Scream, la recensione del nuovo film della saga horror

Cinema

Paolo Nizza

Tra reboot e sequel,  tra volti noti e new entry, arriva al cinema il quinto capitolo delle efferate gesta del serial killer Ghostface.  Un horror metacinematografico ironico e citazionista

Come cantava Antonello Venditti: “Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano”. Parimenti a certi serial killer mascherati (qui trovate la gallery con  i miigliori film horror slasher)

Così a 11 anni di distanza, Ghostface torna sul grande schermo con il nuovo capitolo della saga di Scream, nei cinema da 13 gennaio. Per la prima volta dietro la macchina da presa non c’è il maestro Wes Craven (scomparso il 30 agosto del 2015), a cui la pellicola è dedicata. Per questo quinto titolo del franchise horror in cabina di regia abbiamo la coppia formata da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, autori degli ottimi La stirpe del male Finché morte non ci separi. E il dinamico duo rende omaggio all’opera che ha rilanciato il genere slasher con un’epifania di citazioni e  “Mise en abyme”, condite da dosi massicce di sardonica (auto)ironia.

Scream 2022, un cast che mescola volti noti e new entry

Lo Scream datato 2022 è in buona sostanza un “requel”, ovvero un mix tra reboot e sequel, che attinge alle materie dei film precedenti senza tuttavia esserne una continuazione della trama. Un’opera pensata per i fan, come Ghostbusters Legacy, ma in grado di essere fruita anche da chi non ha mai visto un film della saga cinematografica iniziata nel 1996. Prodotto da Kevin Williamson, lo sceneggiatore dei primi quattro capitoli del franchise, la pellicola è un divertente e divertito gioco al massacro, un luna park horror in cui incontriamo volti nuovi e vecchie conoscenze. Sicché è un piacere per tutti gli appassionati del cinema della paura ritrovare Neve Campbell nei panni di Sidney Prescott e Courtney Cox in quelli di Gale Weathers, senza dimenticare David Arquette che ancora una volta veste i panni di Linus "Dewey" Riley. Accanto alla santa trinità dell’universo di Scream, troviamo un nutrito gruppo di giovani star formato da Melissa Barrera, Jenna Ortega, Jack Quaid, Dylan Minnette, Mason Gooding, Kyle Gallner, Jasmin Savoy Brown, Mikey Madison e Sonia Ben Ammar.

scream cover - paramount pictures

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Scream, tra omaggi e citazioni

Con un prologo (che pare un tributo ai mitici camei introduttivi di William Castle) in cui Ghostface invita il pubblico a non spoilerare il nome dell’assassino, Scream 5 sin dalla sequenza iniziale svela la sua natura assolutamente metacinematografica. Riviviamo l’epocale sequenza dell’omicidio di Casey Becker con cui cominciava il film del 1996, filtrata attraverso la sensibilità e i gusti della generazione Z. Sicché per tutta la pellicola, i personaggi citano Babadook, It follows, The Witch, Get Out, insomma, in questo nuovo capitolo, i sofisticati horror contemporanei si contrappongono ai malevoli numi tutelari del genere slasher come Jason Voorhees di Venerdì 13 e Michael Myers di Halloween. Non a caso due sorelle protagoniste di Scream 5 di cognome fanno Carpenter e non manca neanche un tributo alla doccia di Psyco. In fondo le regole per sopravvivere in un film horror sono sempre le stesse. Tant’è che nella colonna sonora del film riascoltiamo ancora una volta la voce di Nick Cave che canta Red Right Hand. E se il film ironizza sulla scarsa fantasia di Hollywood e su Stab, l’immaginaria saga cinematografica ispirata agli omicidi avvenuti nella cittadina di Woodsboro, è lapalissiano che il film dell’orrore preferito dai registi da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett è il primo Scream. Si sa, l’assassino torna sempre sul luogo del delitto e soprattutto è sempre qualcuno che conosci molto bene.

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