Il giorno e la notte, Daniele Vicari gira il primo film in smart working

Cinema
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Daniele Vicari, regista di Diaz e Sole, Cuore Amore, ha deciso di dare il via alle riprese della sua nuova pellicola “Il giorno e la notte” completamente da remoto e nel rispetto di tutte le norme sanitarie e sindacali

È partito il primo ciak (lo scorso 4 maggio) di Il Giorno e la Notte di Daniele Vicari. Il regista, in attesa che si riaprano i set, insieme a un gruppo di attori (Dario Aita, Elena Gigliotti, Barbara Esposito, Francesco Acquaroli, Isabella Ragonese, Matteo Martari, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Giordano De Plano) e al produttore Andrea Porporati, hanno ideato un escamotage creativo per poter girare nel rispetto di tutte le norme sanitarie e sindacali: ovvero a distanza e in smart working.

Le parole di Daniele Vicari


"L'idea di fare un film nonostante il lockdown e il distanziamento sociale, le mascherine e la paura del contagio – ha spiegato lo stesso Vicari - nasce proprio dalla voglia di tradurre artisticamente questo momento condivisa con i miei principali collaboratori e con un gruppo di attori e attrici che amo profondamente, per reagire creativamente alla paura, non per 'raccontare il Coronavirus' ma quella condizione di isolamento e restrizione che ha caratterizzato gli ultimi due mesi della nostra vita e che negli ultimi anni avevamo già sperimentato a causa di attentati terroristici che si sono susseguiti da Londra a Madrid, da New York a Parigi".

Vicari produce il film insieme a Andrea Porporati e Francesca Zanza con la Minollo Film. "La paura di circolare liberamente, la restrizione della libertà – ha affermato il regista -, ci pone delle domande importanti offrendo drammaturgicamente una grande occasione di racconto: per esempio cosa accade ai nostri sentimenti in questa condizione? Cosa accade alle coppie se costrette dentro le pareti domestiche, senza possibilità di fuga?".

Il direttore della fotografia (Gherardo Gossi), la scenografa (Beatrice Scarpato) e le costumiste (Francesca e Roberta Vecchi) supervisioneranno le rispettive aree di competenza da remoto, senza mai mettere piede fisicamente sul set, che corrisponde alle case degli attori.  

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La trama del film

Nel film tante storie di coppie che corrono parallele unificate da una situazione: la notizia al tg che è in corso un misterioso attentato chimico nella città di Roma. Tutti sono obbligati a serrarsi in casa. Nessuno può più uscire. Le strade osservate dalle finestre si svuotano. Che sta succedendo?   Insomma ci tiene a dire Vicari: "Non si tratta di un Istant movie, ma di una storia vera e propria, di pura finzione, girata ai tempi del Coronavirus, e destinata al pubblico di domani".

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