Diabolik - Ginko all'attacco! è su Sky. La recensione del film con Giacomo Gianniotti

Cinema
Paolo Nizza

Paolo Nizza

Arriva questa sera, alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Suspense, preceduto dal primo film DIABOLIK) il sequel diretto dai Manetti Bros delle avventure del genio del crimine che questa volta ha il volto dell'attore italiano naturalizzato canadese. Nel cast, insieme a Valerio Mastandrea, la new entry Monica Bellucci. Un lungometraggio dal fascino vintage che rende omaggio al celebre fumetto  creato dalle sorelle Giussani

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Il cinecomic griffato Marvel o DC non abita qui. Diabolik – Ginko (in prima tv, lunedì 10 aprile, alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K (e alle 21.45 anche su Sky Cinema Suspense), è un delizioso omaggio al feuilleton, nel senso più alto del termine. Già dalle prime inquadrature , il re del terrore pare una sorta di Irma Vep al maschile  quando con grazia felina scala le pareti del museo d’arte di Ghenf per impossessarsi della preziosa corona della collezione Armen. Le guardie sembrano uscire dalla miniserie televisiva francese I compagni di Baal. Tant’è che, Per questo sequel, i Manetti Bros. tra le 900 storie del criminale mascherato creato da a Angela e Luciana Giussani nel 1962, hanno optato per il sedicesimo album dell’omonimo fumetto pubblicato per la prima volta nel 1964. Una vicenda che inizia tra le quinte del teatro Excelsior. Le voluttuose danseuses del balletto “Smeraldo” volteggiano con “le gambe lunghe di Babalù" (per citare Paolo Conte), mentre il genio del male, un Mabuse più elegante e membruto di quello immaginato da Fritz Lang, si appresta a compiere l’ennesimo furto. Insomma, anche in questo Diabolik targato 2022, si rinnova il gioco di specchi tra le tavole illustrate e le inquadrature cinematografiche, in una nostalgica e stilosa Epifania vintage. Insomma un film che pur lontano dalle atmosfere psichedeliche della pellicola firmata da Mario Bava (a questo proposito non perdete il libro Kill Bay Kill! edito da Bietti) recupera l'allure del grande cinema di genere made in Italy

Giacomo Gianniotti, un Diabolik diabolicamente affascinante

Una delle più felici intuizioni di Ginko all’attacco, secondo capitolo della cosiddetta trilogia del diamante rosa, è la scelta del protagonista. Rispetta a Luca Marinelli che interpretava Diabolik nel film del 2021, Giacomo Gianniotti, attore italiano, naturalizzato canadese risulta più credibile ed efficaci nei panni del geniale criminale. L’ex dottore Andrew DeLuca della  serie televisiva Grey’s Anatomy, pare a proprio agio con la maschera nera creata dal talentuoso mago degli effetti speciali Sergio Stivaletti. La sua performance è centrata come il coltello che il celebre ladro lancia contro i propri avversari. Al volante dell’iconica Jaguar E-type, Gianniotti attraversa le strade dell’immaginaria città di Clerville con la giusta insolenza e sicumere  ,mentre Ginko lo tallona, a bordo della consueta Citroen DS. E, in effetti,   se il nome dell’ispettore è nel titolo del lungometraggio, significa che questa volta la valenza dello storico avversario di Diabolik è aumentata in maniera esponenziale. Sornione, compassato, tuttavia assolutamente determinato a catturare il re del terrore, il personaggio interpretato da Valerio Mastandrea, con la pipa in bocca o con la pistola in mano è il braccio irriducibile della legge. Un uomo ossessionato dal proprio lavoro, ma non immune all’amore. Per citare la canzone dei titoli di testa: "Tutto brucia, tutto passa/Tutto cambia faccia/Se non sei pronto a morire/Sei destinato a sparire."

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Da Miriam Leone a Monica Bellucci, le donne all'attacco

Basta guardare la favolosa coreografa curata da Luca Tommasini (una sorta di omaggio a varietà televisivi del calibro di Milleluci) i per comprendere che Diabolik -Ginko all’attacco è un’opera in cui le donne la fanno da padrone. Capitanate da Ester Pantano, sulle note di “Se mi vuoi” brano inedito scritto e cantato da Diodato, le ballerine infiammano la pellicola come in un incipit di un lungometraggio della saga di 007. Ma qui non parliamo di Bond Girl da collezionare , né tanto meno di sesso debole. I personaggi femminili in questo sequel se la giocano alla pari con la controparte maschile. Anzi, spesso e volentieri, hanno una marcia in più. A partire da Mirian Leone che torna a indossare la tuta nera di Eva Kant, ma pure le eleganti create dalla costumista Ginevra De Carolis, in un trionfo di sciccheria e carisma. Sublime pure l’interpretazione di Monica Bellucci. Con parrucca e lenti a contatto azzurre, l’attrice veste i panni dell’aristocratica Altea, vedova del Duca di Vallenberg, cugino del Re del Beglait, Ma la nobildonna è soprattutto il grande amore segreto di Ginko. D’altronde come di fa a non perdere la trebisonda per la Bellucci?

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Diabolik - Ginko all' attacco, la forma è contenuto

Diabolik – Ginko all’attacco somiglia a un Negroni, un classico che non passa mai di moda. Non a caso il cocktail si palesa nel finale del film e in sottofondo ci starebbero i versi del celebre jingle  "…Se d'affanni, vecchi malanni, non si sente più novella/Se ciascun sorride lieto e la vita trova bella/Se ragione misteriosa a gioir ciascuno appella/Questa è l'ora senza pari, questa è l'ora del Campari." Ancora una volta i Manetti Bros si concentrano sui dettagli, sulle locandine d’epoca, dalla Buitoni alla Campari. Un film in cui la forma è contenuto, Un gioco postmoderno e intrigante  di citazioni e omaggi, tra i camei di G Max e Andrea Roncato e agenti di polizia che di cognome fanno Nolan o Zeman. Certo, c’è  poi più azione rispetto al prototipo in questo sequel che ci porta a spasso per l’Italia (i luoghi spaziano da Trieste a Bologna, passando per Roma e Milano. Tuttavia, il lungometraggio è una riflessione sulle regole dell’attrazione. La storia di due coppie, così vicine e così lontane. Perché per citare  diceva Fassbinder: “Se hai l’amore in corpo non serve giocare a flipper. E il film parimenti a un coltello a serramanico che si rivela essere un pettine, ci ricorda  che le cose che non sono mai come sembrano. Sia tra le pagine di un fumetto, sia al cinema  e pure nella vita di tutti i giorni

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Diabolik – Ginko all’attacco, la trama del film

Un piano criminale in apparenza perfetto per Diabolik ed Eva Kant. Ma la coppia ignora che dietro questo furto si cela una trappola dell’astuto ispettore Ginko, che mette a durissima  prova la loro relazione amorosa  Tradita dal Re del Terrore, la bionda Eva organizza una vendetta e sceglie  ispettore di collaborare con l’ispettore per organizzare la cattura dell’inafferrabile Diabolik. Una decisione assai difficile per Ginko che deve anche affrontare l'arrivo di Altea, duchessa di Vallenberg, la donna di cui è da sempre innamorato e con la quale intrattiene una relazione segreta

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