Dal best-seller di Rhidian Brook, una storia d’amore proibita con Keira Knightley, Alexander Skarsgård e Jason Clarke. Amburgo, 1945. Dopo la sconfitta tedesca, un generale inglese e sua moglie si trasferiscono in Germania e vanno a vivere nella splendida dimora di un celebre architetto tedesco ora ridotto a lavorare come operaio. La donna inizialmente tratta con disprezzo il loro ospite, ma presto le cose cambiano. Appuntamento in prima tv, mercoledì 20 maggio alle 21.15 su Sky Cinema Due
Non sembra proprio voler tramontare il filone cinematografico che consapevolmente incrocia il tema dell’amore e della guerra, specialmente se l’ambientazione è la seconda guerra mondiale. Anche La conseguenza (mercoledì 20 maggio alle 21.15, in prima tv, su Sky Cinema Due), film diretto da James Kent e prodotto fra gli altri da Ridley Scott riprende lo schema, oramai diventato cliché, del triangolo marito, moglie e amante, inserendoli nel contesto drammatico della Germania post guerra.
Tratto dal bestseller omonimo di Rhidian Brook, il film è ambientato nell'Amburgo in macerie del 1946, governata dall'esercito occupante inglese. Si compie il viaggio in un Paese, dove disperazione, fame, senso di colpa ma anche rabbia di chi non si rassegna alla fine del Terzo Reich, fanno da specchio ai conflitti e le passioni che coinvolgono i protagonisti.
La trama del film
Jams Kent, che aveva già raccontato la distruzione portata da una guerra in Generazione perduta (2014), non scava a fondo ma si affida principalmente all'eleganza della messa in scena e all'alchimia fra gli attori per tratteggiare una storia nella quale dominano le fragilità dei personaggi.
Al centro della trama c'è Rachael (Knightley), che raggiunge ad Amburgo, il marito Lewis (Clarke in una performance particolarmente coinvolgente) colonnello inglese, efficiente quanto empatico, al quale è stata affidata la gestione della ricostruzione della città. La donna, che ha perso durante la guerra, sotto i bombardamenti di Londra, il figlio 11enne, scopre una volta arrivata che abiteranno in una grande casa requisita al tedesco Stefan Lubert, architetto diventato per necessità operaio in fabbrica: grazie alla generosità del colonnello, l'uomo continua a vivere insieme alla figlia adolescente e ribelle Freda (Flora Thiemann), nell'edificio. Rachael contrasta inizialmente quella convivenza con i 'nemici' e fatica a dialogare con il marito, che non ha saputo starle accanto alla morte del figlio. La donna però sviluppa, pian piano, una sintonia sempre più profonda con il fiero e sensibile Stefan (rimasto vedovo durante la guerra) che come lei sogna un nuovo inizio. Fra i due l'attrazione diventa sempre più incontrollabile.