Il regista Pupi Avati realizza il sogno di girare un film sulla vita di Dante, a 18 anni dalla realizzazione del primo soggetto. Sergio Castellitto vestirà i panni di Giovanni Boccaccio, che farà da narratore
Un sogno che diventa realtà: Pupi Avati, dopo 18 anni dalla prima stesura del soggetto, sarà il regista del film “Dante”, che ripercorrerà la vita del grande scrittore fiorentino attraverso il racconto di Giovanni Boccaccio. Questi sarà interpretato da Sergio Castellitto.
“Non posso crederci” - Ha dichiarato Pupi Avati - “Realizzare oggi un film sulla vita di Dante Alighieri ha qualcosa di incredibile.” Oltre alla regia, Avati firma anche il soggetto e la sceneggiatura. Tra gli attori che faranno parte del cast troviamo Sergio Castellitto, come interprete di Giovanni Boccaccio, Alessandro Sperduti, ovvero il giovane Dante, ed Enrico Lo Verso, nei panni di Donato degli Albanzani, umanista e grammatico vissuto tra il 1300 e gli inizi del 1400.
Pupi Avati, un’attesa durata quasi un ventennio
L'idea del film era già ben strutturata nel 2003, quando fu scritto il primo soggetto. “Ho lavorato a molte altre cose - ha detto il regista Pupi Avati - ma il film su Dante è sempre rimasto nel mio cuore. Mi faceva sentire quasi in colpa per non essere riuscito a realizzare il progetto, era come un rumore sordo che continuava a farsi spazio dentro di me. Poi, all’improvviso, quando credi che ormai sia finita, ecco che qualcuno crede in quello che hai scritto, che apprezza l’idea e decide di farla diventare una realtà”.
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A poche ore dal primo ciak, dunque, Pupi Avati non potrebbe essere più entusiasta e felice di così. La produzione del lungometraggio porta la firma di Duea Film, in collaborazione con Rai Cinema, e la distribuzione è stata affidata alla 01 Distribution. Le riprese avverranno in Toscana, Umbria, Marche, Lazio ed Emilia Romagna e dureranno approssimativamente 11 settimane.
“L’inferno di Dante ebbe un grande successo all’epoca, fu quello che oggi chiameremmo un bestseller" - aveva dichiarato Pupi Avati in un’intervista rilasciata all’Ansa. “Dante fu estremamente coraggioso, poiché decise di andare contro persone vere, esistenti. Così, il sommo poeta non fece ritorno a Firenze, poiché rischiava di essere messo al rogo, insieme ai suoi eredi maschi. Le ultime pagine del Paradiso, circa 13 canti, furono trovate nella cucina di Dante dopo la sua scomparsa, le nascose poiché andavano contro al potere papale”.
Dante, la scaletta del film
È stata rilasciata la scaletta del film, che può essere così riassunta: a Ravenna, nel 1321, Dante muore mentre è in esilio. Nel settembre del 1350 Giovanni Boccaccio viene incaricato di risarcire simbolicamente Suor Beatrice, figlia di Dante nonché monaca a Ravenna, con 10 fiorini d’oro. Nel viaggio che conduce Boccaccio da Suor Beatrice, il poeta incontra molti personaggi importanti, tra i quali c’è chi fu accogliente e misericordioso con Dante, ma anche chi decise di rifiutarlo e lo fece scappare. Così, ripercorrendo la stessa strada che fece Dante, tra castelli, borghi, conventi e biblioteche, Boccaccio ricostruisce la storia del sommo poeta.