225 anni dalla nascita di Leopardi, 6 curiosità su Il giovane favoloso con Elio Germano

Cinema
©IPA/Fotogramma

Presentato alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film ha riportato in vita una delle più importanti figure della letteratura mondiale, vincendo cinque David di Donatello

Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo

 

Il giovane favoloso, presentato in concorso alla 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, è un film del 2014 diretto da Mario Martone (Qui rido io, Capri-Revolution) che racconta la vita del grande poeta Giacomo Leopardi, portato sullo schermo da Elio Germano. A distanza di 225 anni dalla nascita del poeta di Recanati, una delle più importanti figure della letteratura mondiale, ecco sei curiosità sul film che ha voluto rendere omaggio al “giovane favoloso”, vincendo cinque David di Donatello.

Il film che ha riportato in vita Giacomo Leopardi

Il giovane favoloso di Mario Martone ha permesso di far riscoprire a tantissimi spettatori nel mondo una parte importante della letteratura e della cultura italiana, nonché la figura di Giacomo Leopardi. Il poeta di Recanati è incarnato dallo sguardo tormentato di Elio Germano: la sceneggiatrice Ippolita di Majo, descrisse infatti l'attore come totalmente immerso nel mondo leopardiano, raccontando come anche alla fine delle riprese questi si mettesse in disparte per ripetere L’infinito più e più volte, quasi fino sentire i versi dentro di sé. Il senso del film, infatti, è il medesimo: il montaggio mescola la voce del pensiero del poeta con quello della natura, rievocando sullo schermo l’infinito leopardiano. Il film, oltre ai cinque David di Donatello (Miglior attore a Elio Germano, Migliore scenografia, Migliori costumi, Miglior trucco, Migliori acconciature), ha vinto anche il Nastro Argento dell’anno, un Globo d’oro per il Miglior film, cinque Ciak d’oro e, infine, il Premio Pasinetti e il Premio Vittorio Veneto, entrambi a Elio Germano.

film_poeti_webphoto_ipa

approfondimento

Giornata della Poesia, da "Il Postino" a "Neruda": i 10 film da vedere

Il secondo film in costume per martone

In tanti hanno apprezzato l’interpretazione di Elio Germano ne Il giovane favoloso, ma forse non tutti conoscono questa prima curiosità: la pellicola di Martone rappresenta, per l’attore, il secondo titolo girato in costume, dopo la commedia di Paolo Virzì N - Io e Napoleone del 2006.

La poesia preferita di Germano

La seconda curiosità, racconta invece un parere personale dell’attore protagonista: Elio Germano, che per Il giovane favoloso si è preparato studiando a lungo con diversi docenti universitari esperti di Leopardi, ha dichiarato che la sua poesia preferita è A Se Stesso.

Secondo lavoro in coppia per Germano e Riondino

Terza curiosità, questa volta sul casting: ne Il giovane favoloso, lo stesso Elio Germano e Michele Riondino (che interpreta il migliore amico del poeta, Antonio Ranieri) si ritrovano a condividere il set per la seconda volta, dopo Il passato è una terra straniera diretto nel 2008 da Daniele Vicari. Sempre Riondino, tra l’altro, era stato già diretto da Mario Martone nel film del 2010 Noi credevamo.

Le location dei set

La quarta curiosità, riguarda invece una delle speciali scenografie scelte per le riprese: la biblioteca di Leopardi che appare nel film, non è che quella vera del poeta a Recanati, che si è conservata intatta con i suoi circa ventimila volumi. Per alcune delle altre riprese, invece, è stato scelto il Palazzo Buonaccorsi di Macerata, dove sono state girate significative sequenze con il protagonista.

un budget importante

Carrozze, cavalli e costumi sono i protagonisti della quinta curiosità: il sontuoso allestimento, di grande impatto visivo, è stato possibile grazie ad un budget di alto livello che Ministero, Rai e Camera di Commercio di Ancona, insieme a un pool di industriali marchigiani, hanno elargito nelle 16 settimane di riprese.

la colonna sonora

Sesta ed ultima curiosità: la colonna sonora è firmata dal compositore tedesco Sascha Ring, meglio conosciuto col nome d’arte Apparat. Il suo pezzo più celebre, Goodbye, è presente anche in Breaking Bad e nel trailer del film Prisoners, oltre che essere la sigla della serie tedesca Dark, prodotta da Netflix.

GUARDA ANCHE

Tutti i video su cinema e film

Spettacolo: Per te