Abbiamo incontrato il talentuoso fumettista presidente di giuria della X edizione di Bookciak, Azione! 2021, evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, in collaborazione con il Sindacato dei Giornalisti Cinematografici (SNGCI), Spi-CGIL e LiberEtà
Zerocalcare sembra uno dei personaggi delle sue strepisose graphic novel. Anche nelle vesti, per lui insolite ,di presidente di una giuria conserva quella ricchezza frugale, quella sincerità abbacinante che possiedono solo i veri artisti. Il fumettista ha premiato i corti di giovani autori ispirati a romanzi e grahic novel, in occasione della decima edizione di Bookciak, Azione! evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori, rassegna autonoma all'interno della Mostra del Cinema di Venezia. Quest'anno il tema della rassegna era la Resistenza declinata nelle forme più diverse.
Intervista a Zerocalcare
Come è stato essere il presidente di giuria della decima edizione di BookCiak Azione?
"La carica da presidente la prendo un po’ come una gag. A parte essere un lettore e uno spettatore, gli altri giurati erano molto più competenti di me. E’ stata comunque un’esperienza interessante perché io sono un grande fan dei booktrailer e mi ha dato la possibilità di confrontarmi con persone diverse."
Il tema di quest’anno era la Resistenza. Cosa significa per te questa parola?
“Un mese e mezzo fa sono stato in Iraq e ieri sono stato a Bruxelles, dove ho incontrato la diaspora curda. Dopo queste giornate, per me la parola resistenza mi fa pensare a chi mette in gioco la propria vita per difendere la propria esistenza e di chi gli sta intorno. Ma capisco che nel contesto in cui viviamo noi è giusto parlare di altre tipologie di resistenze. Tutti veniamo da due anni in cui abbiamo dovuto compiere un esercizio di resistenza rispetto a quello che la pandemia ha portato con sé, tra emergenza sanitaria e problemi legati al lavoro e a gli affetti. Ma credo che tutte le resistenze partano dall’immaginario. “
Che relazione c’è secondo te tra cinema e letteratura?
Un rapporto di debito reciproco. Si nutrono l’uno dell’altra e insieme ispirano e insieme creano e plasmano l’immaginario delle persone.
Alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2018 venne presentato il film La profezia dell’armadillo, tratto da un tuo fumetto. Che ricordi hai di quel momento?
E’ molto simile al ricordo che ho provato guardando questi booktrailer. Non riconoscevo nel film la mia voce, ma non era una cosa negativa. Era interessante come la stessa storia, con una sensibilità diversa, venisse raccontata da un’angolazione differente.
Nel cinema c'è qualche autore a cui ti ispiri?
Non mi ispiro a nessuno perché credo siano dei riferimenti così alti che si vergognerebbero di stare accanto a me. Però mi sarebbe piaciuto saper scrivere come Mattia Torre, un autore che ha prodotto alcune delle cose più belle in Italia negli ultimi anni e se n’è andato sicuramente troppo presto.
approfondimento
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I vincitori di Bookciak, Azione! 2021
Cinque giovani filmmaker alla prova di temi resistenti. È un compleanno davvero importante questo di Bookciak, Azione! 2021 festeggiato al Lido di Venezia il 31 agosto. Zerocalcare affiancato dai giurati Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto ha premiato i giovani vincitori di questa X edizione segnata dal tema delle resistenze.
Evento di pre-apertura delle Giornate degli Autori - ideato e diretto da Gabriella Gallozzi - in collaborazione con SNGCI, Spi-CGIL e LibEretà, il premio Bookciak, Azione!, come ogni anno, porta a Venezia un nutrito gruppo di giovani filmmaker entro i 35 anni, anche in rappresentanza di importanti scuole di cinema.
Eccoli: Gianmarco Nepa vince con This is Fine liberamente ispirato a Penelope alla peste di Veronica Passeri (Castelvecchi). Bookciak realizzato nell’ambito del corso di regia presso la scuola di cinema IFA di Pescara (coordinatore Cristiano Di Felice)
Edoardo Martinelli vince con Damnatio Memoriae liberamente ispirato a Sangue del nostro sangue di Claudio Bolognini e Fabrizio Fabbri (RedStar Press). Bookciak realizzato nell’ambito del corso di video-design dell’Istituto Europeo di Design di Milano (coordinatrice Alessandra Pescetta).
Lorenzo Vitrone vince con Guardare attraverso liberamente ispirato a Pesci di vetro di Sergio Oricci (Gattomerlino).
Vincono la sezione Memory Ciak Mauro Armenante e Chiara Capobianco con Frammenti, liberamente ispirato a Radici andata ritorno di Vincenzo Mazzeo (LiberEtà). Sezione speciale del premio dedicata alla memoria da “rimettere in circolo” attraverso i romanzi-diario pubblicati da LiberEtà, rivista e casa editrice di Spi-CGIL, impegnata da sempre nel confronto tra le generazioni sui temi della memoria, del lavoro, dell’impegno sociale e civile. Questa sezione è realizzata anche grazie alla sinergia col Premio Cesare Zavattini, dedicato al riutilizzo creativo dei materiali d’archivio, in questo caso offerti gratuitamente ai partecipanti al concorso.
Anche quest’anno, nonostante le infinite difficoltà causate dal Covid, le ragazze del femminile di Rebibbia hanno partecipato al concorso grazie all’impegno dell’ormai affiatato gruppo di lavoro del liceo artistico Enzo Rossi, interno alla casa circondariale “G. Stefanini” di Roma.
È nato così Penelope a Rebibbia, bookciak (ispirato ai racconti di Veronica Passeri) realizzato attraverso il lavoro di riedizione del materiale prodotto in questi anni dalle allieve-detenute nel corso dei laboratori interdisciplinari coordinati dai docenti Lucia Lo Buono e Claudio Fioramanti, affiancati questa volta da Antonella Schirò.
Un’edizione, dunque, davvero speciale festeggiata nel segno delle tante resistenze vissute da tutti noi in questi anni di pandemia, ma anche affrontate in questi dieci anni di cammino in cui il concorso ha portato alla ribalta e valorizzato il lavoro di molti nuovi giovani autori, filmmaker, scrittrici e scrittori.
Il premio Bookciak, Azione! ha svolto un lavoro appassionante di diffusione dell’editoria indipendente, attraverso la selezione dei titoli da proporre per i bookciak.
Nel costruire percorsi speciali di collaborazione è entrato anche nel carcere femminile di Rebibbia, e l’esperienza dei corti girati dalle detenute resta tra i momenti più emozionanti di questo progetto.
Con la Spi-CGIL, LiberEtà e Premio Zavattini ha lavorato, e continua a farlo, sul tema irrinunciabile della memoria.
Ad accompagnare la serata l'omaggio a Cecilia Mangini con la proiezione del suo ultimo lavoro in co-regia con Paolo Pisanelli, Il mondo a scatti, straordinario viaggio tra le immagini e potente ritratto della signora del documentario scomparsa lo scorso gennaio.
I bookciak vincitori, dopo la prima veneziana proseguiranno il loro tour attraverso un prezioso circuito di festival che li porterà fino a Parigi al Festival Vo-VF. Traduire le monde, dedicato alle tradizioni letterarie.