È morto Sidney Poitier: l’attore di "Indovina chi viene a cena?" aveva 94 anni

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Figura pionieristica, era stato il primo attore nero a vincere l'Oscar come miglior protagonista per I Gigli del Campo, nel 1964. Ad annunciarne la scomparsa i media bahamiani, che hanno citato il ministro degli Esteri del Paese di cui erano originari i suoi genitori

L'attore afroamericano Sidney Poitier, nato il 20 febbraio 1927 a Miami, si è spento nella sua casa alle Bahamas, Paese d'origine dei suoi genitori dove trascorse i primi anni della sua vita in povertà. E' stato una icona di Hollywood e si aggiudicò l'Oscar per la sua interpretazione nel film I gigli del campo, grazie al quale vinse anche il Golden Globe. Negli anni Sessanta, con i ruoli interpretati e il grande successo ottenuto, ha rappresentato il simbolo dell'integrazione culturale nel cinema americano. A 15 anni aveva raggiunto il fratello maggiore a Miami senza tuttavia migliorare la sua condizione sociale. Nel 1945 si trasferì a New York dove svolse lavori umili e saltuari. Dopo aver studiato per migliorare accento e portamento, entrò

nell'American Negro Theatre ottenendo un piccolo ruolo in una produzione di Broadway, Lysistrata, che gli valse l'immediata attenzione e il favore della critica. Nel 1950 esordì nel cinema: nel suo primo film, 'No way out' ('Uomo bianco tu vivrai') per la regia di Joseph Mankiewicz, in cui interpreta la parte di un giovane medico ingiustamente accusato di aver lasciato morire un uomo, già affiorano i temi, determinanti e ricorrenti nella sua filmografia, del razzismo e della violenza.

Attore, regista ma anche  diplomatico: il leggendario protagonista di "Indovina chi viene a cena" con Katharine Hepburn e Spencer Tracy era nato per sbaglio a Miami, ma la famiglia veniva dalle delle Bahamas e Poitiers era cresciuto nelle isole. E' stato il ministro degli Esteri di quel Paese, Fred Mitchell, a confermare la morte. Oltre ad aver infranto la barriera della razza nell'industria dei sogni, Poitier era stato anche dal 1997 al 2007 ambasciatore delle Bahamas in Giappone. Per "I Gigli del Campo" del 1963 aveva vinto un Oscar come miglior attore, il primo nero ad essere insignito dell'ambita statuetta in quella categoria, oltre ad essere candidato due volte ai premi per il miglior cinema.

 

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Alla morte di Kirk Douglas nel 2020, era rimasto tra i pochi sopravvissuti dell'epoca d'oro di Hollywood e il piu' vecchio vincitore sopravvissuto di un Academy Award. Tra i suoi film piu' famosi "La Scuola della Violenza" e "La Calda Notte dell'Ispettore Tibbs". Come l'altro film dello stesso anno, 'In the heat of the night' ('La calda notte dell'ispettore Tibbs') per la regia di Norman Jewison, seppur distanti per generi e

tematiche, riscosse un grande successo internazionale, riflettendo appieno il rapporto sempre intercorso tra Poitier, il suo cinema e il suo pubblico. La fine degli anni Sessanta registrò un cambiamento: nel 1968 l'attore elaborò infatti il soggetto della commedia 'For love of Ivy' ('Un uomo per Ivy') diretta da Daniel Mann, in cui

impersona un biscazziere, e nel 1972 esordì come regista con Buck and the preacher ('Non predicare spara!'), per poi dirigere il melodramma dal titolo 'A warm December' ('Grazie per quel caldo dicembre', 1972), da lui anche interpretato, e successivamente commedie come Stir crazy ('Nessuno ci può fermare', 1980) e Hanky-Panky ('Hanky Panky  Fuga per due', 1982). Dopo aver recitato nel ruolo di un attivista in lotta

contro l'apartheid nel film d'azione 'The wilby conspiracy (Il seme dell'odio', 1974) di Nelson, accanto a Michael Caine, ha notevolmente diradato la sua presenza sul grande schermo, partecipando nel 1988 a due polizieschi, 'Little Nikita' ('Nikita  Spie senza volto') di Richard Benjamin e 'Shoot to kill' ('Sulle tracce dell'assassino') di Roger Spottiswoode, e negli anni Novanta a 'Sneakers' ('I signori della truffa', 1992)

di Phil Alden Robinson, e a 'The Jack-al' (1997) di Michael Caton-Jones, mentre numerose sono state le sue apparizioni sul piccolo schermo, tra cui l'interpretazione di Nelson Mandela in 'Mandela and de Klerk' (1997) di Joseph Sargent. Dal 1998 faceva parte dello staff dirigenziale della Walt Disney.

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