Il bambino prodigio che nel capolavoro del 1939 ha interpretato Beau Wilkers, figlio di Melania Hamilton e Ashley Wilkes, si è spento in una casa di riposo in Florida all'età di novant'anni
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L’ultimo sopravvissuto del cast di Via col vento se n’è andato. Mickey Kuhn, il bambino prodigio che ha interpretato Beau Wilkes, il figlio di Melania Hamilton (Olivia de Havilland) e Ashley Wilkes (Leslie Howard) nel kolossal del 1939 diretto da Victor Fleming, è morto la scorsa domenica in una casa di riposo di Naples, in Florida, all’età di novant’anni. “Fino a poco tempo fa godeva di ottima salute” ha dichiarato a The Hollywood Reporter Barbara Traci, la quinta moglie sposata nel 1984. L’attore statunitense ha raggiunto così i leggendari protagonisti Clark Gable (Rhett Butler), Vivien Leigh (Rossella O’Hara) e Olivia de Havilland (scomparsa nel 2020).
I PRIMI PASSI NEL MONDO DEL CINEMA
Theodore Matthew Michael Kuhn Jr. è nato il 21 settembre 1932 a Waukegan, in Illinois. Dopo il trasferimento con la famiglia a Los Angeles, dove il padre lavorava come tagliatore di carne, a soli due anni è apparso per la prima volta sul grande schermo nel ruolo di un bambino adottato in Primo amore (1934) con Janet Gaynor. “Naturalmente non ricordo questo giorno” ha raccontato Kuhn in un’intervista a Films of the Golden Age, “ma mia madre ed io eravamo a Sears Roebuck su Santa Monica e West quando una donna ha fermato mia madre e ha detto che Fox Studio stava cercando bambini gemelli per un film che stavano girando. Lei aveva una bambina che mi assomigliava molto e ha pensato che ci avrebbero potuti scegliere. Ebbene, ci siamo presentati, ed io, ma non la figlia della signora, sono stato preso”. Altri provini di successo hanno seguito il primo, incluso quello per Via col vento nell'ufficio casting di Culver City, che come riporta The Hollywood Reporter aveva riunito “dai sessanta agli ottanta bambini e adulti". Una situazione impegnativa per un bambino di soli sei anni: “Ho iniziato a piangere e volevo andarmene, ma la mamma ha detto di salire e di dare il mio nome alla signora alla scrivania. Se non mi avesse chiamato entro dieci minuti, ce ne saremmo andati. Sono andato dalla signora e ho detto, “Sono Mickey Kuhn”. Lei ha risposto, “Mickey, ti stavamo aspettando”. E poi agli altri che erano in attesa, “Grazie, abbiamo assegnato la parte. Potete andare tutti via””.
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GLI ANEDDOTI SUL SET DI VIA COL VENTO
Kuhn ha conservato i ricordi dei giorni vissuti sul set del leggendario capolavoro cinematografico. In un’intervista al Washington Post, l’attore ha raccontato gli errori commessi in una scena con Clark Gable: “La mia battuta era: “Ciao, zio Rhett”. E io continuavo a dire: “Ciao, zio Clark”". Sulla sua battuta più nota, “dove sta andando mia madre? E perché non posso venire con lei, per favore?”, pronunciata tra le braccia del padre Ashley sulla soglia della camera da letto della madre gravemente malata Melania, Kuhn ha poi raccontato non essere mai apparso sullo schermo con Olivia de Havilland, incontrata soltanto nel 2006 in California occasione della festa per il suo novantesimo compleanno. Infine Kuhn, che ha recitato con Vivien Leigh anche in Un tram chiamato desiderio (1951) nel ruolo di un marinaio che fornisce indicazioni a Blanche DuBois, è stato eletto dall’artista suo portafortuna dopo la vittoria di due Oscar come miglior attrice ottenuta nei due film girati insieme.
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GLI ALTRI FILM
Nel 1939, anno di uscita di Via col Vento, Kuhn ha lavorato in altri sei film, inclusi King of the underworld con Humphrey Bogart, Il conquistatore del Messico con Bette Davis e Paul Muni e Vigilia d’amore con Irene Dunne e Charles Boyer. Ha poi recitato, tra gli altri, in Voglio il divorzio (1940), Un piede in paradiso (1941), Un albero cresce a Brooklyn e Dick Tracy (1945), Lo strano amore di Martha Ivers (1946) come giovane Kirk Douglas, La città magica (1947) e L’amante indiana (1950), entrambi diretti da James Stewart, Il fiume rosso (1948), con John Wayne, come giovane Montgomery Clift, Quel fenomeno di mio figlio (1951). Nel 1957 Kuhn conlclude la sua carriera cinematografica con la serie tv Alfred Hitckock per lavorare nella gestione degli aeroporti per l’American Airlines nei terminal di Washington e Boston fino alla pensione nel 1995.