Dai produttori di Green Book e Il caso Spotlight, il racconto di una storia vera diretta da Todd Haynes. In prima tv su Sky Cinema Due Mercoledì 9 settembre
Questa è la vera storia di Robert Bilott (Mark Ruffalo) l'avvocato ambientalista protagonista di una estenuante battaglia legale durata ben 19 anni contro il colosso chimico DuPont e di come, da uomo tenace e combattivo, ha rappresentato 70mila cittadini dell'Ohio e della Virginia, la cui acqua potabile era stata contaminata dallo sversamento incontrollato di PFOA (acido perfluoroottanoico). Grazie ad uno studio tossicologico sulle vittime, Bilott riuscirà a dimostrare i rischi per la salute associati alla contaminazione delle acque e otterrà per loro un importante risarcimento. La pellicola diretta da Todd Haynes, si ispira ad una vicenda realmente accaduta e portata alla ribalta internazionale da un articolo del New York Times.
Dai produttori di Green Book e Il Caso Spotlight una storia di impegno civile, una lotta di Davide contro Golia supportata da un grande cast composto da Mark Ruffalo, Anne Hathaway, Tim Robbins e Bill Pullman.
Basato su una vicenda realmente accaduta, venuta alla luce quando il 6 gennaio 2016 il New York Times ha pubblicato l’avvincente cronaca di Nathaniel Rich sul lavoro dell’avvocato di Cincinnati Rob Bilott
approfondimento
Cattive acque, la trama del film
Le parole del regista Todd Haynes
"Non capita tutti i giorni di ricevere un regalo da Mark Ruffalo, ma non c’è altro modo di descrivere quello che poi sarebbe diventato il film CATTIVE ACQUE. La prima volta che mi è stato proposto il progetto del film, era già ben avviato grazie alla gestione di Mark e a quella di Participant Media, nonostante fosse passato solo un anno dalla pubblicazione sul New York Times Magazine del dirompente articolo di Nathaniel Rich. Come la maggior parte delle persone, la prima volta che lo lessi, rimasi sconvolto e indignato dalla storia che Rob Bilott - tenace avvocato aziendale della difesa - scopre involontariamente: la storia della DuPont e del Teflon. Per quanto sia difficile fare una drammatizzazione di questa storia, è il racconto puntuale di una saga sugli abusi commessi dalle grandi imprese, con scottante rilevanza politica e culturale – un progetto per il quale si sarebbe potuto pensare a molti registi talentuosi. Per qualche inspiegabile ragione, Mark aveva pensato a me-"