L'attore americano interpreta Bill Hagmaier, l'analista dell'FBI che interrogò il pluriomicida Ted Bundy. Il caso si riapre sullo schermo con un nuovo film diretto da Amber Sealey
Un ruolo delicato e intenso che si annuncia come uno dei più impegnativi della sua carriera: Elijah Wood torna sugli schermi con “No Man of God” come interprete di Bill Hagmaier. Si tratta dell'agente analista dell'FBI cui l'omicida Ted Bundy rivelò i dettagli dei delitti per cui fu condannato a morire sulla sedia elettrica nel 1989. Coprotagonista, Luke Kirby nei panni dell'assassino. Il trailer del film rivela la straordinaria somiglianza dei due attori con i personaggi, nonché l'estrema cura nel riprodurre nel dettaglio le atmosfere cariche di tensione delle conversazioni tra i due su cui è basata la trama. Il titolo uscirà nei cinema statunitensi e contemporaneamente on demand il 27 Agosto.
Il faccia a faccia tra Wood e Kirby
La SpectreVision, società di produzione americana di cui è fondatore Elijah Wood, ha diffuso il poster e il trailer ufficiali di “No Man of God”, film che si propone di sviscerare i torbidi retroscena del noto caso Bundy. Questa ennesima elaborazione cinematografica del caso Bundy è affidata alle interpretazioni di Elijah Wood e Luke Kirby, rispettivamente l'agente Hagmaier e il pluriomicida, protagonisti di interrogatori che si svolsero tra i 1984 e il 1989, fino alla vigilia dell'esecuzione di Bundy avvenuta il 24 Gennaio 1989.
Le trascrizioni di quelle conversazioni sono la base della sceneggiatura di “No Man of God” scritta da C. Robert Cargill che promette di far rivivere allo spettatore la tensione delle ultime ore che condussero Bundy alla sedia elettrica. È noto che tra i due uomini si sviluppò un rapporto molto intenso, le cui dinamiche sono oggetto di questo nuovo capitolo fortemente drammatico e dalle atmosfere claustrofobiche (il film è girato quasi interamente in cella).
approfondimento
Elijah Wood compie 40 anni: le sue migliori interpretazioni
Il caso di Ted Bundy sullo schermo
L'America è di nuovo alle prese con uno dei casi di cronaca nera che ha ossessionato il Paese e tocca ancora una volta al cinema l'analisi di una delle ferite più scottanti del secolo scorso. Il caso dell'omicida Ted Bundy, che nella seconda metà degli anni Settanta uccise almeno trenta donne, era stato già portato sugli schermi recentemente con “Ted Bundy - Fascino criminale”, film del 2019 che vedeva Zac Efron nel ruolo dell'efferato assassino, un ruolo insolitamente negativo, e con la ducuserie “Conversazioni con un killer: Il caso Bundy”, nel catalogo Netflix. Entrambi questi prodotti sono stati diretti da Joe Berlinger.
