Guerra in Ucraina, Disney: “Lavoriamo per sospendere tutte le attività in Russia”

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L’azienda, dopo aver annullato l’uscita dei film nelle sale, annuncia lo stop anche a “licenze di contenuti e prodotti, attività di Disney Cruise Line, riviste e tour del National Geographic, produzioni di contenuti locali e canali lineari”. In una nota, il colosso dell’intrattenimento ribadisce: “Continuiamo a impegnarci per i nostri colleghi in Russia e a lavorare con le nostre Ong partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza necessaria ai rifugiati”

Dopo lo stop all’uscita dei film nelle sale, Disney annuncia che “dato l’incessante attacco all'Ucraina e l'escalation della crisi umanitaria, stiamo prendendo provvedimenti per mettere in pausa tutte le altre attività in Russia”. Attività che - spiega l’azienda in una nota - includono “licenze di contenuti e prodotti, attività di Disney Cruise Line, riviste e tour del National Geographic, produzioni di contenuti locali e canali lineari” (UCRAINA: AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - VIDEO).

La nota di Disney

“Alcune di queste attività commerciali possiamo e le sospenderemo immediatamente. Altre, come i canali lineari e alcuni contenuti e licenze di prodotto, richiederanno tempo date le complessità contrattuali - si legge nella nota - Anche se sospendiamo queste attività, continuiamo a impegnarci per i nostri colleghi in Russia, che rimarranno impiegati (dell’azienda, ndr). E continuiamo a lavorare con le nostre Ong partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza necessaria ai rifugiati”.

Il post della Disney

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Tutti gli stop delle major

Il 28 febbraio Disney ha annunciato di aver sospeso l'uscita dei suoi film nei cinema russi in seguito "all'invasione non provocata dell'Ucraina e alla tragica crisi umanitaria": tra le pellicole sospese Turning Red di Pixar. Anche la Warner ha fatto marcia indietro sull'uscita di The Batman che avrebbe dovuto debuttare il 3 marzo nelle sale russe. La Sony ha stoppato Morbius con Jared Leto, atteso in Russia il 24 marzo, "alla luce dell'azione militare in corso in Ucraina, l'incertezza che ne deriva e la crisi umanitaria nella regione". Stessa presa di posizione per Universal, che non ha reso noti i titoli la cui distribuzione è stata sospesa, ma nella filiera ci sono il candidato agli Oscar Belfast che doveva debuttare in Russia il 10 marzo e poi The Bad Guys, Ambulance e Jurassic World Dominion. Per l'industria non è stata una scelta facile: la Russia è tra i maggiori box office globali con Spider-Man: No Way Home della Sony che aveva già guadagnato 44,5 milioni di dollari dal debutto in dicembre.

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L’appello dei cineasti ucraini

Qualche settimana fa la Ukrainian Film Academy aveva chiesto il boicottaggio internazionale del cinema russo, mentre sette cineasti ucraini hanno lanciato un appello per un “boicottaggio culturale” della Russia. Fra loro anche Valentyn Vasyanovych, noto in Italia per Atlantis, vincitore del premio Orizzonti per il miglior film alla 76ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia: “La Russia ha usato i suoi traguardi artistici e culturali come copertura per le sue azioni aggressive - ha detto il regista - dando l’idea che una nazione con questi risultati culturali non possa comportarsi come un cannibale sanguinario. Ma la storia ha mostrato che può”. Per questo, propone di "fermare ogni collaborazione culturale con i rappresentanti di uno Stato terroristico e tutte le comunicazioni coi registi che continuano a vivere nel paradigma sovietico e a promuovere messaggi avvelenati dall’ideologia imperiale”.

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