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E' il compleanno del cinema, 126 anni fa la prima proiezione pubblica

Cinema

di Massimo Vallorani

Era il 28 dicembre del 1895 quando i fratelli Louis e Auguste Lumière proiettarono per il pubblico nel seminterrato del Grand Café al Boulevard des Capucines parigino la loro prima pellicola

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È un sabato di 125 anni fa, esattamente il 28 dicembre del 1895. Siamo a Parigi nel seminterrato del Grand Café di Parigi, al 14 di boulevard des Capucines. C’è molta gente assiepata davanti all'entrata fin dalla prima mattina e nell'arco della giornata diventerà una vera e propria folla, in febbricitante attesa di vedere La sortie des usines Lumière (L’uscita dalle fabbriche Lumière). Si tratta di un’unica inquadratura dove vengono ripresi  un gruppo di operai, per la maggior parte donne, al momento dell’uscita dalla fabbrica Lumière a Montplaisir, alla periferia di Lione.

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A realizzare il primo film della storia della celluloide sono i due fratelli Auguste e Louise Lumière che un anno prima hanno inventato e brevettato il Cinematographe, un apparecchio in grado di riprendere e proiettare le immagini (16 fotogrammi al secondo che si succedono su di una pellicola interna) su di uno schermo bianco. Si tratta di una piccola scatoletta compatta e pratica, trasportabile con molta facilità e che non ha bisogno di corrente. I Lumière sono ben decisi a far conoscere questa loro invenzione. Per questo viaggiano di continuo tra Parigi, Londra e New York per far apprezzare i loro nuovi racconti in movimento. La stampa e l’intellighenzia del tempo non prendono troppo sul serio questa nuova trovata, parlando di trucchi di magia o al massimo relegandola ad un oggetto inutile perché troppo simile alle lanterne magiche, molto in voga in quel periodo.

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E invece, dopo la prima presentazione pubblica al Grand Café, l'attuale Hôtel Scribe nel quartiere parigino, fu subito successo. Da allora la gente cominciò a fare la coda per assistere agli spettacoli, una ventina di minuti con diversi sketch: da La sortie alla Lezione acrobatica a cavallo, alla Pesca ai pesci rossi, fino al celeberrimo e forse più famoso Arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat. Al pubblico venne mostrato anche L’innaffiatore innaffiato, considerata la prima commedia divertente della storia del cinema: un ragazzo cammina sopra al tubo di un giardiniere per bloccare l’uscita dell’acqua. Solo quando l’uomo inizia a scrutare il tubo per capire cosa sia successo, il ragazzo si sposta, lasciando, di fatto, che il giardiniere si bagni completamente.

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Il successo di questa invenzione supererà non solo le preplessità dei più scettici, ma anche quelle degli stessi fratelli Lumière convinti che il pubblico si sarebbe subito stufato, affermando che il cinema sarebbe stata “un’invenzione senza futuro”. 

Ma a discapito dell’affermazione, ad assistere ad una delle ultime proiezioni dei fratelli Lumière è presente l’illusionista Georges Méliès che acquista una loro cinepresa, riprende in mano l’invenzione e, inserendo alle fotocamere degli effetti speciali, realizza così i suoi primi film, tripudi di paesaggi urbani e atti di magia. Ed è proprio con il suo Le voyage dans la lune che inizia il lungo viaggio del Cinema ed arriva magicamente fino ai nostri giorni.