Oscar 2022, Sorrentino candidato con “È stata la mano di Dio”: "È già una grande vittoria"

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Il film è entrato nella cinquina delle nomination come Miglior film straniero. La cerimonia si terrà domenica 27 marzo a Los Angeles. "È un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film: l'ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre", ha commentato a caldo il regista. "Sono molto a mio agio a non essere favorito, mi piace molto di più partire dalla panchina"

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino è candidato agli Oscar come Miglior film straniero (DOVE VEDERE I FILM CANDIDATI). Il film è entrato nella cinquina delle nomination annunciate oggi. (LA DIRETTA). La cerimonia degli Oscar sarà domenica 27 marzo a Los Angeles. "Sono felicissimo di questa nomination. Per me è già una grande vittoria. E un motivo di commozione, perché è un riconoscimento prestigioso ai temi del film, che sono le cose in cui credo: l'ironia, la libertà, la tolleranza, il dolore, la spensieratezza, la volontà, il futuro, Napoli e mia madre", commenta a caldo Paolo Sorrentino dopo aver ricevuto la nomination. "Per arrivare fin qui, c'è stato bisogno di un enorme lavoro di squadra. Dunque, devo ringraziare Netflix, Fremantle, The Apartment, gli attori straordinari e una troupe indimenticabile. E poi i miei figli e mia moglie, che mi amano nel più bello dei modi: senza mai prendermi sul serio", conclude.

"Per questo film gioisco commuovendomi"

"È inutile far finta di niente, il favorito è Drive My Car, candidato anche come miglior film e miglior regista - ha detto poi Sorrentino a Sky TG24 - Io sono molto a mio agio a non essere favorito. Con La grande bellezza gli ultimi tempi ero un po’ diventato il favorito e la cosa mi metteva in grande soggezione, mi piace molto di più partire dalla panchina diciamo, per usare una metafora calcistica". "Questo film mi ha commosso scriverlo - ha aggiunto - Mi ha commosso farlo, montarlo, mostrarlo, il mio modo di gioire per le cose belle che vengono per questo film è quello di commuovermi, non di esultare e quindi sì, gioisco commuovendomi. Sono più pronto a quello che viene, nel bene e nel male, senza farmene troppo un cruccio, quando sono andato con La grande bellezza ero più agitato".

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I premi

Il film scritto e diretto dal regista Paolo Sorrentino, già premio Oscar nel 2014 con “La grande bellezza”, è stato presentato in anteprima il 2 settembre 2021 in concorso alla 78° Mostra del Cinema di Venezia dove ha vinto il Leone d'argento “Gran premio della giuria”. Il giovane attore Filippo Scotti, alla sua prima esperienza cinematografica, che interpreta Fabietto Schisa, ha vinto a Venezia il premio Marcello Mastroianni. Il film è stato candidato ai Golden Globe e ai Bafta come miglior film straniero.

Set of "The hand of God" by Paolo Sorrentino.
in the picture Filippo Scotti, Toni Servillo and Teresa Saponangelo.
Photo by Gianni Fiorito
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The mention of the author-photographer is mandatory: Gianni Fiorito.
Set del film "E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino.
Nella foto Filippo Scotti, Toni Servillo e Teresa Saponangelo.
Foto di Gianni Fiorito
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Il film: una storia di amore e perdita

La pellicola ha fatto il suo debutto nelle sale cinematografiche lo scorso 24 novembre, per poi arrivare su Netflix il 15 dicembre. Il film racconta la giovinezza di Sorrentino a Napoli negli anni Ottanta, dove le vicende storiche e cittadine, come l’arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, si intrecciano con la narrazione della tragedia vissuta in prima persona dal regista. Sorrentino torna nella sua città natale per raccontare le sue origini, una storia di famiglia, crescita, sport e cinema, amore e perdita.  

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