La vera storia di "The Keeper - La leggenda di un portiere". VIDEO

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La pellicola diretta da Marcus H. Rosenmüller racconta la storia del portiere tedesco Bert Trautmann, ex soldato nazista diventato leggenda del Manchester City

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The Keeper - La leggenda di un portiere è film biografico anglo-tedesco co-scritto e diretto da Marcus H. Rosenmüller. Il biopic racconta la storia del calciatore tedesco Bert Trautmann, interpretato da David Kross. Scopriamo qualche dettaglio del film e soprattutto la vera storia di Trautmann.

The Keeper, la trama

Il film è ambientato alla fine della seconda guerra mondiale, quando alcuni soldati nazisti vengono catturati dalle forze britanniche e internati in un campo di prigionia in Inghilterra. Tra questi c'è Bert Trautmann, un paracadutista della Luftwaffe molto bravo a giocare a calcio come portiere. Jack Friar, allenatore della squadra locale, lo nota e decide di ingaggiarlo ai fini di evitare la retrocessione. Essendo un soldato nazista, Bert è malvisto dai suoi nuovi compagni di squadra e dagli abitanti della zona, in particolare da Margaret, la figlia di Jack, ma grazie al suo talento sportivo e alla sua voglia di redimersi e di accantonare il suo passato, riesce a conquistarsi la fiducia di tutti. Trautmann riesce così a portare il suo Manchester City alla finale della FA Cup del 1956 contro il Birmingham City, disputata allo stadio Wembley di Londra. Ad interpretare Bert Trautmann è l'attore tedesco David Kross; Freya Mavor presta il volto a Margaret, mentre John Henshaw è Jack Friar.

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The Keeper, la storia di Bert Trautmann

Come racconta il film, Bert Trautmann fu un soldato tedesco, paracadutista della Luftwaffe durante la seconda guerra mondiale. Fu impegnato a combattere sul fronte orientale per tre anni, raggiungendo il grado di Feldwebel e guadagnandosi cinque medaglie, tra le quali una Croce di Ferro di prima classe. In seguito, fu trasferito al Fronte Ovest, dove nel 1944 fu catturato dagli inglesi. Qui la sua vita cambiò radicalmente, come raccontato nella pellicola: Trautmann fu uno dei 90 uomini del suo reggimento, formato da mille soldati, che si salvarono. Venne poi trasferito in un campo per prigionieri di guerra ad Ashton-in-Makerfield nel Lancashire; mentre giocava a calcio nel campo di prigionia, Trautmann scoprì la sua vocazione per il ruolo di portiere. Una volta uscito di prigione nel 1948, si stabilì nel Lancashire, dove giocò come portiere per la squadra locale del St. Helens Town. Dopo essersi messo in mostra nelle serie minori, nell'ottobre del 1949 Trautmann venne assunto dal Manchester City, in First Division, ma i tifosi, memori del suo passato nell’aviazione tedesca, non presero bene il suo ingaggio e scesero in piazza per protestare. Questo però non convinse i dirigenti, che fecero firmare il contratto a Bert. Trautman portò la squadra alla finale della FA Cup 1954-1955, che il City perse contro il Newcastle. Nella finale di FA Cup del 1956 giocata contro il Birmingham City in uno scontro di gioco con Peter Murphy si dislocò 5 vertebre del collo, e nonostante ciò continuò a giocare. Tre giorni dopo, però, gli fu diagnosticato che aveva il collo spezzato. Il recupero da tale infortunio richiese parecchi mesi di tempo. Fu nominato giocatore dell'anno della FWA nel 1956, primo straniero a ricevere tale riconoscimento. Giocò con il Manchester City fino al 1964, totalizzando in totale 545 presenze. Conclusa la carriera calcistica cominciò a fare l'allenatore, allenando squadre prima dei livelli minori del campionato inglese e poi di quello tedesco.

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