In Evidenza
altre sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Abel Ferrara, premio speciale alla carriera al Festival di Venezia

Cinema

Il regista americano di King Of New York, Il Cattivo Tenente e Fratelli verrà premiato il prossimo 5 settembre: "Indiscussa coerenza e fedeltà a un tragitto personale, ispirato ai principi del cinema indipendente"

Condividi:

Sarà consegnato al regista statunitense Abel Ferrara il premio "Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker" della 77^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. La cerimonia di consegna andrà in scena sabato 5 settembre alle 14 nella Sala Grande di Palazzo del Cinema; a seguire, la proiezione fuori Concorso del suo ultimo documentario Sportin' Life, con Willem Dafoe, Cristina Chiriac, Anna Ferrara, Paul Hipp, Joe Delia, riflessione cruda e acuta sul processo creativo.

Il Premio Jaeger-Le Coultre Glory to the Filmaker è un riconoscimento speciale alla carriera dei cineasti che hanno segnato in maniera profonda il cinema contemporaneo (nel 2019 era stato assegnato al regista francese di origine greca Costa-Gavras)."Tra i molti meriti di Abel Ferrara, apprezzato da tutti a dispetto della fama di regista tra i più controversi del cinema contemporaneo - afferma il direttore della Mostra, Alberto Barbera - è la sua indiscussa coerenza e fedeltà a un tragitto personale, ispirato ai principi del cinema indipendente anche quando il regista ebbe l'occasione di confrontarsi con produzione più tradizionali e consolidate". Gli esempi migliori e più conosciuti del suo cinema risalgono agli anni Novanta, con titoli come The King Of New York (1990), Il cattivo tenente (1992) e Fratelli (1994) che l'hanno imposto come uno dei cineasti più originali e rigorosi della scena statunitense. "Fino agli ultimi lavori, progressivamente più introspettivi e autobiografici - prosegue Barbera - Ferrara ha dato vita un universo personale ed esclusivo. Dai conflitti originali tra colpa ed innocenza, redenzione e religione, peccato e tradimento che prevalgono a lungo nel suo cinema, insieme con la rappresentazione della violenza urbana, notturna e degradata delle metropoli, Ferrara è approdato a riflessioni originali sulla fine del mondo e l'impossibilità di attribuire un senso alle relazioni fra gli individui e la collettività, che lo confermano tra i registi non riconciliati più interessanti del momento". 

approfondimento

Arriva in sala Siberia, il nuovo film di Abel Ferrara con Willem Dafoe