Incidente Alec Baldwin, nel cinema e in TV lavorare nelle troupe è molto pericoloso

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

In un articolo su Deadline viene posto l'accento sulla pericolosità della professione che è costata la vita ad Halyna Hutchins, uccisa accidentalmente dallo sparo esploso da Baldwin con una pistola di scena che avrebbe dovuto essere caricata a salve ma che conteneva proiettili veri. Negli ultimi 10 anni, 4 membri di troupe sono stati uccisi sul set in USA, il doppio del numero di morti registrati tra gli stuntmen. Dal primo caso, nel 1928, a oggi sono tanti gli operatori cinematografici vittime di incidenti mortali

In un articolo apparso poche ore fa, firmato da David Robb, si torna sulla tragica morte di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia morta ad Albuquerque il 21 ottobre 2021, uccisa accidentalmente sul set del film Rust dallo sparo esploso da Baldwin con una pistola di scena che avrebbe dovuto essere caricata a salve ma che in realtà conteneva proiettili veri.

Il nome di Halyna si aggiunge a un'inquietante e lunghissima lista di vittime facenti parte di troupe cinematografiche che da decenni perdono la vita sui set a causa di tragici incidenti di questo tipo.

Deadline ha voluto ricordare tutti coloro che hanno trovato la morte mentre praticavano la propria professione, sia dietro sia di fianco alla cinepresa, e l’elenco è davvero sconcertante da quanto è lungo.

Negli ultimi dieci anni, quattro membri di troupe cinematografiche sono stati uccisi sul set negli Stati Uniti, il doppio del numero di morti registrati tra gli stuntman. Il che suona strano: una delle professioni che si considera tra le più pericolose al mondo, quella della controfigura degli attori nelle scene ad alto tasso di pericolosità, si rivela invece meno potenzialmente mortale di quella del regista, del cameraman, del direttore della fotografia e, in generale, degli addetti ai lavori che fanno parte della troupe.

Un lavoro pericolosissimo

Ciò che emerge dall'approfondimento condotto da Deadline non può che richiedere a gran voce una regolamentazione relativa alle misure di sicurezza per tutelare la vita e la salute di coloro che lavorano in prima linea sui set, ossia quelli che sono proprio dietro al ciak e alla macchina da presa.

 

Le troupe cinematografiche, così come anche quelle televisive, lavorano direttamente di fronte all'azione. Non c'è nulla tra loro e un’automobile che va a tutta velocità, un treno così come una pallottola. Niente se non la loro macchina da presa, questo nel caso del cameraman. C'è poi chi non ha nemmeno in mano quella, come molte figure professionali impegnate sul set di fianco al regista e a chi riprende materialmente.

 

Si tratta di professionisti che “sono stati uccisi in scontri su aeroplani ed elicotteri; finiti in acqua e affogati nell'oceano; colpiti mortalmente da un’auto in corsa guidata da uno stuntman; e, ancora, morti a causa del ribaltamento del camion sopra cui è fissata la camera”, ricorda Deadline.

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Il 20 febbraio 2014 l'assistente operatrice di camera 27enne Sarah Jones è stata travolta da un treno mentre lavora sul set di Midnight Rider, il film incentrato sul musicista Gregg Allman, membro degli Allman Brothers.

 

La giovane venne travolta e uccisa a causa, pare, di un lettino da ospedale che era piazzato sui binari. Questo, colpito dal treno, avrebbe trascinato la ragazza sotto i vagoni.

 

Il regista era certo che non ci fossero rischi dopo aver ricevuto il nulla osta dalla Rayonier e dalla CSX, anche se pare che in realtà il via libera non sia mai arrivato. Il programma 20/20, sulla rete televisiva statunitense ABC, ha trasmesso alcuni dettagli relativi alla morte e una video-inchiesta in cui sono state passate al vaglio anche le immagini girate dalla videocamera montata sulla motrice del treno.

 

Le riprese vennero interrotte, l'attore William Hurt abbandonò il film e lo stesso Gregg Allman chiese al regista Randall Miller la cancellazione del biopic. 

Il regista si è dichiarato colpevole di omicidio colposo, scontando la pena di un anno di carcere.

Quella tragica morte ha continuato a fare notizia per anni, con la condanna di Randall Miller, il regista del film la cui produzione è stata abbandonata, che ha trascorso un anno in carcere dopo essersi dichiarato colpevole di omicidio colposo.

 

La tragica fine di Sarah Jones ha portato alla nascita di un movimento, chiamato “Safety for Sarah” (sicurezza per Sara) che da quel giorno si batte perché i set delle produzioni cinematografiche e televisive siano posti più sicuri in cui lavorare.

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L’importanza di maggiori garanzie di sicurezza sui set

La recente morte di Halyna Hutchins, uccisa per mano dell'attore e produttore del film Rust, ossia Alec Baldwin, ha aperto un nuovo ulteriore dibattito relativo alla necessità di rendere i set posti più sicuri per i lavoratori.

 

Intanto Hollywood ha chiesto ufficialmente che vengano vietate le armi vere sui set cinematografici, con una petizione lanciata da un amico e collega di Halyna Hutchins e rilanciata da tante star. La petizione ha raccolto 14mila firme nel giro di poche ore.

“Dobbiamo assicurarci che questa tragedia, evitabile, non si ripeta mai più. Non ci sono scuse perché accada una cosa del genere ancora oggi. Le pistole vere non sono più necessarie sui set cinematografici”, queste le parole di Bandar Albuliwi, che ha lanciato la raccolta firme.

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Intanto proseguono le indagini per chiarire quanto accaduto sul set del film Rust, in cui ha perso la vita la direttrice della fotografia ed è stato ferito anche il regista Joel Souza.

Pare che l'ambiente di lavoro non fosse quello ideale in cui poter stare tranquilli, certi che le norme di sicurezza vengano rispettate.

Poche ore prima del tragico incidente, sembra che sette componenti della troupe abbiano utilizzato la pistola che ha ucciso la direttrice della fotografia. Un utilizzo fatto per gioco, usando proiettili veri. E durante il sopralluogo sul set la polizia ha trovato sia proiettili veri sia proiettili a salve, sparsi nella zona circostante il ranch situato in New Mexico dove stavano girando il film.

 

Non da ultimo, l'assistente alla regia della pellicola, Dave Halls, due anni fa era stato accusato di negligenza per il comportamento durante le riprese di due produzioni di cinema. Allora veniva lamentato proprio il suo mancato rispetto delle regole del protocollo di sicurezza relativo alle armi e agli effetti pirotecnici. E colui che avrebbe consegnato ad Alec Baldwin la pistola sul set di Rust, dicendogli che era caricata a salve, sarebbe proprio lui, questo secondo i documenti depositati in tribunale, come riportato poche ore fa dalla CNN.

 

Secondo il Los Angeles Times, invece, cinque giorni prima della morte di Halyna Hutchins, la controfigura di Baldwin aveva sparato accidentalmente proiettili veri, anche in quel caso dopo che gli era stato garantito che la pistola fosse stata caricata a salve. E per il New York Times, ancora, gli incidenti del genere prima del tragico epilogo sarebbero stati due, quello di giovedì scorso quindi il terzo, unico dei tre a essere risultato mortale.

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Tutti i casi di morti sui set in USA, dal 1928 a oggi

David Robb per Deadline ripercorre a ritroso tutti i casi di incidenti che sono costati la vita a professionisti del cinema, dal primo registrato (nel 1928) fino all'ultimo in ordine cronologico, quello che da giovedì scorso ha gettato nello sconforto tutta Hollywood.

 

L’elenco riguarda soltanto incidenti avvenuti negli Stati Uniti, il che significa che purtroppo la lista è ancora più lunga. A onor di cronaca, è stata quindi aggiunta una parte relativa a chi ha trovato la morte sul set anche nel resto del mondo.

 

Ecco tutti i casi di morti sul set negli USA. Nel prossimo paragrafo trovate quelli del resto del mondo.

• 2013: il cameraman Darren Rydstrom e altri due operatori cinematografici sono rimasti uccisi nella zona nord della contea di Los Angeles quando il loro elicottero è caduto mentre stavano riprendendo un reality show per Discovery Channel a tema militare, rimasto privo di titolo e mai andato in onda.


 

• 2011: il cameraman Greg Jacobsen è morto a causa di un incidente in elicottero in Pennsylvania mentre stava riprendendo materiale video per  lo show “Campus PD”  del canale televisivo digitale G4.

 


• 2006: il cameraman Roland Schlotzhauer è rimasto ucciso mentre stava riprendendo la scena della parata per il film The Final Season. L'elicottero su cui si trovava, che lui stesso pilotava, è caduto. L'incidente mortale è avvenuto in Iowa.

 


• 2005: l'operatore cinematografico Neal Fredericks ha trovato la morte in un incidente aereo nelle acque al largo dell’arcipelago delle Florida Keys mentre stava girando materiale per un film horror a basso costo dal titolo “CrossBones”. Mentre il regista del film, il pilota dell'aereo e altri due membri della troupe sono riusciti a salvarsi, Fredericks non ce l'ha fatta. Era stato l'operatore cinematografico di una pellicola molto famosa: “The Blair Witch Project”.


 

•1997: Brent Hershman, il secondo assistente cameraman del film Pleasantville, non è morto sul set ma è rimasto ucciso in un incidente in automobile mentre stava guidando per tornare a casa a Long Beach dopo un turno di lavoro di 19 ore. La sua morte ha inaugurato un movimento per frenare le lunghe ore di lavoro del settore.

 

• 1986: l’assistant cameraman Bruce Ingram è rimasto ucciso mentre stava filmando un inseguimento in macchina fuori da una AZ Tucson per il film The Wraith. Altre sette persone della troupe sono rimaste gravemente feriti. L’incidente è successo quando una camera montata sopra a un'automobile si è rotta a causa del manto stradale montuoso. I pezzi della camera sono volati dappertutto causando la morte a Ingram e le ferite agli altri.

 


• 1981: l'assistente alla camera Jack Tandberg è rimasto ucciso quando un'automobile guidata da uno stuntman l'ha investito nel corso delle riprese per il film televisivo The Five Of Me.


 

• 1980: l'assistente alla camera Rodney Mitchell è rimasto vittima di un incidente sul set della serie televisiva “Dukes Of Hazzard” quando un furgone su cui era montata la camera - che pesava tre quarti di tonnellata - su cui stava viaggiando si è capovolto. Anche otto altri membri della troupe sono rimasti gravemente feriti. L'incidente è accaduto durante le riprese di un inseguimento in macchina vicino a Lake Sherwood, in California.


 

• 1980: il cameraman Robert Van Der Kar è rimasto ucciso in un incidente in elicottero alle Hawaii mentre stava filmando un episodio della serie televisiva Magnum P.I.

 

• 1967: il cameraman Raffael John Esposito e l’attrice Brenda Lee Meinsenheimer sono rimasti uccisi mentre stavano girando uno spot pubblicitario della Pontiac per la TV. L’incidente è accaduto a Thousand Oaks, in California, quando un microfono boom sospeso da una camera in arrivo si è schiantato contro il parabrezza della loro auto.


 

• 1965: il cameraman Robert King Baggot è rimasto ucciso mentre stava lavorando al film Disney Il comandante Robin Crusoe (Lt. Robin Crusoe, U.S.N.) in Kauai. Un'enorme onda ha colpito la sua barca da 16 piedi e lo ha fatto cadere in mare. 


 

• 1935: il cameraman Charles Stumer e l’art director Harrison Wiley sono rimasti uccisi mentre cercavano la location ideale per girare un film vicino Agoura Hills, in California. Il loro aereo si è scontrato contro un albero. Stumer era il famoso direttore della fotografia di The Mummy e Werewolf of London.

 


• 1930: quattro cameramen di Hollywood, George Eastman, Otto Jordan, Conrad Wells and Ben Frankel, rimasero uccisi quando i loro aerei caddero nelle acque al largo del Sud della California. Stavano lavorando alle riprese del film Such Men Are Dangerous. Altri sei membri della troupe, incluso il regista, furono uccisi. A oggi quello è rimasto l'incidente con il più alto tasso di mortalità della storia di Hollywood (non però il più mortale in generale, come vedremo nel prossimo paragrafo).


• 1928: il cameraman Alvin Knechtel e il William Hauber sono rimasti uccisi sul set del film The Aviator quando il loro aereo cadde mentre stavano cercando la location per una scena in cui in cui avrebbero dovuto girare poco dopo un atterraggio d’emergenza con un aereo.

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Tutti i casi di morti sul set nel resto del mondo

Anche fuori dagli Stati Uniti sono avvenuti tantissimi incidenti in cui addetti ai lavori nel settore cinematografico e televisivo hanno perso la vita. Eccoli di seguito.

• 2017: il cameraman Mark Milsome è rimasto ucciso in Ghana, travolto da un veicolo guidato da uno stuntman mentre stava filmando una scena per la serie di Netflix “Black Earth Rising”.


 

• 2013: il cameraman canadese John Driftmier e il suo pilota sono rimasti uccisi quando il loro aereo è precipitato in Kenya per il programma del canale Discovery Canada dal titolo “Dangerous Flights”. È stato il secondo cameramen canadese a morire in due anni durante le riprese del reality show televisivo.

 


• 2012: l’operatore cinematografico statunitense Mike deGruy e l'autore-produttore australiano Andrew Wight sono rimasti uccisi quando il loro elicottero ha fatto un incidente ed è bruciato nell'est dell'Australia, mentre stavano effettuando alcune riprese per “DeepSea Challenge” di James Cameron.

 


• 2007: il cameraman Conway Wickliffe è rimasto ucciso mentre stava riprendendo un inseguimento automobilistico sul set del film “The Dark Knight” nel Surrey, una una contea dell'Inghilterra sud-orientale. Wickliffe era appeso fuori dal finestrino del camion su cui era fissata la cinepresa quando è stata sbagliata una svolta, facendolo schiantare contro un albero.

 


• 2000: il primo assistente cameraman Mikael Glattes, di Los Angeles, è rimasto ucciso in un incidente di elicottero mentre stava girando uno spot pubblicitario per Nissan nella British Columbia, la provincia più occidentale del Canada. 


 

• 1999: un estrattore di messa a fuoco (detto anche assistente prima macchina fotografica) ha trovato la morte sul set parigino del film Taxi 2 quando un'automobile guidata da uno stuntman ha perso il controllo e si è schiantata contro i membri della troupe.

 


• 1998: il cameraman Noel Archambault e un pilota di ultraleggero sono rimasti uccisi nelle isole Galapagos mentre stavano effettuando riprese per “Galapagos: The Enchanted Voyage” per l’istituto Smithsonian.

 


• 1989: il cameraman Gadi Danzig e quattro cineasti sono rimasti uccisi nelle Filippine quando il loro elicottero ha fatto un incidente durante la produzione del film Delta Force II.

 


• 1982: l’operatore cinematografico Garry Hansen e due altri membri della troupe sono rimasti uccisi in un incidente di elicottero mentre stavano effettuando delle riprese per uno spot televisivo in Australia.


 

• 1979: il cameraman Peter Gilfillian e tre altri membri della troupe, compreso il regista Gordon Parks Jr., sono rimasti uccisi in un incidente aereo mentre stavano girando il film “Revenge in Kenya”.


 

• 1970: il cameraman Skeets Kelly e tre altri membri della troupe sono rimasti uccisi in una collisione a mezz'aria tra elicottero e un biplano mentre stavano girando in Irlanda il film Zeppelin.


 

• 1931: mentre stavano girando il film The Viking al largo delle coste dell’isola canadese dell’oceano atlantico di Terranova, il cameraman Alexander Penrod e 26 membri della troupe sono rimasti uccisi quando la dinamite usata per rompere il ghiaccio esplose accidentalmente, facendo scoppiare la loro nave. Rimane l'incidente cinematografico più mortale del mondo.

brittany

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