La nostra strada di Li Donni al Biografilm Festival: anteprima video

Cinema

Il nuovo film di Pierfrancesco Li Donni sull’abbandono scolastico e sull’adolescenza nelle periferie urbane in concorso al Biografilm Festival e visibile il 12 giugno alle ore 21:00 in streaming su MyMovies.it. Qui alcuni minuti in anteprima esclusiva

Sogni e speranze, disincanto e accettazione: i poli opposti che delimitano la dimensione dell’adolescenza in una periferia palermitana, sullo sfondo dell’attualissimo e drammatico problema dell’abbandono scolastico. È La nostra strada, il nuovo film del regista e documentarista Pierfrancesco Li Donni in concorso al 16° Biografilm Festival in programma dal 5 al 15 giugno, e visibile in streaming sulla piattaforma MyMovies.it. Il film sarà trasmesso online gratuitamente venerdì 12 giugno alle ore 21 e sarà disponibile per 24 ore prenotando un posto nella sala virtuale del festival, accedendo al sito www.mymovies.it e creando un account.

La pellicola è prodotta da Ladoc con il contributo di Siae – Dalla parte di chi crea e con il sostegno della Sicilia Film Commission nell'ambito del progetto Sensi Contemporanei.

 A 4 anni di distanza da Loro di Napoli (vincitore come miglior film italiano al Festival dei Popoli, del premio Télérama al FIPA di Biarritz e del Docs MX di Città del Messico), il regista palermitano rimette al centro del proprio sguardo un’altra periferia, questa volta quella palermitana, attraverso il “pedinamento zavattiniano” di alcuni adolescenti che abitano il quartiere Zisa, durante il loro ultimo anno alle scuole medie inferiori. Un anno di passaggio, dominato dal cambiamento e dall'incertezza, in cui i ragazzi si affacciano all'adolescenza andando in cerca della loro strada, in un quartiere popolare dove la disoccupazione tocca punte del 50%, la dispersione scolastica raggiunge picchi dell’8 per cento e dove molti dei loro coetanei lasciano gli studi una volta raggiunta l’età dell’obbligo scolastico. Un tema tornato tristemente attuale con la recente emergenza del Coronavirus con il rischio che si amplifichino le diseguaglianze tra chi può permettersi di seguire le lezioni online e chi no, aggravando il livello di esclusione sociale dei ragazzi e il rischio di povertà educativa.

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