È la prima donna di colore e appartenente alla comunità Lgbtq a vincere un Oscar. Rita Moreno nel 1962, per lo stesso ruolo di Anita nella versione originale cinematografica di "West Side Story", fu la prima donna messicana. La dedica a se stessa bambina: “C’è posto per noi, c'è un posto per tutti”
Ariana DeBose è la prima donna nera e appartenente alla comunità Lgbtq a vincere un Oscar. La 31enne ha vinto il premio come Migliore attrice non protagonista per il suo ruolo di Anita in “West Side Story” di Steven Spielberg. DeBose è la seconda attrice latina a vincere un Oscar: la prima fu Rita Moreno nel 1962, per lo stesso ruolo di Anita nella versione originale cinematografica di "West Side Story". (LO SPECIALE – LA NOTTE IN DIRETTA – IL RED CARPET – TUTTI I VINCITORI).
Il discorso di DeBose
“Adesso avete capito perché Anita dice che vuole vivere in America?”, ha esordito l’attrice ritirando il premio emozionata e commossa. “Anche in questo mondo folle si possono realizzare i sogni”, ha detto. “Se dovessi ringraziare tutte le persone che mi hanno portato qui staremmo insieme fino ai prossimi Oscar. È il massimo della vita e un grazie lo devo a Rita Moreno che è stata fantastica. Sono così grata, la tua Anita ha aperto la strada a tonnellate di Anite come me”, ha detto DeBose. Poi ha concluso il suo discorso parlando a se stessa e rivolgendo un pensiero alla sua infanzia: “Immagina questa bambina seduta sul sedile posteriore di una Ford Focus, guardala negli occhi. E ora guarda questa ragazza nera, queer, afroamericana, che ha trovato il coraggio attraverso l'arte e ora è qui che festeggia”, ha detto accompagnata da un lungo applauso. “Per chi ha mai messo in dubbio la vostra identità vi ricordo che c'è un posto per noi, c'è un posto per tutti”, ha concluso.
I diritti Lgbtq
La comunità Lgbtq è stata nominata anche da Jessica Chastain vincitrice come migliore attrice per "Gli Occhi di Tammy Faye". Nel film interpreta una telepredicatrice popolarissima negli anni Ottanta che, in controtendenza con l'ortodossia della destra religiosa negli anni dell'Aids, presa a cuore i diritti Lgbtq. Il suo discorso è stato accolto con standing ovation di tutto il teatro. “Chiunque di voi là fuori si sente senza speranza o solo, voglio che sappiate che siete amati incondizionatamente per l'unicità che siete e che rappresentate”, ha detto.