"Falla girare" il nuovo film di Giampaolo Morelli tra comicità e azione

Cinema

Denise Negri

Un cast corale per un film in arrivo su Prime Video dal 25 novembre. Risate e divertimento a firma di Giampaolo Morelli che dirige la sua seconda opera da regista. In questa intervista l'attore napoletano racconta il suo ideale di comicità, il rapporto con Napoli e l'amore per il cinema

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Un film che tra risate e avventure si può tranquillamente definire una “action comedy”. Giampaolo Morelli firma la sua seconda regia ambientando tra Napoli e Roma una commedia in cui la mancanza improvvisa e misteriosa delle piantine di cannabis convincerà una “banda” di looser (come li definisce ridendo lo stesso regista) a cercare di riportare la felicità nel mondo, grazie al ritrovamento fortuito di un ultimo esemplare.

Un cast corale per Falla Girare di Morelli che ne è anche sceneggiatore con Gianluca Ansanelli e Tito Buffolini; tra gli interpreti Laura Adriani, Ciro Priello, Fabio Balsamo, Giovanni Esposito e con la partecipazione straordinaria di Michele Placido. La pellicola è disponibile su Prime Video dal 25 novembre.

Ecco cosa ci ha raccontato Giampaolo Morelli

 

Giampaolo il titolo del film è già abbastanza chiaro Falla girare- The last joint.

Ora però raccontaci di preciso a cosa ti riferisci?

(Ride) Beh diciamo che mi riferisco alla cannabis e nel film siamo in un futuro poco lontano in cui si sono estinte tutte le piantine, anche se non si sa bene il perché. Qualcuno dice che è un virus, altri pensano ci sia dietro un complotto.

Io interpreto Natan, un influencer in calo di like che ha accidentalmente bruciato i capelli della sua fidanzata durante una diretta Instagram! Bene Natan, per caso, trova l’ultima piantina di Cannabis insieme a una banda di amici “sfigati” come lui. Il problema però è che questa pianta è un maschio e per produrre i semi abbiamo bisogno di un esemplare femmina; la situazione si complica perché la femmina è conservata nell’orto botanico del Vaticano e quindi ci mettiamo in testa di doverla rubare a tutti i costi.

 

Da cosa siete mossi? Volete riportare la felicità nel mondo o volete guadagnare soldi facilmente?

Beh ognuno è mosso dai propri interessi. Io ad esempio lo faccio per soldi perché la mia carriera di influencer è ormai agli sgoccioli, il personaggio interpretato di Ciro Priello dei The Kackal ad esempio è invece un giornalista convinto che da quando non esiste più la marjuana i suicidi nel mondo siano aumentati.

 

È un film molto napoletano, soprattutto nel tipo di comicità. Quanto è importante il tuo legame con questa città?

Moltissimo. Come il mio primo film Sette ore per farla innamorare, anche questo vive di un’anima napoletana. Io poi nel lavoro cerco sempre di unire quelle che sono le mie due culture: una è quella napoletana che non riuscirei e non verrei nemmeno ignorare, l’altra è la mia formazione cinematografica che affonda le sue radici nel cinema americano.

Quindi ho cercato di fonderle. Mi ricordo che da ragazzo, quando camminavo per Napoli magari andando all’Università, ad ogni angolo, ad ogni scorcio pensavo “qui sarebbe bellissimo girare la scena di un film”. Dagli americani ho anche imparato l’importanza del valorizzare la città nella quale si è nati, o nella quale si gira una pellicola. Da quel cinema poi ho preso anche la passione per l’azione e l’avventura, emozioni che ho cercato di mettere anche in questo lavoro.

 

Quanto invece è difficile trovare la battuta giusta, il ritmo, la comicità. Insomma quanto è difficile far ridere il pubblico?

È difficilissimo! Credo sia la cosa più difficile perché dietro ogni battuta c’è un’attenzione maniacale. Io ad esempio come regista lascio molto poco spazio all’improvvisazione.

Ovviamente non intendo dire che gli attori non siano liberi di aggiungere sfumature o di divertirsi, però cerco sempre di mantenere un certo rigore, un certo ordine in quello che è il fuoco di ogni scena. Insomma non mi piacciono le eccessive “sporcature” o le gag improvvisate perchè secondo me tolgono forza al racconto. Quindi spero che in Falla Girare si riesca a ridere molto ma ecco, dietro c‘è stato un gran lavoro di preparazione”.

 

Quanto è importante per te fare cinema?

“Non potrei fare altro, è molto importante per me. Molti colleghi amano il teatro, ecco io invece adoro “l’odore del set” fatto da 70 persone una vicina all’altra che lavorano, sudano, parlano, creano. Non potrei mai rinunciarci. In più questo film esce su Prime Video il 25 novembre che è anche il giorno del mio compleanno. E considero il tutto un bellissimo regalo.

 

SINOSSI

 

In un futuro non troppo lontano, un grave attentato alla libertà è stato messo in atto: un virus ha attaccato le piantagioni di canapa di tutto il mondo. La cannabis non esiste più. E con essa anche la libertà e la felicità sembrano essersi estinte. Ma un giorno accade l’impensabile: Natan (Morelli), un vanesio influencer, trova per caso un esemplare maschio e, deciso a diventare ricco, mette su una scalcagnata banda per raggiungere l’ultima piantina femmina sopravvissuta, e produrre semi e venderli a un narcotrafficante. Un'action-comedy condita da situazioni esilaranti e rocambolesche, guidata da due personaggi agli antipodi, un influencer e un intellettuale, che ben rappresentano la complessità del mondo moderno.

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