Grease, Henry Winkler ha rifiutato il ruolo poi andato a John Travolta

Cinema

Manuel Santangelo

©Kika Press

L’interprete di Fonzie ha confessato in un’intervista di aver rifiutato il ruolo per paura di restare bloccato in un cliché. Oggi si pente ancora amaramente della scelta

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A pensarci bene Arthur Fonzarelli detto “Fonzie” può essere visto senza neanche troppa fantasia quasi come un fratello maggiore del Danny Zuko di Grease: stessa giacca di pelle, stessa attitudine da gradasso e medesimo atteggiamento da finto duro che finiva quasi sempre per esaurirsi in una parodia di James Dean. Scoprire che questi due personaggi entrati nell’immaginario collettivo avrebbero potuto avere anche le stesse fattezze, venendo interpretati entrambi da Henry Winkler, sarà però comunque una sorpresa per molti. A ricordare quanto fosse stato vicino al ruolo è stato lo stesso attore simbolo di Happy Days che, a distanza di anni, non si dà ancora pace per aver lasciato il ruolo a John Travolta.

Non così tanti happy Days

Winkler ha parlato del suo rimpianto per non aver partecipato a Grease in una recente intervista alla CNN. L’attore ha confessato che sulla sua scelta pesò anche il fatto di non trovarsi ai tempi in un periodo felice, soprattutto professionalmente: “La situazione era così grave che facevo fatica a trovare lavoro. Stavo seduto alla mia scrivania alla Paramount e mi ritrovavo a pensare cose come: ‘Riuscirò mai a trovare qualcosa che abbia lo stesso impatto di Fonzie? Come faccio a saperlo? Qualcuno mi chiamerà mai? Perché non ricevo nessuna offerta?’”. L’attore che era diventato un simbolo per un’intera generazione non riceveva proposte e quasi malediceva Arthur Fonzarelli per averlo di fatto “bloccato” nel suo personaggio. Proprio la voglia di fuggire da un ruolo così ingombrante spinse alla fine Winkler a rifiutare una delle poche chiamate che arrivarono in quel periodo: quella dei produttori di Grease. Danny Zuko aveva molto in comune con il personaggio di Fonzie, decisamente troppo per la star di Happy Days che declinò l’offerta convinto di aver fatto sul momento la scelta giusta. Oggi Henry Winkler non rinnega la sua prima impressione: effettivamente Hollywood aveva deciso di incasellarlo in un cliché ma, guardando tutto in prospettiva, crede che il suo errore fu considerare la cosa un problema. “Stava già accadendo, ero già soggetto a typecasting [per il ruolo di Fonzie]. Avrei dovuto stare zitto e divertirmi molto a fare quel film”, si rammarica oggi l’attore ricordando con ironia il momento in cui rifiutò la proposta: “Ma alla fine ho detto di no, sono andato a casa e mi sono comprato una Diet Coke. John Travolta ha detto sì, ha fatto il film, è tornato a casa e si è comprato un aereo”. Effettivamente l’interprete di Tony Manero deve quantomeno una birra al collega, visto che senza il suo diniego, non avrebbe mai partecipato a un musical in grado di incassare qualcosa come 400 milioni di dollari.

HOLLYWOOD, CALIFORNIA - MARCH 21:  (L-R) Bill Hader and Henry Winkler attend the Los Angeles premiere of HBO's "Barry" at NeueHouse Los Angeles on March 21, 2018 in Hollywood, California.  (Photo by Greg Doherty/Patrick McMullan via Getty Images)

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Si chiude una porta e si apre un portone

Henry Winkler fa bene a mordersi un po’ le mani per il suo errore di valutazione ma può tirarsi su pensando a quanto costruito in carriera, anche grazie a quell’iconico ruolo interpretato per tutti i 255 episodi di Happy Days. Oggi è ancora nell’immaginario collettivo, tanto da meritarsi una statua nei panni di Fonzie proprio in quella Milwaukee che fungeva da set della fortunata sitcom. Quel personaggio di origine italiana da cui voleva tanto sfuggire a un certo punto della sua vita si è rivelato in realtà la sua benedizione, facendogli vincere addirittura due Golden Globe. E, se è vero che Winkler fu davvero come dice lui uno “stupido” a rifiutare Grease, gli va comunque riconosciuta la caparbietà di aver capito prima degli altri le potenzialità di Fonzie. Proprio perché aveva compreso quanto quell’italo-americano potesse diventare iconico Winkler si impose nel ruolo, superando anche le perplessità di una produzione che immaginava qualcuno di decisamente più alto e prestante per la parte. La carriera di un attore è così, la sfortuna di uno diventa la fortuna di un altro. Ma comunque anche grazie a quella scelta che pareva così sciagurata alla fine Henry Winkler è riuscito davvero a costruirsi una longeva carriera, capace di andare ben oltre il suo ruolo più famoso. Lo abbiamo visto per esempio anche di recente in serie di successo come Arrested Development o Barry (che gli ha fatto guadagnare una nuova nomination agli Emmy). Certo nessuno sa come sarebbe andata se avesse imboccato quel giorno un'altra strada ma, con una carriera così, sarebbe veramente sbagliato perdersi troppo nei rimpianti.

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