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The Running Man: Edgar Wright dirige un nuovo adattamento del thriller di Stephen King

Cinema

Camilla Sernagiotto

©Getty

La Paramount ha programmato una nuova versione dell’opera letteraria del mitico romanziere del Maine. Sono passati 34 anni da L'implacabile, il primo adattamento del romanzo L'uomo in fuga con l’allora protagonista Arnold Schwarzenegger. Quindi non ci rimane che dire "era ora", unendoci al coro entusiastico dei tanti fan sia dello scrittore cult sia del regista di gioiellini come "L'alba dei morti dementi"

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Tra non molto vedremo un nuovo adattamento dell’opera di Stephen King, L’uomo in fuga (titolo originale The Running Man), pubblicato nel 1983 come undicesimo romanzo del mitico autore del Maine (uscito con lo pseudonimo di Richard Bachman).

 

Nel 1987, quattro anni dopo l’uscita in libreria, quella storia è stata portata sul grande schermo dal film L'implacabile con Arnold Schwarzenegger e oggi, a 34 anni di distanza da quel primo adattamento, si parla finalmente di una nuova pellicola.
La Paramount avrebbe in programma una nuova versione della storia, diretta stavolta dal regista britannico Edgar Wright a cui si devono film cult come L'alba dei morti dementi e Scott Pilgrim vs. the World.

 

È la prima volta che il regista lavorerà con un testo di Stephen King e molti fan, sia dell’uno sia dell’altro, non vedono l’ora di vedere i risultati della sinergia tra i due.
Pare che questa nuova versione non sia un remake de L'implacabile ma un adattamento più fedele del romanzo.

 

Intanto ecco il trailer de L'implacabile con Arnold Schwarzenegger, anche se per questo nuovo film non si parla di un remake di quella pellicola quanto piuttosto di un adattamento più fedele al romanzo.

La storia di The Running Man

Il romanzo è ambientato in un futuro distopico ("futuro futuro" quando il libro uscì negli anni Ottanta mentre un po’ meno futuro per noi, dato che si tratta dell'ormai molto vicino 2025).


L’economia degli Stati Uniti è a pezzi, la società si divide tra povertà estrema e ricchezza enorme. Non mancano analfabetismo, disoccupazione, inquinamento atmosferico, malattie croniche e degrado ai massimi livelli.

Ben Richards è un padre e un marito alla disperata ricerca di soldi per curare la figlioletta Cathy, gravemente malata, e aiutare la moglie Sheila. Per trovare la somma che gli serve, decide di iscriversi a una competizione televisiva in cui i concorrenti devono scappare dagli "Hunters", dei cacciatori ingaggiati apposta per ucciderli. La ricompensa è di 100 dollari per ogni ora in cui il concorrente riuscirà a non morire, a cui si aggiungono 10 dollari per ciascun cacciatore o poliziotto ammazzato. Il premio in caso di difficilissima sopravvivenza per 30 giorni ammonta a 1 miliardo di dollari.

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Il regista Edgar Wright

Dopo l’esordio sul piccolo schermo, il regista britannico Edgar Wright ha debuttato al cinema nel 2004 con L'alba dei morti dementi, un film di zombie che mescola in maniera geniale ingredienti della commedia romantica e del genere comedy a quelli tradizionali dell’orrore.

Nel 2007 ha diretto il fake trailer Don't! contenuto nel film Grindhouse di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez, con una miscellanea di esilaranti battute tipiche dell’horror come, ad esempio, "Se tu...hai intenzione...di entrare...in...questa...casa...NON FARLO!".

Nel 2010 è uscito Scott Pilgrim vs. the World con Michael Cera basato sull'omonimo fumetto di Bryan Lee O'Malley.
Tre anni dopo è toccato a La fine del mondo, il terzo e ultimo capitolo della trilogia che tratta di un gruppo di studenti liceali i quali, una volta cresciuti, provano a ripercorrere un tour dei pub che non erano riusciti a portare a termine in gioventù. Ma ad ostacolare l’impresa sarà niente po’ po’ di meno che un’invasione aliena.

In uscita nel 2021 c’è Last Night in Soho, un film horror psicologico che si ispira a titoli di culto come A Venezia... un dicembre rosso shocking e Repulsione. Il cast è composto da Anya Taylor-Joy, Thomasin McKenzie, Matt Smith e Synnøve Karlsen.

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