Leoni ruggenti: 5 film premiati a Venezia che hanno lasciato il segno

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Simone Soranna

In occasione della 77.ma Mostra del Cinema di Venezia, cinque  pellicole premiate alle edizioni precedenti e che potete vedere su Sky Cinema

Dal 2 al 12 settembre, a Venezia, avrà luogo la settantasettesima edizione della Mostra del Cinema, appuntamento tra i più importanti e attesi a livello mondiale. Dal 2 al 6 settembre invece, su Sky Cinema Due, potremo riapprezzare 12 film premiati nelle precedenti edizioni del Festival veneziano, per tornare a emozionarci grazie a lavori indimenticabili, in attesa di scoprire quali sorprendenti titoli ci attenderanno durante la prossima stagione cinematografica.

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Jackie (coppa Volpa per la miglior interpretazione femminile a Natalie Portman)

Il regista cileno Pablo Larrain “emigra” per la prima volta in carriera in suolo statunitense e dirige un biopic emozionante e unico nel suo genere. Grazie a una splendida Natalie Portman, il ritratto di Jacqueline Kennedy, moglie del noto presidente ucciso nel tristemente celebre attentato di Dallas, diventa il simbolo perfetto di una Nazione attonita e spaesata alla disperata ricerca della propria identità all’interno di un fitto labirinto che mescola sapientemente verità e menzogne. Il film esula dallo scherma narrativo più classico del genere e diventa in poco tempo un piccolo cult imperdibile. Uno dei lavori più folgoranti degli ultimi anni, impreziosito da attori in stato di grazia.

Natalie Portman

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 La favorita (coppa Volpa per la miglior interpretazione femminile a Olivia Colman e Gran Premio della Giuria)

Hollywood è considerata da tutti come la meta finale di chi ambisce a lavorare nel cinema. Il regista greco Yorgos Lanthimos non solo l’ha conquistata, ma con La favorita se ne è appropriato soggiogandola al suo sguardo cinematografico per nulla scontato. Il film racconta dello scontro, a tratti disumano, di due cortigiane per cercare di primeggiare agli occhi della regina. Le “duellanti” sono disposte a tutto ma siamo noi spettatori, al termine della contesa, i più privilegiati. Non solo infatti possiamo apprezzare un film carico di tensione e sentimenti, ambientato in un magnetico sfarzo dallo stile vanitoso tanto quanto le sue protagoniste, ma soprattutto possiamo goderci in prima fila un vero e proprio agone, una sfida senza esclusione di colpi tra tre attrici che con questa performance toccano vette davvero elevatissime. Se alla fine a primeggiare è stata Olivia Colman (premiata con la coppa Volpi  a Venezia e successivamente con l’Oscar), le interpretazioni di Emma Stone e Rachel Weisz sono altrettanto sorprendenti. Uno dei film più amati e premiati di quella stagione che è riuscito persino a ricevere 10 nominations agli Oscar.

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Hollywoodland (coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile a Ben Affleck)

Parlavamo di Hollywood poco fa, del suo fascino, della sua aura magica. Hollywoodland ci porta invece nel dietro le quinte di quelle colline, dove il cinismo e il crimine (?) sembrano avere un ruolo di primaria importanza. Lo snodo narrativo prende il via dall’uccisione di George Reeves, il celebre Superman della serie televisiva (qui interpretato da un ottimo Ben Affleck) per poi poco alla volta sfociare in una cartolina più cupa e tenebrosa di quella che siamo soliti associare alla città dei sogni. Hollywoodland è un film intenso e ammaliante, uno dei titoli forse più sottovalutati dopo il suo passaggio a Venezia ma che poco alla volta, anno dopo anno, ha raggiunto un pubblico sempre più nutrito. Cast stellare che comprende, oltre al già citato Affleck che si aggiudicò per la parte il premio al miglior attore durante il Festival, Adrien Brody, Dianel Lane e Bob Hoskins.

NEW YORK, NY - MARCH 20:  Actor Ben Affleck attends the "Batman V Superman: Dawn Of Justice" New York premiere at Radio City Music Hall on March 20, 2016 in New York City.  (Photo by Jim Spellman/WireImage)

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L’ufficiale e la spia (Gran Premio della Giuria)

Roman Polanski torna alla regia dopo due anni dal titolo che in molti hanno considerato un suo passo falso, Quello che non so di lei (2017). Lo fa con un film storico che invece, a cominciare dalla sua presentazione al Festival di Venezia, ha messo d’accordo tutti grazie allo sguardo lucido e “polanskiano” sulla vicenda raccontata. Siamo alla fine dell’Ottocento e Alfred Dreyfus, capitano dell'esercito francese, viene dichiarato colpevole di alto tradimento per aver passato segreti militari all'Impero tedesco. Forte di una regia algida e sapientemente controllata (anche nelle sequenze di maggiore pathos), il film è stato da molti interpretato come una sorta di “sfogo autobiografico” legato al passato turbolento del regista. Da vedere.

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Il cigno nero (Premio Marcello Mastroianni a Mila Kunis)

Scelto come titolo di apertura della Mostra del Cinema di Venezia nel 2010, Il cigno nero è il film che varrà il premio Oscar come miglior attrice a Natalie Portman. Un vero e proprio viaggio nelle tenebre in cui la protagonista poco alla volta si inabisserà inseguendo la scalata verso il successo internazionale della danza classica. Il regista Darren Aronofsky, che a Venezia aveva vinto il Leone d’oro con il precedente The Wrestler, riesce a trascinare il pubblico all’interno di un percorso mozzafiato e incessante che culminerà con un climax indimenticabile.

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