Dopo la collaborazione in Titanic nel 1997, il regista e l'attrice hanno ricondiviso il set di Avatar: La via dell’acqua, il secondo episodio della saga di fantascienza presentato in prima mondiale a Londra
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La prima mondiale di Avatar: La via dell’acqua, organizzata nella serata di martedì a Londra, ha atteso il compimento del sequel della saga per tredici lunghi anni. Come riportato da Variety, persino il regista James Cameron ha dubitato della riuscita del progetto: “Ho avuto molti dubbi quando la pandemia ha colpito. Siamo stati chiusi per sei mesi. Non sapevamo se sarebbero rimasti ancora cinema in cui distribuire il film. Ma siamo sopravvissuti a tutto questo. I cinema sono di nuovo pieni. Tutto è tornato. Abbiamo fatto il tutto esaurito per le prime settimane. Quindi sì, sono piuttosto felice!” Con Kate Winslet, protagonista di Titanic, diretto da Cameron nel 1997, il regista ha invece ricondiviso il set e il red carpet dopo venticinque anni. Nel film l’attrice interpreta Na'vi Ronal, un capo del clan oceanico di Metkayina, e con Cameron ha ripetuto una splendida esperienza cinematografica: “Diceva, “Fate quello che volete”. Si fidava della sceneggiatura che aveva creato. E si fidava che gli attori ci entrassero e le dessero vita. Quindi era semplicemente “Fatemi vedere. Giocate. Provate tutto”. È stato semplicemente fantastico”.
GLI ALTRI ATTORI
A Winslet hanno fatto eco anche altri protagonisti di Avatar, a partire da Sam Worthington, ancora una volta nei panni di Jake Sully che con la moglie Neytiri (interpretata da Zoe Saldaña) deve proteggere la sua famiglia dal minaccioso Quaritch (interpretato da Stephen Lang), avatar geneticamente modificato. “Jim è un pioniere. Sta spingendo la tecnologia e spingendo noi come attori” ha dichiarato Worthington. “Jake è ancora un guerriero spericolato. Ora ha figli, quindi ha una grande responsabilità perché l’intera avventura riguarda la famiglia e il proteggere chi ami”. Anche il personaggio di Quaritch ha vissuto un cambiamento tra la prima e la seconda avventura, come ha spiegato Lang: “Il primo giorno del primo Avatar stavo lavorando nell’Armor Bay. Era una scena molto controllata. Ero nel mio elemento. Ero nella sala pesi. È dove Quaritch...è roba sua. Poi in La via dell’acqua, la prima scena che ho girato è stata la prima scena che abbiamo girato del film, dove Quaritch si svegliava nella sua nuova incarnazione ed era completamente disorientato e si lamentava. Quindi non era proprio per niente nel suo elemento. Ma entrambi sono momenti completamente di Quaritch”.
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IL VIAGGIO VERSO PANDORA
L’ultimo episodio di Avatar ha proposto effetti visivi di alto livello, come ha sottolineato Eric Saindon, che dopo una fase critica ha riportato nei cinema l’esperienza 3D: “Questo film ti porta nel mondo. Non realizzi che stai guardando il 3D. Semplicemente lo guardi e pensi “Sono parte di Pandora””. Per Cameron, la prima di Avatar non ha riguardato “solo il nuovo film di Avatar. Riguarda il cinema stesso”, in quanto celebrazione sul grande schermo di “questa forma d’arte che tutti amiamo così tanto”. In attesa del riscontro delle sale, “indossiamo i nostri occhiali 3D e ricominciamo il viaggio verso Pandora, insieme!”