Biancaneve, Rachel Zegler: “Sì, sarà politicamente corretto. Perché ce n'è bisogno.”

Cinema

Camilla Sernagiotto

L'attrice e cantante statunitense - che è diventata famosa grazie al ruolo di Maria nell’acclamato remake di West Side Story di Steven Spielberg - interpreterà la principessa della Disney nell'imminente live-action. In una recente intervista con Vanity Fair, ha parlato delle critiche e delle prese in giro riguardanti il politically correct del film. "La gente scherza sul fatto che siamo politicamente corretti con Biancaneve. Sì, (lo siamo). Perché ce n'è bisogno", ha detto Zegler

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Rachel Zegler ha deciso di rispondere direttamente alle tante critiche e prese in giro di chi dileggia l'imminente live-action di Disney, Biancaneve, prendendolo di mira per via della strada percorsa: quella del politically correct.

L'attrice e cantante statunitense di origini colombiane (e polacche, anche)  è diventata famosa grazie al ruolo di Maria nell’acclamato remake di West Side Story di Steven Spielberg. Ora si prepara a diventare ancora più famosa, stavolta interpretando la principessa della Disney nell'imminente live-action.

In una recente intervista con Vanity Fair ha parlato delle critiche e delle prese in giro riguardanti il politically correct del film. "La gente scherza sul fatto che siamo politicamente corretti con Biancaneve. Sì, (lo siamo). Perché ce n'è bisogno", ha detto Zegler.

"Questo è un cartone animato di 85 anni fa”, ha aggiunto l'artista. “E la nostra versione è una storia rinfrescata su una giovane donna, (una storia) che funziona oltre allo stereotipo del ‘Un giorno il mio principe verrà (a salvarmi)’”, prosegue Rachel Zegler.

"Dover rispondere a molte domande culturali e allo stesso tempo rispondere al motivo per cui sono stata scelta come una principessa Disney che non ha nulla a che fare con il colore della mia pelle, è strano", ha aggiunto l’attrice e cantante che ha solo 21 anni. Come sta accadendo alla sua collega Halle Bailey (l'attrice e cantante nera scelta per interpretare Ariel nel remake live-action di Disney de La sirenetta) - si sente sulle spalle tutto il peso di una responsabilità del genere, oltre all'insostenibile peso delle critiche di matrice razzista.
E a questo proposito vi riportiamo un commento apparso in rete nel settembre 2022 relativo a La sirenetta ma assai attuale anche nel caso di questa nuova versione di Biancaneve.

La "sindrome dell'impostore" di cui parla la scrittrice e attivista Djarah Kan

A scrivere è Djarah Kan, scrittrice e attivista italo-ghanese molto seguita su Instagram (dove conta oltre 35.000 follower). “La multinazionale della nostalgia più famosa al mondo meglio conosciuta come la Disney ha rilasciato il primo trailer ufficiale de La Sirenetta”, inizia così il lungo messaggio di Djarah Kan. “Tuttavia, i sommelier dell'accuratezza dei live action Disney e i Fasci in difesa della memoria dell'infanzia degli anni novanta non riescono proprio a mandare giù l'idea che la loro tanto amata sirenetta bianca, nel 2022 sarà interpretata da un'attrice NERA”, si legge in una lunga didascalia a corredo delle immagini che mettono a confronto l'attrice Halle Bailey e la Ariel del lungometraggio d’animazione del 1989.
“Non voglio nemmeno ritornare sulla polemica di quanti, nel tentativo di nascondere il loro sincero e genuino fastidio razzista, si arrampichino sugli specchi improvvisandosi esperti del folklore Danese, o mitologia greca perché le sirene nel folklore africano, esistono”, specifica Kan. “Quello che mi piacerebbe condividere con voi è il tema del ruolo degli attori neri, che puntualmente vengono spogliati della loro professionalità a tal punto da fare apparire i ruoli che interpretano come un favore facente parte di un'agenda politica”, prosegue Djarah Kan, che sottolinea come questo fenomeno sia brutale per il fatto che gli attori neri riportino come conseguenza il fatto di sentirsi caricati del peso della "sindrome dell'impostore".

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Le critiche di Peter Dinklage, attore di Game of Thrones

Lo scorso gennaio Peter Dinklage, il celebre attore di Game of Thrones, ha criticato il remake live-action, dicendo: "Sono rimasto un po' sorpreso quando sono stati molto orgogliosi di scegliere un'attrice latina per il ruolo di Biancaneve. Stai ancora raccontando la storia di 'Biancaneve e i sette nani'. Fai un passo indietro e guarda cosa stai facendo. Non ha senso per me", ha detto la star di Game of Thrones al podcast “WTF” di Marc Maron. "Sei progressista in un certo senso e stai ancora realizzando quella f*****a storia arretrata di sette nani che vivono insieme in una grotta? […] Non ho fatto nulla per promuovere la causa? Immagino di non essere abbastanza forte”, ha aggiunto l’interprete di Tyrion Lannister de Il Trono di Spade a fine gennaio 2022 durante un’ospitata al podcast di Maron.

Tuttavia, un portavoce della Disney ha dichiarato a The Hollywood Reporter: "Per evitare di rafforzare gli stereotipi del film d'animazione originale, abbiamo adottato un approccio diverso ai sette personaggi e ci siamo consultati con i membri della comunità di chi è caratterizzato da nanismo”.

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