Ecco tutte le pellicole che gareggeranno per la Palma d’Oro nell'edizione di quest'anno. “Nostalgia” di Mario Martone e “Le otto montagne” di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch con Alessandro Borghi e Luca Marinelli e "Les Amandiers" di Valeria Bruni Tedeschi sono produzioni in cui anche l’Italia è coinvolta
“Les Amandiers”, regia di Valeria Bruni Tedeschi (Italia/Francia). È un film autobiografico che racconta il rapporto della regista con il suo maestro Patrice Chéreau. È ambientato alla fine degli anni ’80 e ha come protagonisti i ventenni Stella, Etienne e Adèle, che superano l'esame di ammissione per la scuola di teatro fondata da Patrice Chéreau e Pierre Romans
“Armageddon Time”, regia di James Gray (Stati Uniti d'America). Il regista di “Two lovers, Ad Astra” offre una storia di formazione molto autobiografica. Il suo film parla di famiglia e di sogno americano, avvalendosi di un cast eccezionale, contanti premi Oscar: Anthony Hopkins, Anne Hathaway e Jeremy Strong
“Barādarān Leylā” (Leila’s Brother), regia di Saeed Roustayi (Iran). Il regista iraniano Saeed Roustaee racconta di Leila, che ha sacrificato tutta la sua vita per madre, padre e i suoi quattro fratelli. Per uscire dal collasso economico, la donna proporrà di comprare un negozio per cominciare un'attività commerciale assieme ai fratelli
“Boy From Heaven”, regia di Tarik Saleh (Svezia, Finlandia, Danimarca, Francia). In un’università del Cairo l’imam cade e muore davanti agli studenti. Da quel momento si scatenerà una battaglia per prendere il suo posto
“Broker”, regia di Hirokazu Kore'eda (Corea del Sud). Il regista giapponese Kore-eda Hirokazu torna in concorso sulla croisette a distanza di quattro anni dalla sua Palma d’oro per “Un affare di famiglia”. In questo film racconta di una pratica sociale per cui alcune scatole apposite vengono messe a disposizione di chi vuole abbandonare i propri bambini. Nel cast c’è anche Kang-ho Song, protagonista del film premio Oscar coreano “Parasite”
“Close”, regia di Lukas Dhont (Belgio, Francia, Paesi Bassi). Il nuovo film del regista belga racconta la storia di due ragazzini di 13 anni, Léo e Rémi, la cui amicizia si troverà ad affrontare un tragico evento che li separerà
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“Crimes of the Future”, regia di David Cronenberg (Canada, Grecia). Viggo Mortensen e Léa Seydoux sono protagonisti di questo nuovo film che arriva otto anni dopo dall'ultima presenza del regista a Cannes. Protagonisti sono Saul (Mortensen) e la sua compagna Caprice (Seydoux). Il regista ha affermato durante un'intervista che pensa che dopo cinque minuti dall’inizio della proiezione ci sarà uno sciopero a Cannes per via delle immagini forti
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“Eo” (Eo / Hi -Han), regia di Jerzy Skolimowski (Polonia, Italia). Il regista polacco Jerzy Skolimowski è in concorso con il film con Sandra Drzymalska, Lorenzo Zurzolo, Mateusz Kosciukiewicz. Eo è un asino che sulla sua strada incontra persone buone e persone cattive, provando sia felicità sia dolore. La sua vita è in balia tra la fortuna e la sfortuna, tra la gioia e la disperazione
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“Frère et Sœur”, regia di Arnaud Desplechin (Francia). Il regista francese Arnaud Desplechin di film come “Racconti di Natale”, “I fantasmi di Ismael” e “Tromperie - l'inganno” dirige in questa pellicola i protagonisti Marion Cotillard e Melvil Poupaud. Sono un fratello e una sorella che vanno verso i cinquant'anni. Lui era un insegnante e un poeta mentre lei è un'attrice. È da più di vent'anni che non si rivolgono la parola ma un incidente che coinvolge i genitori li porterà a ritrovarsi
“He-eojil gyeolsim” (Decision to leave), regia di Park Chan-wook (Corea del Sud). Dai produttori di Parasite, ecco il nuovo film di Park Chan Wook. Racconta la storia del detective Hae Jun intento a indagare su una morte misteriosa che si è consumata sulle montagne della Corea. L'incontro con la vedova della vittima sarà per lui importante, in tutti i sensi…
“Holy Spider”, regia di Ali Abbasi (Danimarca, Germania, Svezia, Francia). Il regista iraniano - svedese Ali Abbasi è famoso per il suo horror “Shelley e Border - creature di confine”. Questa sua nuova avventura cinematografica racconta la storia di una giornalista che investiga su alcuni omicidi di prostitute a Mashhad, in Iran
“Nostalgia”, regia di Mario Martone (Italia, Francia). Felice (interpretato da Pierfrancesco Favino) torna a Napoli nel rione Sanità da cui manca da più di 40 anni. Riscoprirà qui un passato che non è mai riuscito a seppellire. E che infatti rischierà di fagocitarlo... Nel cast anche Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaidi
“Le otto montagne”, regia di Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeersch (Italia, Belgio, Francia). Tratto dall'omonimo libro di Paolo Cognetti, vincitore del Premio Strega nel 2017, ha come ulteriore punto di forza la coppia di attori protagonisti: Luca Marinelli e Alessandro Borghi (già insieme sul set del film “Non essere cattivo”). Questo adattamento cinematografico racconta la storia dell'amicizia decennale tra due bambini ormai cresciuti: Pietro, ragazzo di città, e Bruno, un pastore che non ha mai abbandonato il villaggio di montagna in cui è nato
“Un petit frère”, regia di Léonor Serraille (Francia). La regista francese Léonor Sérraille ambienta alla fine degli anni ’80 il suo film che racconta di una famiglia che dalla Costa d’Avorio emigra in Francia
“R.M.N.”, regia di Cristian Mungiu (Romania). Il regista romeno Cristian Mungiu, Palma d'oro a Cannes per il film “4 mesi, 3 settimane e 2 giorni” che affronta il tema dell'aborto nel regime di Ceausescu, stavolta racconta di come si origina ed esplode il razzismo odierno. Il film è ambientato in un villaggio al confine con l'Ungheria
“Showing Up”, regia di Kelly Reichardt (Stati Uniti d'America). Michelle Williams interpreta un’artista che come musa per la sua arte usa il caos della vita. Nel cast anche Hong Chau e Judd Hirsch
“The Stars at Noon”, regia di Claire Denis (Francia, Brasile). La regista francese di film diversissimi tra loro - come “L’amore secondo Isabelle” con Juliette Binoche e “High Life” con Robert Pattinson - racconta stavolta le imprese di una giornalista statunitense che rimane bloccata in Nicaragua durante il periodo elettorale, ritrovandosi senza passaporto. La protagonista è Margaret Qualley, figlia di Andy McDowell e celebre per la sua partecipazione alla serie Maid
“Tori et Lokita”, regia di Jean-Pierre e Luc Dardenne (Belgio, Francia). I fratelli belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne tornano forse a vincere la loro terza Palma d'oro (dopo Rosetta, 1999 e Il figlio, 2005). Questo nuovo film racconta la storia di un ragazzo e di un adolescente che arrivano in Belgio da soli dall'Africa
“Tourment sur les îles” (Pacifiction, Bora Bora), regia di Albert Serra (Spagna). Il regista spagnolo Albert Serra ambienta il film nell'isola di Tahiti, nella Polinesia francese. Racconta dell’Alto commissario della Repubblica De Roller, rappresentante dello Stato francese. Nel cast ci sono Benoît Magimel, Pahoa Mahagafanau, Matahi Pambrun
“Triangle of Sadness”, regia di Ruben Östlund (Svezia, Francia, Stati Uniti d'America, Regno Unito). Il regista svedese Ruben Östlund che nel 2017 ha vinto la Palma d’oro con “The Square” torna in concorso con un film in cui una coppia di modelli, Carl e Yaya, partono per una crociera di lusso. Un tragico evento trasformerà il viaggio di piacere in un incubo a occhi aperti
“Žena Čajkovskogo” (Tchaikovsky's Wife), regia di Kirill Serebrennikov (Russia, Francia). Kirill Serebrennikov è il regista che da anni viene osteggiato dal governo della Russia per le sue posizioni critiche nei confronti di Putin. Per questo motivo vive in esilio e quest'anno torna a gareggiare in concorso a Cannes con un film che racconta la storia del matrimonio tra il compositore Pyotr Tchaikovsky e Antonina Miliukova
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