The Land of Dreams, la recensione

Cinema
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Cosa ne pensiamo del musical di Nicola Abbatangelo presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2022?

A cura di Letizia Rogolino

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Niccola Abbatangelo ha presentato alla 17° edizione della Festa del Cinema di Roma il suo primo lungometraggio, The Land of Dreams, un musical fiabesco e romantico di respiro internazionale che sarà nelle sale italiane dal 10 novembre. Il regista firma anche la sceneggiatura insieme a Davide Orsini, mentre le musiche sono state composte da Fabrizio Mancinelli che, tra i suoi lavori precedenti, ha collaborato alla colonna sonora del film Green Book come direttore d’orchestra. The Land of the Dreams è senza dubbio un progetto ambizioso che porta il cinema italiano ad allontanarsi dalle storie realistiche e pragmatiche che lo caratterizzano maggiormente da anni per volare un po’ sulle nuvole della fantasia.

The Land of Dreams: la sinossi ufficiale

New York, 1922. Eva è una giovane immigrata italiana che lavora come lavapiatti nelle cucine del noto locale Choo Choo Train. Ha rinunciato al suo sogno più grande: diventare una cantante. Oggetto del desiderio di un boss mafioso, s’innamora dell’affascinante pianista Armie, reduce della Grande Guerra, che vive recluso nella sua casa insieme al fratello e che nasconde un potere molto speciale: viaggiare all’interno dei sogni… Eva e Armie scopriranno insieme che realtà e sogno possono mischiarsi e diventare la ricetta della felicità.

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The Land of Dreams, uscito il trailer del film

Un musical anni ‘20

L’opera prima di Abbatangelo è un sogno romantico a occhi aperti che ruota intorno a una storia d’amore tormentata nella New York degli anni ’20. Fin dalle prime scene ci si rende conto che The Land of Dreams ha richiesto uno sforzo produttivo importante per il mercato italiano. La fotografia suggestiva che sembra influenzata dal cinema di Del Toro più recente, come La Forma dell’Acqua e La Fiera delle Illusioni, permette allo spettatore di immergersi in un’atmosfera sospesa e fiabesca. Mentre le melodie che accompagnano i vari numeri musicali del film e lo sviluppo della narrazione portano con la mente a The Greatest Showman. Le coreografie creative e le canzoni melodiche e pop orecchiabili ed emozionanti fanno la loro parte, accompagnate dai costumi realizzati con stile e cura dei dettagli.

Troppa CGI?

Peccato che Abbatangelo abbia scelto di utilizzare forse un po’ troppa CGI, funzionale alla dimensione di sogno che alcuni momenti della sceneggiatura richiedono, ma a tratti invasiva fino a creare qualche inquadratura leggermente kitsch. Un film ricco di effetti speciali che per la sua anima fantasy ne ha bisogno, ma limitarne alcuni avrebbe reso più omogeneo e raffinato il film.

Una produzione Lotus Production, società Leone Film Group, con Rai Cinema, in associazione con 3 Marys Entertainment, prodotto da Marco Belardi, e uscirà nelle sale distribuito da 01 Distribution.

Un cast internazionale

Abbatangelo non nasconde una ispirazione oltreoceano nel realizzare un musical tradizionale con una Cenerentola protagonista, povera e senza prospettive, che sogna di diventare qualcuno e realizzare il sogno di cantare. Caterina Shulha è convincente come attrice e come performer al fianco di George Blagden, precedentemente apparso in Les Miserables di Tom Hooper e nella serie tv Vikings. Anche il cast, infatti, è in parte internazionale, ma riconosciamo chiaramente i nostri Stefano Fresi, Carla Signoris, Paolo Calabresi in ruoli che li portano lontano dalla loro zona di comfort e tuttavia li mettono in risalto. Edoardo Pesce nel ruolo del villain italo-americano cade un po’ nello stereotipo del mafioso avido e insensibile, ma comunque regala una buona interpretazione.

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