L'attore, che nella commedia horror sul fedele servitore dell'iconico vampiro riveste solo un ruolo secondario, ha espresso il desiderio di interpretare lo stesso personaggio in un'intera pellicola per comprenderne e approfondirne la psiche
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di spettacolo
Affilati i canini, Nicolas Cage debutterà nella commedia horror Renfield nei panni di Dracula. Nella pellicola, però, l’iconico vampiro non rivestirà il ruolo di protagonista, invece assegnato al fedele servitore ed esecutore di ordini spregevoli Renfield (interpretato da Nicholas Hoult). In un’intervista rilasciata a Total Film Magazine Cage ha quindi riflettuto sul futuro di un personaggio così complesso, ma ancora in parte inesplorato: “Sai, ci sono alcuni momenti minori qui in cui riesci a vedere un po’ di pathos negli occhi di Dracula. Questo mi ha fatto pensare che forse un giorno mi piacerebbe provare un intero film in cui capisci davvero la psiche del personaggio. Non ho davvero avuto il tempo di approfondirla qui”.
UN PERSONAGGIO COMPLESSO
Cage ha accettato la sfida di interpretare Dracula, un personaggio più volte apparso sul grande schermo e apprezzato dall’attore soprattutto nelle versioni di Christopher Lee, Frank Langella, Bela Lugosi e Gary Oldman: "Volevo vedere se potevo portare qualcosa di fresco al personaggio. E ho anche sempre saputo che a un certo punto dovevo farlo”. L’attore Premio Oscar è stato particolarmente ispirato da Christopher Lee “in termini di modo di parlare, ma quello era davvero solo un punto di partenza” ha raccontato. “Conoscevo Christopher. Ho girato una piccola scena con lui in L’ultimo dei templari, e mi è piaciuto molto”. Il collega ha anche ricordato a Cage il padre August: “Quindi da allora, mio padre è diventato in qualche modo la mia principale fonte di ispirazione”. Descritto come un narcisista con problemi di potere, il Dracula di Renfield ha suscitato in Cage riflessioni profonde: “Ancora più importante che prendere in prestito da mio padre, o da Christopher Lee, è davvero la psiche del personaggio. Una dipendenza dal sangue non è dissimile da una dipendenza da alcol, eroina o sesso, quindi ho pensato a come quella lussuria possa portare qualcuno in dimensioni più oscure”.