Nata e cresciuta nella provincia di Cosenza, la giovane protagonista del film presentato nella sezione Panorama della Berlinale è all'esordio sul grande schermo con un ruolo importante
Un solo film, in qualche caso, può decidere la direzione di una carriera, un principio che vale senz'altro per Lina Siciliano che ha debuttato al cinema con Una femmina, un film di spessore, presentato all'interno del 72º Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Panorama, lo scorso 13 febbraio. L'attrice, che ha recitato la parte di Rosa, la protagonista della storia diretta da Francesco Costabile, è una giovane donna calabrese, proprio come il suo personaggio.
Lina Siciliano, l'esordio da non professionista
Se è vero che gli esordi non si scordano mai, la prima volta sul grande schermo di Lina Siciliano è stata certamente indimenticabile. L'attrice, scelta quasi immediatamente da Costabile, anche lui dietro la macchina da presa per il suo primo lungometraggio, è approdata su uno dei red carpet più prestigiosi del mondo grazie ad un ruolo importante, di quelli che a certe colleghe capitano solo dopo molti anni di pellicole meno significative. Ma se Una femmina ha suscitato tanta attenzione da parte degli spettatori della kermesse tedesca, che notoriamente ospita cinema d'autore e pellicole di un certo peso, parte del merito va attribuito alla sua straordinaria protagonista, eroina in una terra ingrata, avvelenata dalla malavita.
Lina Siciliano, ventisei anni, è nata a Cariati, in provincia di Cosenza, e in Calabria ha speso gli anni della sua giovinezza, ospite di una casa famiglia. L'attrice, che oggi risiede a Napoli dove vive con la sua nuova famiglia e il piccolo Luca, nato poco prima dell'inizio delle riprese, è stata scelta dal regista in quanto attrice non professionista. Questa caratteristica, ammette, l'ha aiutata a trovare un'immediata sintonia col personaggio, vittima di una terra difficile. La Siciliano ha dichiarato che il personaggio di Rosa non è ispirato a una donna in particolare, sebbene l'opera sia tratta da un saggio di Lirio Abbate, bensì a tutte le donne che subiscono violenza nel mondo. Anche lei, come Rosa, era una predestinata ma si è ribellata al suo destino.
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Rosa, la protagonista di Una femmina
Rosa è una giovane che si immerge nel suo passato, segnato dalla morte della madre e da un trauma rimosso. Decisa a scoprire la verità, la ragazza si trova davanti al muro di omertà innalzato dalla sua stessa famiglia e a una realtà durissima che però lei sfiderà con coraggio. Il film, ispirato a Fimmine ribelli di Lirio Abbate, scrittore e vicedirettore de L'Espresso, è stato scritto dal giornalista insieme a Edoardo De Angelis. Girato nel piccolo paese di Verbicaro, offre un ritratto crudo e appassionato di una malaterra senza redenzione dove però, ai singoli, è ancora concessa la speranza del riscatto.
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