La talentuosa scrittrice, i cui libri hanno ispirato la nuova produzione Sky Original, ci racconta le caratteristiche del suo personaggio che in tv ha il volto di Paola Cortellesi
Alicia Giménez Bartlett parla a ruota libera e ha l’energia e la vitalità di un'adolescente. La scrittirice non è intervenuta negli script, aveva totale fiducia negli sceneggiatori che hanno attualizzato i romanzi ambientati negli anni Novanta (si tratta dei primi quattro libri, ovvero Riti di morte, Giorno da cani, Messaggeri dell'oscurità e Morti di carta). Ecco cosa ha dichiarato rispetto al suo personaggio e al cast di Petra, la produzine Sky Original che andrà in onda a partire dal 14 settembre
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“Petra", le immagini della prima storia. In onda il 14 settembre
Petra, fra parole e immagini
“All’inizio non avevo pensato all’ossimoro celato nel nome del mio personaggio. La durezza del nome e Petra contrapposto al calore del cognome Delicato.
E in fondo queste sono le sue caratteristiche primarie. Petra è una donna tosta, ma capace di riconoscere il dolore delle persone che stanno soffrendo.
Negli anni Novanta abbiamo assistito a un’evoluzione della società. E questo cambiamento si riflette nelle storie di Petra. Le donne iniziavano a essere più libere e ad assumere ruoli di maggior rilievo e importanza, a essere maggiormente protagoniste: "La mia è una scrittura fatta di parole, non di immagini. Nei miei libri dedicati a Petra ci sono descrizioni fisiche, ma analisi psicologiche.”
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Il cast e la regia di Petra
"Per me Paola Cortellesi è perfetta per interpretare Petra. È una donna bella, ma non è una Barbie. Possiede una grandissima sensibilità. Anche Andrea Pennacchi, che interpreta Antonio Ponte, è un grande attore, ha una faccia particolare, è un uomo forte, per nulla sofisticato e quindi molto adatto per il personaggio. E alla fine la relazione tra L’ispettrice e il vice è un omaggio alla possibilità che possa esistere una vera amicizia tra un uomo e una donna. Per quanto concerne la regia, ho visto al lavoro sul set Maria Sole Tognazzi: è un generale. Mi piace moltissimo quando dice stop. Tant’ è che le ho chiesto, se una volta, potevo darlo io lo stop. È una regista che sa esattamente quello che vuole-"