Oppenheimer, il film sarà il più lungo tra quelli di Christopher Nolan
CinemaPare che la pellicola che uscirà quest'estate dedicata alla figura storica di Robert Oppenheimer sarà quella più lunga di tutta la filmografia di Nolan. Venerdì 24 marzo un rappresentante di Puck News ha riferito che il film più atteso del 2023 avrebbe una durata finale di tre ore. Il film Oppenheimer uscirà il 21 luglio negli Stati Uniti, mentre in Italia è atteso per il 23 agosto
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È probabile che Oppenheimer, il film diretto da Christopher Nolan e atteso per l’estate 2023, sia assai lungo, di certo la pellicola più lunga della filmografia del regista britannico a cui si deve la trilogia del Cavaliere Oscuro, Inception, Interstellar, Dunkirk e Tenet, giusto per citarne alcuni.
Pare che la pellicola attesa per quest'estate dedicata alla figura storica di Robert Oppenheimer sia quella più lunga di tutta la lista di titoli di Nolan. Venerdì 24 marzo un rappresentante di Puck News ha riferito che il film più atteso del 2023 avrebbe una durata finale di tre ore.
Questa durata notevole è giustificata dal fatto che c’è molta storia da raccontare, dato che parliamo di uno dei “padri putativi” della bomba atomica.
Quindi è abbsatanza plausibile che il pubblico di Nolan debba trascorrere non poco tempo all’interno dei cinema per godersi la sua versione del Progetto Manhattan. Parliamo del programma militare statunitense top secret con cui un enorme team di fisici americani e scienziati profughi europei hanno ideato nel deserto di Los Alamos il primo prototipo di bomba atomica, denominato Gadget. Per poi passare a costruire i primi due ordigni a uso bellico, chiamati Little Boy e Fat Man, rispettivamente sganciati su Hiroshima e Nagasaki nell'agosto del 1945.
La durata del film non sarà un problema per i fan di Nolan
Come notano in queste ore molte testate della stampa internazionale, la durata del film probabilmente non sarà accolta come una cattiva notizia dai fan di Nolan, che sono abituati a starsene seduti sulla poltrona dei cinema per un bel po’. Poi la tendenza inaugurata da Dune di Denis Villeneuve è proprio quella di film “chilometrici”, dunque non sarebbe una novità.
Ma senza tirare in ballo colleghi registi (come Villeneuve) basta spulciare nella filmografia di Nolan per trovare pellicole che hanno aperto la strada al suo nuovo film di (forse) tre ore: nel 2012 Nolan ha scelto per The Dark Knight Rises un montaggio finale di ben 164 minuti. Due anni dopo, Interstellar è arrivato a 169 minuti e altri progetti storici del regista come Inception e Tenet hanno superato di gran lunga lo “standard”, ossia il limite (di sopportazione di buona parte del pubblico) delle due ore.
Oppenheimer uscirà il 21 luglio negli Stati Uniti, mentre in Italia è atteso per il 23 agosto.
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La tendenza è quella di blockbuster più lunghi di due ore
Benché sia stata per decenni in vigore la regola del "limite" di due ore ai film, negli ultimi tempi la tendenza sembra invece essere quella di blockbuster che superano di gran lunga quella durata canonica.
Per esempio la scorsa settimana c’è stata la presentazione in anteprima di John Wick: Chapter 4 diretto da Keanu Reeves, che consiste in ben 169 minuti di gesta eroiche.
All'inizio di quest'anno il vincitore dell'Oscar Damien Chazelle ha deciso di incollarci al grande schermo per 189 minuti con il suo Babylon. Però avendo a disposizione star (e bellezze) del calibro di Brad Pitt e Margot Robbie, per la maggior parte degli spettatori il tempo è volato...
E Avatar: La via dell’acqua? 192 minuti. Black Panther: Wakanda Forever? 161 minuti.
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La durata di Oppenheimer potrebbe allontanare un po’ di pubblico
Ai fan di un franchise o di una particolare star (regista o attore che sia) non interessa se un film sarà di lunghezza media, notevole o addirittura “assurda”: loro andranno comunque al cinema, senza se e senza ma.
Invece i se e i ma valgono per quel pubblico non così convinto, e non così entusiasta: la lunghezza di tre ore potrebbe far desistere lo spettatore “della domenica” (si fa per dire).
Inoltre è probabile che alcuni spettatori scelgano di posticipare la visione, optando per la visione domestica, tra le comode mura di casa (con toilette a portata di pausa) e lo scettro del telecomando con cui stoppare, magari guardandolo a spizzichi e bocconi, trasformando Oppenheimer in una miniserie insomma.
Tuttavia non sappiamo ancora la lunghezza precisa del film, inoltre voci che parlano di una simile lunghezza sono quelle che ruotano attorno a Transformers: Rise of the Beasts e Fast X, quindi magari il pubblico si sta abituando.
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Comunque per raccontare la storia di Oppenheimer & Co. non si può pensare a meno di tre ore
Oppenheimer necessita di parecchio tempo per raccontare bene la storia che vuole narrare. Il film è incentrato su J. Robert Oppenheimer (interpretato dall’attore irlandese Cillian Murphy), lo scienziato che ha avuto un ruolo significativo nello sviluppo di una delle armi più letali della storia dell’uomo: la bomba atomica.
Un’arma di distruzione di massa che è drammaticamente ritornata a toglierci il sonno, facendoci precipitare in un terrore pari a quello della guerra fredda.
Emily Blunt, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Gary Oldman e tante altre star
Dire che Oppenheimer ha un cast stellare suona riduttivo. Prendete Emily Blunt, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Gary Oldman, Alden Ehrenheich, Rami Malek, Kenneth Branagh e Josh Hartnett e metteteli sullo stesso set. Sembra una barzelletta da quanto risulti poco credibile, e invece è tutto vero: il cast di questa pellicola è proprio questo (e non solo questo: ci sono tanti altri nomi davvero notevoli).
Il precedente film di guerra di Nolan, Dunkerque, è riuscito a incassare oltre 500 milioni di dollari nelle sale, anche se c’è da dire che durava due ore, quindi - se le informazioni che la stampa americana sta diffondendo in queste ore riguardo le tre ore di durata sono vere - chissà se un’ora in più varrà comunque a peso d’oro.
Oppenheimer uscirà a luglio 2023 negli Stati Uniti: soltanto allora vedremo se la scelta del soggetto e del cast di Christopher Nolan renderà questo suo nuovo titolo l’ennesimo successo. E soprattutto se la durata lo affosserà, dato che qui stiamo parlando proprio di questo.