l'attrice Maureen Lipman di The Pianist. I Bernstein sono stati di diverso parere nel caso del film sul padre prodotto, tra gli altri, da Steven Spielberg: "Cooper ci ha consultato quotidianamente su quanto stava per fare. La verità è che Leonard Bernstein aveva un bel nasone. Bradley ha usato il trucco per amplificare la somiglianza e a noi va benissimo. Siamo certi che sarebbe andato benissimo anche a papà".