Il popolare scrittore francese ha collaborato con il collettivo di artisti olandesi KIRAC, specializzato in provocazioni, su suggerimento del regista Stefan Ruitenbeek, secondo il quale molte ragazze di Amsterdam sarebbero andate a letto con lui "per curiosità"
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Una coppia insolita siede sul letto: Michel Houellebecq, in pigiama blu, e una ragazza dai lunghi capelli biondi, in sottoveste lilla, ridono prima di abbandonarsi a baci appassionati tra le lenzuola. Termina così il trailer di KIRAC 27, il cortometraggio d’avanguardia a luci rosse realizzato dal popolare scrittore francese per il collettivo di artisti olandesi KIRAC (acronimo di Keeping It Real Art Critics), che sarà presentato l’11 marzo ad Amsterdam. La provocazione nasce dallo scambio natalizio di mail tra il fondatore del collettivo e regista Stefan Ruitenbeek, sconfortato dalla nascita del secondo figlio, e il celebre autore, costretto dalle minacce di rapimento degli estremisti islamici a rinunciare alla luna di miele in Marocco in compagnia della giovane moglie Qianyum Lysis Li e, soprattutto, al “giro di prostitute” da lei ingaggiato con un mese di anticipo per esaudire i desideri del marito. “Tutto è andato a monte” recita la voce fuoricampo dopo aver accompagnato il ventre nudo di una donna incinta, il volto della madre stremata e felice che regge tra le braccia il neonato insanguinato, lo sguardo fisso di Houellebecq e gli occhi tristi della moglie. Il capo di KIRAC risolleva però il morale all'amico, perché molte ragazze ad Amsterdam andrebbero a letto con il celebre scrittore “per curiosità” e lui potrebbe organizzare l’albergo, a patto di filmare gli eventi in un’atmosfera cinematografica di scandinava memoria, ispirata allo stile di Ruben Östlund e Lars von Trier.
LE PROVOCAZIONI DI KIRAC
Il collettivo KIRAC, fondato nel 2016, lotta contro la cultura woke, il movimento #MeToo, il politicamente corretto e la superficialità e la venalità dell’arte contemporanea mediante atti provocatori. Nel 2021 una ragazza del collettivo, Jini van Roojen, ha reclutato con un annuncio online l’intellettuale conservatore di destra olandese Sid Lukkassen, promettendo di offrire sesso a telecamere accese “per superare la polarizzazione destra/sinistra grazie al porno”. Il progetto, chiamato Honey Pot, non è però andato a buon fine: durante l’incontro in una casa sul mare, Lukkassen ha smesso di spogliarsi per l’imbarazzo e ha ritirato il permesso di mostrare le immagini. Tuttavia, KIRAC le ha mostrate ugualmente in una grande serata che ha ospitato anche il controverso Julian Andeweg, artista denunciato da una ventina di donne e attualmente sotto inchiesta per stupro, stalking e molestie.