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È morto Lino Capolicchio, l'attore de Il giardino dei Finzi Contini aveva 78 anni

Cinema
©Getty

L’attore, conosciuto per il suo ruolo simbolo di Giorgio nella pellicola di Vittorio De Sica, Il giardino dei Finzi Contini, si è spento martedì 3 maggio nella sua casa di Roma, all’età di 78 anni. La famiglia ha scelto di mantenere per il momento la privacy sulle cause della sua dipartita

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Una notizia che arriva a poche ore dal tributo di Carlo Conti, Drusilla Foer e di tutto il pubblico dei David di Donatello – ieri, martedì 3 maggio, a Cinecittà per la premiazione – ai grandi nomi del cinema italiano scomparsi nel corso dell’ultima annata. A lasciarci questa volta è Lino Capolicchio, celebre attore, sceneggiatore e regista italiano, noto ai più per il suo ruolo ne Il giardino dei Finzi Contini di Vittorio De Sica che gli valse il David di Donatello alla migliore interpretazione maschile nel 1971. L’attore si è spento all’età di 78 anni. La famiglia ha scelto per il momento di mantenere il totale riserbo sulle cause della morte.

Lino Capolicchio, l’attore che ispirò Pupi Avati si è spento a Roma

È scomparso nella giornata di martedì 3 maggio, a Roma, Lino Capolicchio, che molti ricorderanno per il suo indimenticabile ruolo di Giorgio ne Il giardino dei Finzi Contini con la regia di Vittorio De Sica e liberamente ispirato al celebre romanzo del narratore italiano Giorgio Bassani. Un’interpretazione che, alle soglie del 1970 gli valse l’ambito David di Donatello. Non solo attore, ma anche progetti alla sceneggiatura e alla regia, Lino Capolicchio, che ci ha lasciati a soli 78 anni, era un vero e proprio artista poliedrico, con una passione smisurata per il cinema e la recitazione. Al momento non si conoscono ancora le cause della sua morte.

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La carriera di Lino Capolicchio

Nato a Merano, in provincia di Bolzano, Lino Capolicchio ha ben presto lasciato la sua città natale per vivere anche a Torino e Roma, città cosmopolite dalle quali ha potuto prendere ispirazione per la sua personalità sperimentale e avanguardista nel cinema italiano. Dopo il diploma all'Accademia nazionale d'arte drammatica Silvio D'Amico, Capolicchio ha mosso i primi passi nella recitazione con Giorgio Strehler, al Piccolo Teatro di Milano, recitando in importantissime produzioni della cultura nostrana come Le baruffe chiozzotte (1964) di Carlo Goldoni. Il primo approccio con la cinepresa arriva però due anni dopo con Il conte di Montecristo (1966) di Edmo Fenoglio. La carriera di Lino Capolicchio sembra ormai in ascesa, con l’arrivo del primo ruolo da protagonista nel film Escalation di Roberto Faenza (1968), ne Il giovane normale di Dino Risi e Il giardino dei Finzi Contini diretto da Vittorio De Sica. Molti ricorderanno però Lino Capolicchio per essere stato l’attore simbolo delle produzioni di Pupi Avati, che lo chiamò nel cast non solo per La casa dalle finestre che ridono (1976), ma anche per le pellicole Le strelle nel fosso (1978), Ultimo minuto (1987), Una sconfinata giovinezza (2010) e Il signor diavolo (2019).

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