10 curiosità su Il Gladiatore

Cinema

Giunto in sala nel 2000, “Il Gladiatore” compie 20 anni e conserva ancora tutto il proprio fascino. Indimenticabile la prova di Russell Crowe, così come quella di Luca Ward

Il Gladiatore” è senza dubbio uno dei film più importanti delle filmografie di Ridley Scott e Russell Crowe. Un film divenuto iconico, tra i più visti e citati degli anni Duemila e non solo, al punto da rendere alcune frasi di uso quotidiano. (leggi le frasi più famose del film).  Chi non ha mai citato almeno una volta lo storico grido di battaglia: “Scatenate l’inferno”, reso celebre in Italia e non solo dall’inconfondibile voce di Luca Ward. Una pellicola che vanta ben 20 anni ma che vanta ancora alcune curiosità che in molti potrebbero non conoscere.

Il Colosseo a Malta

La produzione richiese al Comune di Roma di poter girare alcune scene all’interno del Colosseo. Questo avrebbe di certo aggiunto epicità al film. Non fu però possibile, dal momento che l’anfiteatro era in fase di restauro. Si dovette dunque optare per Malta, dove venne ricreato in scala, riducendolo a un terzo.

Cinque tigri

Tra le scene più famose del film vi è lo sconto tra Massimo Decimo Meridio e alcune fameliche tigri. Sul set vennero condotte realmente cinque tigri, così da girare la scena all’interno dell’arena. Al loro fianco c’era inoltre un veterinario, sempre pronto a intervenire con dei tranquillanti in caso di pericolo. Per quanto riguarda Russell Crowe invece, l’attore venne tenuto ad almeno 15 metri da loro durante le riprese.

Ferite reali

Sul volto di Russell Crowe è possibile vedere delle ferite dopo la battaglia iniziale. È tutto vero. Non si tratta di trucco, bensì degli effetti di un volo tra i rami subito dall’attore. Crowe venne infatti disarcionato dal suo cavallo, spaventatosi durante le riprese.

Oliver Reed

“Il Gladiatore” è dedicato a Oliver Reed, attore che interpreta Proximo nella pellicola. Questi venne a mancare poco prima del termine delle riprese. Non fu in grado di girare alcune scene, che vennero digitalizzate in post-produzione, unendo spezzoni di ciak tagliati.

Mel Gibson

Impossibile, oggi, pensare a un protagonista differente per “Il Gladiatore”. L’immagine di Massimo Decimo Meridio è indissolubilmente legata a quella di Russell Crowe. Al tempo però venne seriamente preso in considerazione Mel Gibson. Fu l’attore a rifiutare la parte, ritenendosi troppo anziano per un film del genere, avendo al tempo 43 anni.

L’ispirazione

L’idea del soggetto venne a David Franzoni grazie a un lungo viaggio in moto in giro per il mondo. Venne ispirato dagli antichi anfiteatri e poi, ritrovatosi a Baghdad, ebbe modo di leggere un libro intitolato “Those About To Die”, incentrato sugli antichi giochi romani.

Una grande amicizia

Nonostante sul set erano posti l’uno contro l’altro, Russell Crowe e Joaquin Phoenix svilupparono una forte amicizia. Un legame sopravvissuto nel tempo, con l’attore australiano che si è così espresso in merito: “C’erano tanti giornalisti pronti a chiedere a Joaquin di suo fratello e del suo rapporto con me, dati i nostri ruoli nel film. A un certo punto lui ha detto qualcosa che mi ha colpito molto, ‘Russell mi ha trattato come un fratello’”.

Budget e incassi

Il film ha visto completate le riprese nel 1999, con un budget utilizzato di poco più di 100 milioni di dollari. Un successo globale, che riuscì a incassare ben 457 milioni di dollari un anno dopo.

Colonna sonora

In molti ritengono che il brano “Now We Are Free”, tema culminante della colonna sonora de “Il Gladiatore”, sia stato interpretato dalla cantante irlandese Enya. Un falso mito, dal momento che la voce che è possibile ascoltare è della cantante australiana Lisa Gerrard.

I cambi di sceneggiatura

Russell Crowe si lamentò molto della sceneggiatura durante le riprese. Non fu facile la convivenza con William Nicholson, che dovette subire svariati “attacchi”. Alcune battute vennero riscritte da Crowe di proprio pugno, con l’attore che non avrebbe voluto dire la celebre battuta: “Avrò la mia vendetta, in questa vita o nell’altra”.

Spettacolo: Per te