
Emma: 12 cose da sapere sui costumi del film disponibile su Sky Primafila Premiere
Emma, l’eroina che secondo Jane Austen, la sua autrice, nessuno avrebbe amato tranne lei, rivive nel meraviglioso adattamento di Autumn De Wilde (Disponibile su Sky Primafila Premiere), con i costumi del Premio Oscar Alexandra Byrne. Abiti d’epoca color confetto o dai colori di un cesto di frutta estiva e dimore che sembrano torte glassate sono una delizia per gli occhi fedelissima ai dettagli dell’epoca.

Contrariamente a quanto si è visto in precedenti adattamenti l’epoca della Reggenza prevedeva boccoli strettissimi, non morbidi, Anche la capigliatura di Emma (Anya Taylor Joy) , ricreata dalla hair and make up designer Marese Langan racconta una storia: se all’inizio è perfetta, contenuta come la nostra protagonista, nel corso del film diventa un pochino più disordinata, si lascia andare, insomma, come lei stessa.

“Nel periodo della Reggenza la moda cambia e da corsetti e crinoline le donne passano praticamente ad indossare camicie da notte - dice Autumn De Wilde- per la prima volta gli uomini potevano indovinare la forma del corpo della donna sotto gli abiti, intuire la curva di un sedere, aiutati da un colpo di vento!”

Harriet (Mia Goth) diventa ben presto il progetto di Emma che intende farla sposare da Mr Eton. La sua mantella rossa, non è come potrebbe sembrare un’allusione a Handsmaid Tales, ma è quello che veramente indossavano le collegiali ai tempi della Reggenza. Contrariamente ai soprabiti sartoriali di Emma, potevano infatti essere modificati senza troppo dispendio di denaro. Il loro diverso abbigliamento quindi indica la loro diversa classe sociale.

Dopo essere stato rifiutato da Emma il Signor Elton (Josh O’ Connor) ritorna a Highsbury con una sposa nuova di zecca (Tanya Reynolds) . Il suo stile e la sua capigliatura sono chiassosi come lei. Per quanto ridicolo il Nodo di Apollo (Apollo Knot), la vistosa pettinatura in cui i capelli vengono "annodati" in foggia di fiocco sopra la testa, esisteva veramente, anche se comparirà nella moda europea solo qualche anno più tardi, intorno al 1825.

Gli amanti di Jane Austen riconosceranno la croce di topazio che porta al collo Emma come un omaggio alla loro scrittrice preferita. Infatti questo è uno dei pochi gioielli che sappiamo con certezza che la Austen indossava. Era un regalo di suo fratello Charles. Ricompensato di 30 sterline per i suoi servizi nella marina, Charles aveva subito acquistato per le sorelle Jane e Cassandra due croci di topazio.

“Con le sue copiose risorse economiche Emma si può permettere un ricco guardaroba. La moda femminile cominciava allora ad essere pubblicata nelle riviste e Emma, che aveva un sarto anziché dover dipendere dalla sue capacità di taglio e cucito sicuramente le sfogliava e poteva farsi realizzare diversi capi per ogni stagione,” spiega la costume designer Alexandra Byrne.

La moda dell’epoca amava queste giacche corte in vita di ispirazione militare , decorate con passamaneria e con maniche a sbuffo, denominate Spencer, dal nome del Lord Spencer che le indossò per primo. Quello indossato in foto da Emma è una quasi esatta replica di uno conservato nella Chertsey Museum Collection.

Anche gli uomini , che indossano giacche sportive colorate, doppi panciotti, colli rigidi e foulard al collo sono fedeli alla moda dandy del periodo della Reggenza. Il rubacuori Frank Churchill Callum Turner) non rinuncia ad un sottogiacca a stampa floreale, in gran voga all’epoca. “Il concetto di mascolinità cambia con l’epoca- dice la regista- e oggi considereremmo l’eleganza maschile ai tempi di Emma molto effeminata”.

L’acceso colore giallo del soprabito del Signor Knightley (Johnny Flynn) non deve sorprendere: è un’esatta replica di un capo dell’epoca. I colori audaci andavano di moda , anche se le tinture naturali dell’epoca spesso sono sbiadite nel tempo, lasciando nei musei abiti dai colori tenui. Così come sono fedeli al periodo le sue basettone mutton chops, cioè super lunghe.

Eleganza assoluta anche per il padre di Emma, il signor Woodhouse. “Nessuno di questi nobili si poteva vestire da sé - dice Bill Nighy che lo interpreta- il loro abbigliamento dipendeva completamente dal fatto che avevano la servitù che ogni mattina li aiutava ad indossare capi complicati e dai mille lacci e bottoni”.

Nessuno all’epoca però indossava però abbigliamento intimo. In assenza di mutande e reggiseni le donne portavano una sottoveste sotto gli abiti e gli uomini invece una lunga camicia che veniva rimboccata nei pantaloni.