Festival di Berlino 2023, John Malkovich presenta Seneca: "Un film ricco di dialoghi"

Cinema

Letizia Rogolino

@berlinale 73

Per l’anteprima di Seneca alla Berlinale 73 John Malkovich ha incontrato la stampa insieme al regista Robert Schwentke e l’attrice Geraldine Chaplin

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John Malkovich è stato ospite alla Berlinale 73 per presentare in anteprima il film Seneca di Robert Schwentke. Dopo Casanova, il Duca di Wellington e Gustav Klimt, l’attore torna a vestire i panni di un personaggio storico controverso realmente esistito, ovvero l’influente filosofo romano. Il film segue Seneca e la sua mortale caduta in disgrazia con l'allievo e benefattore imperatore Nerone, che lo accusa falsamente di essere coinvolto in un complotto per omicidio. “Ho trovato che fosse una sceneggiatura molto intelligente e ricca di dialoghi. Noi attori parliamo molto in questo film, ma io sono cresciuto facendo teatro e lì si parla tanto di solito”, ha detto Malkovich alla stampa presente in conferenza stampa a Berlino.

La filosofia al cinema

“Ho fatto molte ricerche prendendo in considerazione i vari lavori di Seneca e molti dei dialoghi del film sono ripresi da quel materiale originale. Ho letto Tacito e altri testi in latino, insomma mi sono documentato molto prima di iniziare a girare”, ha detto il regista che John Malkovich ha dichiarato di ammirare molto: “Adoro il film The Captain del 2017”. “Rossellini mi ha influenzato molto. Socrate fatto da lui per la tv mi è piaciuto molto, ma la forma che ho scelto io è completamente diversa e molto realistica. Prima di fare Seneca comunque ho rivisto Socrate”, ha dichiarato Schwentke.

 

“La filosofia credo ti insegni come pensare", ha aggiunto Malkovich che, riflettendo poi sul processo creativo per dare vita al protagonista di questo film, ha spiegato che “in passato, quando ho iniziato a fare l’attore, si stava per lo più seduti sul set per molte ore mentre vari direttori della fotografia di fama mondiale facevano la loro parte, e si lavorava per pochi minuti al giorno. Ora, non ci sono quasi più tempi morti, ma devi essere preparato prima di iniziare a girare”. Tuttavia l’attore ha precisato che non c’è stato spazio per improvvisare “ma mi sono approcciato alla sceneggiatura con molta attenzione. I movimenti e la gestualità a volte sono improvvisati, dipende spesso dalla scena che devi girare. Non fai esattamente le stesse cose in ogni scena. E il fatto che in questa sceneggiatura ci fossero degli elementi riferiti anche alcune canzoni moderne, ci ha richiesto anche di muoverci in un certo modo”.

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Il ricordo di Julian Sands

"Julian e io eravamo molto legati - ha detto Malkovich ai giornalisti a Berlino e riguardo alla scomparsa di Sands che risale ormai ai primi di Gennaio 2023 -. Sono il padrino del suo primo figlio dal suo primo matrimonio con Sarah che conosco molto bene. Gli ho presentato la sua seconda moglie e siamo stati intimi da quando ci siamo conosciuti nel 1993 sul set di Killing Fields. È un evento molto triste”. Sands, presente anche lui in Seneca, è scomparso dopo una escursione in California e ad oggi le autorità ancora non hanno aggiornamenti ma restano fiduciose.

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Malkovich a Roma

“Ho vissuto a Roma per un po’, quando ho incontrato mia moglie, lei abitava e lavorava lì. Quindi conosco Roma molto bene, ma non credo che questo mi abbia aiutato in questo lavoro perché per questo film è stato necessario usare un metodo di lavoro specifico. Il lavoro sulla sceneggiatura non mi riguarda, ma ho cercato di fare in modo che ogni scena funzionasse. Quindi in questo caso le uniche cose che mi hanno aiutato a interpretare questo personaggio sono state la sceneggiatura, il soggetto, le direttive del regista e la collaborazione con l’operatore di camera”, ha detto Malkovich.

Il ricordo di Chaplin

Nel cast di Seneca c’è anche Geraldine Chaplin che ha partecipato anche lei alla conferenza stampa della Berlinale 2023, in un look super colorato e un po’ hippie e un volto dal sorriso contagioso. Ha discusso del potere del cinema di cambiare la società in generale, affermando: “Le cose non sono cambiate: le persone fanno film sperando che possano cambiare le cose, ma non lo fanno. I ricchi sono i ricchi e diventano più ricchi; esiste la guerra ed esistono i terremoti. Mio padre [Charlie Chaplin] ha realizzato Il Grande Dittatore settanta anni fa o qualcosa del genere. Pensava che avrebbe cambiato il mondo; faceva solo ridere la gente. È bello ridere: è l'arma più grande che puoi avere. E questo film, Seneca, è molto divertente”.

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