Il regista è asintomatico e sta bene ma dovrà rimanere in isolamento. Per questo sarà assente alla proiezione della sua pellicola "Fuori era primavera", ritratto del lockdown italiano
Gabriele Salvatores non potrà essere presente alla proiezione e a tutte le attività della Festa del Cinema di Roma (vai allo speciale) di Fuori era Primavera perché si trova in isolamento Covid qui tutti gli aggiornamenti)
Il regista è asintomatico e sta bene.
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Fuori era primavera è una produzione Indiana Production con Rai Cinema che racconta il lockdown degli italiani dalle piazze vuote ai balconi in festa con tanto di riprese domestiche, una testimonianza collettiva filtrata da Salvatores che ha voluto restituire una fotografia autentica e completa dell’Italia di oggi in uno dei periodi storici più difficili del XXI secolo. Per girare questo documentario Salvatores si è affidato agli smartphones e alle telecamere degli stessi italiani, che hanno inviato al regista materiali personali e inediti per permettergli di documentare la Fase 1 e la Fase 2 della pandemia. "Seguiamo l’ordine cronologico ed emotivo degli eventi, a partire da quando l’Italia guardava alla Cina e al virus come un problema lontano, passando per la graduale consapevolezza dell’emergenza, per arrivare all’inizio della fase due. – dice Salvatores - Al di là degli aspetti tecnici, quello che vorrei emergesse è la sincerità di questi racconti, che siano veri, fatti col cuore. C’è poi un altro tema che ho particolarmente a cuore che emergerà dal racconto: la rinascita della natura".