Bruce Willis, James McAvoy e Samuel L. Jackson sono i protagonisti dell'ultimo capitolo della trilogia dedicata ai supereroi firmata dal regista indiano naturalizzato statunitense. Dopo "Unbreakable" e "Split", un'altra pellicola sorprendente in prima tv su Sky Cinema Uno, sabato 14 novembre
Benvenuti a Filadelfia, la città della rivoluzione americana dove è ambientata la trilogia di Shyamalan dedicata ai supereroi. Dopo “Unbreakable” e “Split”, il triangolo scaleno si chiude con Glass
Un film che riflette come il vetro. Un’opera che frantuma i cinecomic. Una superficie che rispecchia tre personaggi in cerca d’autore.
Abbiamo l’Orda (James MacAvoy), ossia Kevin con le sue 23 identità diverse. La più letale è la Bestia, il suo colore è l’ocra. La sua missione farci inginocchiare davanti a chi soffre.
Poi c’è David, (Bruce Willis) il sorvegliante incappucciato. Il ballerino mangiapeccati. Il suo colore è il verde. La sua missione è fermare il male.
Infine abbiamo Elija (Samuel L. Jackson), l’uomo di vetro, Mister Glass. La mente suprema malata di osteogenesi imperfetta. Il suo colore è il viola. La sua missione trovare il proprio posto nel mondo
In questo gioco di specchi è facile perdersi. Abbiamo le bolle di confusione sopra la testa, tipo vignetta.
Come nei miti Queste cose non furono mai, ma sono sempre.
Glass è come il Tao. Gli opposti si toccano. Yin e Yang danzano insieme. Io ho fatto te. Tu facesti me. Perché essere è essere percepiti. Così tra mantelli, cattivi monologanti e trifogli, si arriva allo showdown. Ma questa è una storia di origine disegnata con la luce. Un fumetto, tra le cui tavole batte un cuore rivelatore.